Taggato: Stalin

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Quando il PCI disse no all’Europa (1a parte)

di ALESSANDRO MUSTILLO (segretario del Fronte della Gioventù Comunista) Si sente dire spesso che il processo d’integrazione europea appartiene alla nostra tradizione politica. Un elemento ideale di fondo, come quello evocato da Bertinotti nel discorso del 23 marzo 2007 quando da Presidente della Camera parlò dello «spirito della fondazione dell’Europa che oggi celebriamo e che dobbiamo recuperare». È l’idea di un’Unione Europea sorta su un piano ideale più elevato ed oggi costretta in modo forzato...

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"Il decennio del rifiuto": l'antieuropeismo del PCI negli anni Cinquanta

di CARLO GIUSEPPE CIRULLI (politologo) La prima fase [risalente agli anni Cinquanta, ndr] del rapporto tra il Pci e l’Europa si caratterizza per un rifiuto totale del processo d’integrazione europea. L’opposizione all’Europa trova le sue radici nei tratti identitari del Pci, nella sua collocazione internazionale, facendo sì che il processo d’integrazione europea venga a contatto con la “carne viva” del partito. L’Europa avrebbe giocato un ruolo fondamentale nella storia dei partiti comunisti dell’Europa occidentale nella...

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Le rivoluzioni le fa il popolo, non le elite!

Stefano D'Andrea   Robespierre proveniva da una famiglia di notai ma Marat era figlio di un ex frate e sua madre era una sedicenne figlia di un parrucchiere. Anche Danton aveva umili origini: era figlio di un uscere mentre la madre era figlia di un carpentiere. Il padre dell’abate Sieyès era esattore e benestante ma Pierre-Augustin Hulin al tempo della presa della Bastiglia, era sergente e figlio di un venditore di lenzuola. Mentre il guerriero...

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Democrazia, oligarchia e capitalismo*

  Intervista di Andrea Bulgarelli a Costanzo Preve  Arianna Editrice   Nell'intervista apparsa sul primo numero della nostra rivista tu affermi: “La dicotomia non è dunque oggi (parlo di oggi, non del 1930) Democrazia/Dittatura, ma Democrazia/Oligarchia”. Si tratta di una presa di posizione radicale, che può suggerire almeno due conclusioni importanti. La prima è che la categoria di Dittatura come nemico principale viene tenuta in “animazione sospesa”, fungendo da paravento per interessi evidentemente inconfessabili. Al...

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Surrealismo o Futurismo?-2

Se per Benedetto Croce "per chi abbia il senso delle connessioni storiche, l'origine ideale del fascismo si ritrova nel futurismo", per Antonio Gramsci "I futuristi hanno svolto questo compito nella cultura borghese: hanno distrutto, distrutto, distrutto; hanno avuto la concezione nettamente rivoluzionaria, assolutamente marxista, quando i socialisti non si occupavano neppure lontanamente di simile questione". [1] I futuristi dovettero decidere quale atteggiamento politico prendere davanti alla “concezione rivoluzionaria” di cui parlava Gramsci. Ci ritroviamo ancora...