Il 7 gennaio a Parigi è accaduto un episodiuccio di per sé insignificante
A Parigi è accaduto un “episodiuccio” rispetto a quelli che qua e là capitano in tante parti del mondo e che, molto spesso, o sono provocati da noi (bombardamenti, missili, stragi con armi automatiche potentissime all’uranio impoverito) o sono provocati da eserciti o miliziani finanziati e armati da noi, o sono stati resi possibili perché noi abbiamo distrutto Stati che impedivano o limitavano episodi del genere.
Se voi foste un abitante di uno di quei tanti paesi nei quali gli Stati Occidentali sono autori o responsabili di episodi simili o più gravi di quello di Parigi e che si verificano quotidianamente (per esempio, da quando Baghad è stata invasa nel 2003 ed è stato distrutto lo Stato baathista, si contano un centinaio di rapimenti di persone al giorno!), che pensereste delle reazioni isteriche, degli odi religiosi diffusi dalla stampa mainstream, delle (pseudo) marce dei potenti della terra, della manifestazione di un milione di persone, e delle diffuse dichiarazioni di solidarietà? Avreste disprezzo? Odiereste?
A Parigi non è successo niente, fondamentalmente non è accaduto niente. In un paese serio, governato da una classe dirigente seria, un telegiornale serio avrebbe dato la notizia alle 20,00, l’avrebbe ripetuta il giorno dopo alle 13,00 e tutto sarebbe finito là.
Il vero evento criminale, in realtà, consiste proprio nella presenza totalitaria di quell’episodiuccio in TV e nei giornali, nello scatenamento dell’odio, dell’ignoranza, nell’oscuramento delle menti e nell’inezione di gelo nei cuori dei cittadini occidentali.
Siete voi le vittime dell’attentato di Parigi. Parlo di quello vero, o meglio quello importante, ossia di quello compiuto ai vostri danni dai potenti della terra, quello che vi ha predisposti alla guerra e alla violenza barbarica. Al cospetto di questo delitto, la piccola strage compiuta dai due fratelli islamisti è assolutamente insignificante.
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