Ottime notizie dalla Grecia
Le notizie che vengono dalla Grecia sono molto buone. Sembra che le banche resteranno chiuse fino al 5 luglio e la borsa chiuderà.
In qualunque modo finirà questa fase della crisi dell’Unione europea, il momento dello sgretolamento dell’Unione europea sarà più vicino.
Nel peggiore dei casi – vincita del si nel referendum, con seguente capitolazione greca (capitolazione che è, ovviamente, soltanto eventuale) – in Grecia avremo crescenti deflazione, disoccupazione e povertà per un altro paio di anni, quando avverrà il terzo scontro. Ma al prossimo scontro, la tesi dell’uscita dall’Unione europea sarà molto più diffusa nel popolo greco, perché anche gli imbecilli totali avranno capito che l’Unione europea non può essere riformata nelle strutture (è come modificare una repubblica teocratica e feudale in una repubblica socialisteggiante).
La gabbia d’acciaio nata per mortificare, impoverire, stupidire e annichilire i popoli europei, scomponendoli in aridi consumatori, non ha più di 5-6 anni di vita. C’è veramente da gioire.
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