Autore: Redazione

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SAPERE CHI SIAMO VERAMENTE (NEL PROFONDO) SERVE A CAMBIARE

di STEFANO D’ANDREA La maggior parte della conoscenza di noi stessi, della consapevolezza delle storture psichiche derivate da processi educativi, pur, eventualmente, per tanti versi, eccellenti, la si può acquisire dopo i 45 anni. Molti non sanno nemmeno che in età adulta la crescita e maturazione consistono esclusivamente in questo superamento di noi stessi e che, proprio per questa ragione, il livello raggiungibile è elevatissimo. Perciò credono a guru men che modesti, che insegnano la...

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STATO D’ECCEZIONE PERMANENTE

di ANDREA D’AGOSTO Se fino all’applicazione delle costituzioni europee del dopo guerra il sovrano era chi decideva sullo stato di eccezione, oggi il sovrano è colui che governa grazie allo stato di eccezione; l’UE si incardina dentro lo stato di eccezione. Se prima lo stato di eccezione costituiva un punto di squilibrio tra diritto pubblico e fatto politico, oggi, invece, esso costituisce il punto di equilibrio che fa prevalere la sovranità giuridica sovranazionale sia sul...

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30 ANNI DI MERCATO UNICO

di VALERIA SORU Il capitalismo predatorio festeggia 30 anni di Mercato Unico della UE. Gli ultimi 30 anni di mercato unico hanno determinato vantaggi al 10% della popolazione più ricca e svantaggi al 90% della popolazione. A questo è servita la UE. Eppure gli autoreferenziali burocrati presentano l’evidente fallimento come un successo. Growth significa crescita, ma essa non riguarda certo le regioni del sud europa e tanto meno il Mezzogiorno d’Italia. Non ho nulla da...

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NON C’È UN LIBERALE BUONO IN NESSUNA PARTE DEL MONDO

di LORENZO D’ONOFRIO (Presidente RI) Sarà un buon 2023 se odi€r€t€ i liberali e vi impegnerete a farli tornare 4 noci in un sacco. Qui sotto Padoa Schioppa confessava perché sono nemici del Popolo: http://www.tommasopadoaschioppa.eu/europa/berlino-e-parigi-ritorno-alla-realta.html Viva la Costituzione antiliberale!

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LIBERO SCAMBIO

di STEFANO D’ANDREA Al contrario di quanto si crede comunemente, il libero scambio non promuove lo scambio (internazionale di merci), che in termini assoluti crebbe di più nel periodo del protezionismo temperato (trentennio glorioso). Semplicemente serve a far crescere poco la domanda interna (la domanda estera cresce in termini relativi in misura maggiore della domanda interna) e a delocalizzare. Bassa crescita occidentale, dovuta soprattutto alla bassa crescita della domanda interna, disoccupazione occidentale e deindustrializzazione occidentale...

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STUPEFACENTE

di MICHELE DURANTE (RI Genova) È stupefacente come un numero consistente, almeno fra i miei contatti, ma credo anche parecchi, di sicuro troppi, italiani ripudino e non riconoscano il valore degli eroi nazionali del Risorgimento italiano, gente che pur avendo condizioni sociali dignitose ha lottato e sacrificato letteralmente la propria vita per un ideale, per l’idea di Italia unita, democratica, repubblicana, per cacciare le potenze straniere che sfruttavano l’Italia e ne soffocavano lo sviluppo, mentre...

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LA REGOLA È “NON C’È REGOLA”

di ANDREA D’AGOSTO (RI Bari) Lo stato di eccezione eccede l’ordinamento e lo sospende, lo pone in una condizione di indeterminatezza, ovvero il suo contenuto rimane incerto. L’identico fenomeno opera a causa della ragion di stato, che eccede l’ordinamento e lo sospende, si pensi ad esempio all’istituto del segreto di stato, che impedisce l’azione dell’ordinamento nei confronti del fatto secretato, che rimane incerto. Questa condizione di eccedenza può rimanere marginale solo ove operi il controllo...

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SERVI USA

di MIRKO MELIS (RI Genova) Vespa: “gli italiani sono contrari all’invio di armi questo lo sappiamo da tempo”   Serracchiani (PD): “rischiamo la resa di un bel pezzo d’Europa”; Gelmini (Azione It.viva): “ritengo sia un fatto positivo che in Parlamento c’è una maggioranza molto più ampia di quella che sostiene il Governo Meloni a favore dell’invio di armi e soprattutto a favore della non resa dell’Ucraina”   Capite? Se ne fregano che il popolo (a...

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TURLUPINATI

di VALERIA SORU (RI Cagliari) Lagarde nel suo video messaggio di auguri natalizi esprime preoccupazione per l’erosione del potere d’acquisto dei poveri (poor), si, ha detto proprio poor, vi invito a guardarlo. Eppure la sua politica è nel segno del rialzo dei tassi che provoca distruzione di domanda interna, aumento di licenziamenti ed esplosione del numero dei poveri. Le rendite da capitale, vere beneficiarie del rialzo dei tassi non sono state citate neppure di striscio...

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L’UNICA COSA CHE CONTA

di STEFANO ROSATI (RI Rieti) L’alleanza elettorale “Italia Sovrana e Popolare” cessa di esistere per contrasti tra i 3 partiti fondatori (Riconquistare l’Italia, che ha promosso l’alleanza, Partito Comunista e Ancora Italia) circa la necessità di modificarne l’atto costituivo prevedendo il superamento dell’unanimità e l’allargamento a altri soggetti, proposti da Rizzo (PC) e Toscano (Ancora Italia).   A mio avviso, le due modifiche proposte non sono idonee a rendere più efficace il funzionamento dell’alleanza elettorale...

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PERCHE’ ISP, DOPO IL 25 SETTEMBRE, NON HA FATTO NEMMENO UN PASSO E PERCHE’ IO, RIZZO E TOSCANO L’ABBIAMO SCIOLTA

di STEFANO D’ANDREA (RI Perugia) Uno stimato contatto facebook, Filippo Nesi, mi ha chiesto spiegazioni sulla fine di ISP, con un suo commento sotto il mio precedente post. Avevo iniziato a rispondere ma la replica stava diventando troppo lunga per un commento, sicché ho deciso di scrivere un post.   ***   Caro Filippo Nesi, ISP avrebbe dovuto soltanto promuovere organizzare e coordinare la presentazioni di liste con il simbolo ISP a tutti i livelli,...

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UNA PROMESSA

di LORENZO D’ONOFRIO (Presidente RI) L’idea di fondo di Italia Sovrana e Popolare era vincente. Bisognava però lavorarci e svilupparla pazientemente senza snaturarla, dandole continuità a cominciare dalle imminenti e importanti elezioni regionali, alle quali forse solo in pochi stavamo realmente pensando (nell’ultima riunione di fine ottobre a Roma andai con un dossier sulle varie leggi elettorali regionali e con i moduli per il Lazio già stampati, ma restarono nel mio zaino perché poi si...