Autore: Redazione

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Interventisti o pacifisti?

di DAVIDE VISIGALLI (RI Genova) È l’unica cosa che conta per noi italiani. E non è una scelta influenzabile dagli orrori crescenti della guerra o dalle responsabilità degli stessi (che la Storia svelerà come sempre, statene certi). Non credo che possiamo farci guidare dalle emozioni, seppur forti. Dobbiamo prendere parte a questa guerra? Se la risposta è affermativa e lo è sempre stata, bisogna dichiarare guerra alla Russia direttamente o tramite la Nato. Se la...

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I condizionatori e la pace

di ANDREA D’AGOSTO (RI Bari) L’equazione tra la distruzione della domanda interna, ovvero ad es. spegnere i condizionatori, e la pace non c’è e questo chi ha un minimo di lucidità dovrebbe comprenderlo. L’invocazione da parte di Draghi di un’economia di guerra, ovvero di una condizione in cui l’economia si autodistrugge, è una precisa richiesta dei “mercati”; la guerra è una giustificazione straordinaria da sventolare in faccia a un branco di idioti, per consentire, appunto,...

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Retorica guerrafondaia

Basta trasformare i “cannoni” di Mussolini nella “pace” di Draghi per confondere le idee dei cittadini? Ci auguriamo di no. La logica di fondo delle due frasi è esattamente la stessa: da un lato il benessere materiale degli italiani e la legittima aspirazione a una convivenza pacifica con gli altri popoli vengono ridotti a lussi che sarebbe meschino desiderare, dall’altro la follia guerrafondaia viene venduta come nobile aspirazione di uomini forti e valorosi. Un ricatto...

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Cos’è la propaganda

di LUCA MANZONI (RI Milano) Leggendo tra i post dei miei contatti mi pare ci sia poca chiarezza su cosa sia la propaganda bellica, ovvero si tenda a pensare che è propaganda quando vengono riportate notizie false mentre è “giornalismo”, o “corretta informazione” o comunque lo vogliate chiamare, quando vengono riportati fatti “veri”. Questo è assolutamente sbagliato. A distinguere la propaganda dalla normale informazione è il fine, non il mezzo. “Propaganda” è la comunicazione che...

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Le liberal-democrazie

di STEFANO D’ANDREA Negli Stati Uniti, oltre la metà degli eletti nel Congresso sono milionari, mentre i milionari sono soltanto l’1% dei cittadini statunitensi. Eppure esistono trogloditizzati che credono che gli Stati Uniti siano una democrazia. Le liberal-democrazie non sono democrazie ma plutocrazie, dominate da oligarchi. Quando subentra la democrazia, il sistema non è più liberale o oligarchico ma democratico, appunto. Poi le democrazie quando vengono conquistate dall’esterno, tramite il “potere leggero”, diventano soltanto scenari,...

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Il nemico è il dubbio

di DAVIDE VISIGALLI (RI Genova) Come con il Covid, non si può dubitare. Si deve raccontare una realtà univoca e sostenuta da tutti. Il dubbio non aiuta, la gente non capirebbe. Chi non la sostiene è un nemico interno, quindi più pericoloso. Gli esperti che provano a ragionare ponendosi domande scomode sono ridicolizzati e additati dai media. Tra qualche tempo si riposizioneranno su posizioni più razionali e parte della verità emergerà, quando servirà a poco...

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1+1=…

di CLAUDIO ORSINI (RI Pescara) Il mio personalissimo pensiero è molto semplice. La situazione è quella che è perché da più di trent’anni il Parlamento è occupato da succhiasangue che fanno interessi di “poteri” transnazionali (il dio Capitale). È necessario e doveroso che il popolo si organizzi (art.49 Costituzione) per riprendere la sovranità che gli appartiene (art.1 Costituzione). Le leggi, le norme, i regolamenti che hanno distrutto e continuano a distruggere l’Italia si fanno in...

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Questa è l’Unione Europea…

di GIANLUCA BALDINI (RI Pescara) Da oltre trent’anni tagliamo la spesa pubblica in nome dei vincoli europei facendo a pezzi i servizi essenziali. In campo sanitario abbiamo chiuso gli ospedali e i presidi di prossimità, in quelli rimasti aperti abbiamo ridotto il numero dei posti letto e delle terapie intensive e rimandato ad libitum i concorsi per assumere il personale sanitario necessario a garantire servizi minimi di assistenza. I dati aggiornati al 2022 ci dicono...

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Il continente fallito

di ANDREA D’AGOSTO (RI Bari) Gli adoratori del “libero” mercato, della concorrenza, della cancellazione della geografia e della storia, i pilastri dell’immanenza, i nemici della democrazia popolare sapevano e sanno benissimo che l’apertura dei mercati avrebbe determinato uno spaventoso abbassamento del livello salariale e una carenza strutturale da investimenti pubblici e privati, compensata dalla speculazione finanziaria e monetaria, i cui utili sarebbero finiti nelle tasche dei soliti noti arraffatori, e che questo disequilibrio non poteva...

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Le sanzioni, l’Unione Europea e la post-democrazia italiana

di STEFANO D’ANDREA Avrete tutti notato come in Italia, nel Parlamento, nelle Direzioni dei Partiti, sui quotidiani vi sia stato un grande dibattito sulle sanzioni. Le assumiamo o no? E se le assumiamo, quali sanzioni (atti di guerra economica) deliberiamo? Ci saranno conseguenze giuridiche ed economiche se le sanzioni che decideremo saranno atti illeciti di diritto internazionale? Quali saranno le contro-sanzioni che prenderà la Russia? L’insieme delle sanzioni e delle contro-sanzioni ci danneggerà? O ci...

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Il primo mese di guerra narrato da un esperto vero

di STEFANO D’ANDREA Fabio Mini si serve, con citazioni, del colonnello della intelligence svizzera Jacques Baud. L’ESERCITO UCRAINO:  l’esercito ucraino, teoricamente forte di quasi trecentomila uomini, era in uno stato disastroso. “Ad ottobre del 2018 il capo procuratore militare ucraino Anatoly Matios riferì che l’Ucraina aveva perso 2.700 uomini nel Donbass: 891 per malattia, 318 per incidenti stradali, 177 per altri incidenti, 175 per avvelenamento (alcol, droghe), 172 per incauto maneggio delle armi, 101 per...

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Verità che dispiacciono e falsità che piacerebbero

di STEFANO D’ANDREA Dunque dunque, il miliardo di euro e di dollari che ogni giorno l’Europa dà alla Russia dovrà essere convertito in rubli, per acquistare gas e petrolio. Gli Stati Uniti avranno una perdita secca di moneta di riserva. I popoli, in questo momento storico, non sono in grado di ribaltare la disciplina dei principi fondamentali del commercio internazionale, della politica monetaria e di bilancio, della produzione interna e della presenza pubblica nell’economia. Non...