Le privatizzazioni come arma politica

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  1. Tonguessy ha detto:

    "una magistratura sapientemente indirizzata e una piazza facilmente sobillata scoprirono che i nostri politicanti sgraffignavano qualche milione dai fondi pubblici".
    Mi puzza troppo da dietrologia. Forse che Craxi non sgraffignava? Forse che era giusto lasciargli completare l'opera (così come molti dietrologi affermano che Berlusconi sta facendo l'"interesse della nazione" per via di SouthStream e quindi va lasciato lavorare in pace)?
    Insomma: risulta chiaro che anche nei casi peggiori c'è sempre qualcosa da salvare (Hitler amava i cani, ad esempio) ma ricordiamoci che esistono delle leggi che sono (in teoria) a salvaguardia del bene pubblico e privato e che i politici, in modo particolare, sono tenuti ad osservare in quanto esempio per i cittadini. Il furbetto di quartiere che fa scandalo sull'altra sponda del mediterraneo ha lasciato un'eredità non tanto in quelle terre ma nelle nostre. Ed è un'eredità pesante.
    Ne vogliamo tenere conto?

  2. stefano.dandrea ha detto:

    "una magistratura sapientemente indirizzata e una piazza facilmente sobillata scoprirono che i nostri politicanti sgraffignavano qualche milione dai fondi pubblici".

    Caro Tonguessy, sono daccordo con te. Questa frase e la tesi che esprrime non mi convince: 1) perché la magistratura è un potere diffuso; 2) perché i sostenitori non adducono né possono addurre alcuna prova o indizio.

    Peraltro, pur con questo limite, che avevo già notato quando ho scelto l'articolo, mi sembra che quest'ultimo fosse degno di attenzione per la interessante elaborazione dei tre tipi di strategia E perché l'autore ha colto cosa si è perso con le privatizzazioni.
     

  3. fabrizio fiorini ha detto:

    Carissimi. Grazie per l'attenzione che avete rivolto al mio scritto. Tuttavia mi preme osservare che: 1) la non-critica, se non l'apprezzamento, per i politicanti della c.d. "Prima repubblica" (nei confronti dei quali, credetemi, nel corso della mia vita non sono stato affatto tenero) si basa solo ed esclusivamente sul senso della misura. E' cioè doveroso sottolineare, di Craxi come si altri, il tentativo di difesa della sovranità nazionale che i politicanti emersi in sèguito non ebbero la benchè minima voglia o intenzione di esperire. Che poi rubassero, buon per loro. Il giudizio politico scavalca, di parecchie centinaia di metri, il giudizio morale.  2)  i sostenitori di questa tesi posso "adurre" tutti gli "indizi" o tutte le "prove" che si desiderino. Ma non credo che questa sia la sede: la politica è scienza sovrana, che non abbisogna di prove da inchiesta inquirente, buone per le aule dei tribunali. Occorre avere il coraggio di affermare un giudizio di valore.   Grazie ancora per l'attenzione.   f.f.

  4. stefano.dandrea ha detto:

    Per quanto mi riguarda le formule che non condivido sono "sapientemente indirizzata" e "facilmente sobillata". Non credo alla tesi che la magistratura fu "sapientemente indirizzata", dall'esterno (Usa o come lasci intendere israele), tra l'altro perché come ho già scritto, "la magistratura è un potere diffuso". Naturalmente sono disposto a ricredermi; ma servono le prove o indizi seri. Nessuna affermazione di fatti si sottrare alla logica delle prove o comnque della argomentazione. Tu hai effettuato una ricostruzione storica e non ti sei posto sul piano della "scienza politica" e lo storico deve provare, forse in modo differente, ma non meno del giudice. Né credo che la piazza fu sobillata in modo particolare in quella occasione. La piazza si sobilla da sé, anche considerando che, dato il contesto storico, era naturale che ad alcuni italiani apparisse l'occasione per far fuori una classe politica che goverrnava da quarantacinque anni.

    Insomma, se ho molto apprezzato la "tripartizione" e la individuazione di alcuni dei principali valori e principi che si sono perduti con le privatizzazioni, mi lascia invece perplesso la ricostruzione storica. La televisione nazionale (solo) pubblica era già stata abbandonata con il "decreto berlusconi" (di Craxi) e poi con la legge Mammi. La privatizzazione delle banche inizia nel 1991. Mastricht entra in vigore nel 1992. Draghi diventa direttore generale del tesoro nel 1992. Gli ultimi rimasugli delle forze del cosiddetto arco costituzionale avvano già iniziato l'opera di distruzione. Tangentopoli fu solo l'occasione che provocò un netto abbassamento del livello della nostra classe poltica. E quando la classe politica è scadente, principalmente perché non crede in niente, per di più nel contesto internazionale che si era creato (Usa unica potenza e ideologia cosiddetta neoliberista), fu facile per le spie e l'alta finanza prendere il potere. In fondo, cose molto simili, anche se non proprio identiche, a quelle accadute in italia si sono verifice in altri paesi europei, dove tangentopoli non c'è stata. 

    Comunque complimenti.

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