Archivio Mensile: Luglio 2015

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Capire, divulgare, non fermarsi, militare

La vita non è fatta dai desideri bensì dagli atti di ciascuno Paulo Coelho Gli eventi della Grecia pare che infine abbiano sortito un unico effetto: rendere più inesorabili le spaccature tra quelli che hanno capito e quelli che proprio non vogliono capire. Vi è chi, tra i sostenitori del progetto Europa, si è anzi convinto a chiedere ancora più Europa, perché ora è finalmente possibile negoziare: l’accordo lo dimostra. Sulle loro contraddizioni, forse c’è...

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Buona Scuola: l'incredibile panzana della valorizzazione del merito

Un articolo di Anna Maria Bellesia pubblicato sul sito “La Tecnica della Scuola” il 14 luglio scorso. È passata l’idea che la riforma di Renzi abbia “finalmente” introdotto il merito e la valutazione dei docenti. Il messaggio che sia iniziata una “svolta epocale” è stato recepito dall’opinione pubblica, grazie al fatto che giornali e telegiornali fanno informazione riprendendo i comunicati stampa di fonte governativa confezionati ad arte. Così si crede che i docenti saranno distinti...

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Giorgio Ruffolo: La questione meridionale? Non è colpa di Garibaldi

Giorgio Ruffolo (1926) è stato segretario generale della Programmazione economica negli anni Sessanta e ministro dell’Ambiente dal 1987 al 1992. Il brano che segue è tratto dal libro Quando l’Italia era una superpotenza, edito da Einaudi nel 2004. All’inizio del Millennio il Mezzogiorno d’Italia, dal punto di vista della prosperità economica, stava nettamente in testa. Sarebbe stato del tutto naturale che fossero le regioni italiane più vicine all’Oriente e alle sponde dell’Africa settentrionale a trasmettere...

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Massimo Bontempelli: La verità sull’Europa

L’Europa è presentata dai mezzi di comunicazione di massa e dal dibattito politico come un problema, in quanto è fatta apparire un luogo ideale di razionalità ed efficienza in cui il nostro paese dovrebbe inserirsi per diventare migliore, e a cui tuttavia sembra permanentemente inadeguato. Basti pensare al lungo tormentone di alcuni anni fa riguardo alla possibilità o meno dell’economia e della finanza italiane di conformarsi ai parametri per l’adozione della moneta comune. Sembrò allora...

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Una malattia del passato

La parola “crisi” non evoca solamente il risultato di anni di speranze tradite e naufragate nel nulla, ma anche il momento culminante di una grave malattia da cui si può guarire solo adottando una cura radicale: un cambiamento sostanziale nello stile di vita e nell’atteggiamento verso una visione poco lungimirante percepita come unica realtà. Per gli Stati Uniti la crisi del 1929 rappresentò una grande occasione di ricostruzione e di guarigione da una grave malattia...

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I fronti avanzati della guerra sovranista

AUSTRIA, DANIMARCA ED INGHILTERRA sono ormai i tre fronti più importanti  della battaglia tra europeisti, intesi in senso lato, comprensivo sia degli unionisti-liberisti sia degli sciocchi fognatori, da un lato, e sovranisti dall’altro, fronti ben più caldi rispetto allo pseudo-fronte greco. Gli argomenti dei sovranisti austriaci, danesi e inglesi sono vari: tutela dei salari e lotta al libero-scambio, ossia alle multinazionali (Austria); difesa dello stato sociale e della “tribu’” danese (Danimarca); odio nei confronti della...

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La propaganda per il TTIP e il vuoto sottomesso

Se è vero che un’operazione di propaganda dev’essere tanto più sofisticata quanto più il soggetto che deve sedurre è culturalmente agguerrito, dobbiamo concludere che nella percezione dei nostri decisori il livello culturale posseduto dalla vasta maggioranza di noi, comuni cittadini, è più o meno quello di un adolescente immaturo. Non si spiega altrimenti la grossolana manipolazione dei fatti che ci vengono propalati ogni giorno con ampio ricorso a omissioni, esagerazioni o minimizzazioni, ridondanze, semplificazioni e...

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"Riconquistare la politica monetaria" o "fuori dall'euro"?

Non è forse ora di dire chiaramente che vogliamo riconquistare il potere di disciplinare e amministrare l’emissione e la circolazione della moneta, ossia “riconquistare la politica monetaria”, anziché continuare a ripetere lo slogan “fuori dall’euro”? Messa così la questione, soltanto un anti-taliano può dire “sono contrario”, perché l’unico argomento adducibile contro la riconquista della politica monetaria è la convinzione che non siamo capaci di disciplinare e amministrare l’immissione e la circolazione della moneta o che...

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DISCIPLINA e/è CREATIVITÀ

“Non ne sono all’altezza. Ha mai risposto così un uomo?” (Nietzsche). Non sono all’altezza di parlare di buona didattica. Ha mai risposto così uno studente? o un genitore? Non sono all’altezza di parlare degli approcci, dei condizionamenti, delle modificazioni dell’apprendimento in forza delle sue componenti psicologiche. Ha mai risposto così un insegnante? o un giornalista? o uno scrittore? I due mondi dell’istruzione – chi insegna e chi apprende – hanno oggi inasprito le loro ragioni,...

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La mutabilità di Destra e Sinistra

Tra le innumerevoli pagine che ho letto negli anni del maestro Renzo De Felice, una di quelle che mi ha colpito maggiormente e grazie alla quale ho capito molte cose è la seguente: Il fatto è che certe parole, create per definire delle situazioni o delle idee, continuano ad essere impiegate quando quelle situazioni o quelle idee non esistono più o, ciò che è lo stesso, si sono profondamente trasformate. Il caso di “destra” e...

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Attenti alla critica di "questa europa"

La moda politica dei prossimi 5 anni sarà criticare “questa europa”, per affermare che “se non cambia” si esce. Stupidità o ipocrisia si nascondono dietro questa impostazione. L’unione europea (non l’Europa, che è soltanto un continente dai confini incerti) va distrutta. Poi deve essere semplicemente costruita una alleanza politico-militare tra alcuni stati e stipulato tra questi ultimi un trattato commerciale statico e soggetto a revisione periodica ma non destinato ad essere continuamente implementato. Né esiste...

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Comunque vada per i sovranisti finirà bene

Nonostante l’europeismo di Tsipras, si deve riconoscere che la decisione di indire il referendum e la vittoria del NO in ogni caso produrranno un indebolimento dell’Unione europea, sicché i sovranisti possono, anzi devono, comunque festeggiare. Semplificando al massimo, i possibili scenari sono due. La prima ipotesi è che le “istituzioni” mantengano la linea dura, sostenendo che il referendum vincola il governo greco a non accettare le condizioni poste dalle istituzioni sovrannazionali per il rifinanziamento della...