Nobiltà o Democrazia? Matematica!
Avete presente la nobiltà d'antan? Quella che millantava discendenza divina, e che grazie proprio a tale lignaggio si assicurava il sacrosanto diritto di sfruttare i poveracci (servi glebae) per ammassare ingenti ricchezze ancora testimoniate da tesori architettonici come i castelli della Loira?
Grazie alla Revolta de' Ciompi (1378) si ruppe quel suggello divino che aveva garantito per parecchi secoli il dominio del trascendente sull'immamente, che aveva dato cioè più importanza alle retoriche parafilosofiche sulla vita eterna che al sudore della fronte, relegando quest'ultimo a mera bassezza indegna del rango nobiliare.
Dall'instaurazione dei Medici si apre per l'Italia (ma non solo) un periodo nuovo, dove neanche tali retoriche parafilosofiche furono considerate fini (il sudore della fronte non lo era mai stato), ma solo mezzi. Con l'arrivo dei parvenu si instaura un nuovo modo di ragionare sulla vita, decisamente più pragmatico, e con dei risvolti preoccupanti.
Il sangue blu, indice di discendenza divina, non è più irragiungibile: lo si può acquistare. Con il commercio, ovvero il Mercato. Il divino è la svendita di quella fine stagione. Se in tutto il medioevo commercio faceva rima con lercio, da quel momento commercio fa l'amore con i soldi quindi con il potere. I Medici, la più potente Signoria dell'epoca, sono commercianti e banchieri.
Per necessità contabili (calcolo degli interessi composti) i borghesi al potere finanziano matematici che possano risolvere le difficoltà del caso. E per necessità di conquistare nuovi mercati finanziano matematici che possano risolvere le difficoltà della fisica Aristotelica la quale diceva che nel mondo inferiore (dove siamo noi, cioè la Terra) il moto dei gravi è sempre rettilineo. Cioè se si tira un sasso in aria, questo avanza rettilineamente e poi cade rettilineamente, e questa cosa faceva impazzire i generali e gli artiglieri perchè non c'era verso di sapere dove cazzo andasse a finire la palla di cannone.
Per inciso: i problemi furono risolti da Tartaglia e Cardano; nell'appendice del suo libro Ars Magna (1545) è presente una dettagliata tabella ad uso artiglieria. E sarà forse l'applicazione di questa equazione che nella battaglia di Lepanto (1571) causa la sconfitta dell'allora invincibile flotta Ottomana; grazie anche alle Veneziane Galeazze, autentiche navi da massacro progettate seguendo le indicazioni del Cardano. Per non parlare poi dell'artiglieria Napoleanica, elemento vincente in tutte le sue vittoriose campagne militari.
Ma sto divagando.
E' chiaro che la matematica ha avuto un ruolo essenziale nell'aiutare la nuova borghesia. I parvenu senza l'aiuto della matematica prima e delle armi poi (scienza e tecnologia quindi) non sarebbero mai stati in grado di scalzare i loro rivali in potere: i nobili, appunto. Ricordiamoci cosa avvenne nella Cina imperiale di quegli anni: abbandonata l'avventura mercantile dell'ammiraglio eunuco e relativi risvolti scientifici e tecnologici, i mandarini tornarono ad afferrare saldamente le redini del potere.
Ecco, ci siamo quasi: cosa pensate che abbia sostituito il diritto divino nel governare uno stato? Il diritto matematico. Pensateci un po': se il più grande alleato della nobiltà è la chiesa, è chiaro che il diritto a governare abbia origini divine. E se il più grande alleato della borghesia è la scienza, è altrettanto chiaro che il diritto a governare diventi matematico. Ed infatti sui numeri si basa tutta la moderna democrazia. Numeri reali o numeri inventati (come nelle scandalose elezioni Americane del 2004 o in quelle nostrane a partire dalla legge truffa del '53): poco importa. Ciò che conta è che sia un'astrazione a governare, o meglio che sia un'astrazione a garantire l'accesso ai palazzi del potere. Che sia Dio od un numero poco importa. Chi usa le astrazioni sa bene come funzionano. E sa bene come usarle per i propri scopi. Adesso in democrazia ciò che conta è solo e sempre il numero.
Se poi vogliamo vedere meglio come funziona il binomio matematica-democrazia non c'è da stare molto allegri. Nella conclamata più grande democrazia mondiale (gli USA, oh, beh, che sia nata dalla schiavitù di milioni di africani a seguito del più grande genocidio della storia dell'umanità è cosa di poco conto) i numeri dicono: votanti 50% della popolazione avente diritto. Di questo 50% chi si accaparra il 51% dei voti (e quindi viene votato dal 25,5% degli aventi diritto) ha il diritto matematico a governare sul 100% della popolazione. Allegria!
Esattamente come il re offriva dei benefici ai nobili, così il democrate offre dei "benefici" ai propri eletti (meglio:elettori). Localmente assistiamo quindi ad un'offerta insensata di merci e servizi che servono a far funzionare genialità matematiche quali il PIL, utile a garantire un sorta di superiorità nazionale davanti ai poveri del mondo. I quali, grazie proprio ad artifici matematici inventati dalla solita banda criminale, sono in costante aumento e hanne sempre minori speranze di sopravvivere in un mondo sempre più spietatamente matematico dove le loro aspettative di vita sono statisticamente in declino.
Complimenti!
Tradizionalmente si distingue tra capitale e tecnica o si utilizza il termine tecnocapitalismo. Qui il problema è posto tra capitale e scienza anzi tra capitale e matematica. Stai attento Tonguessy, quando si cominciano a svolgere questi discorsi, la gente ti dice che sei reazionario o "di destra". Poi toccherà anche a te mettere in dubbio la distinzione destra/sinistra.
La distinzione Destra-Sinistra così come la conosciamo è frutto della rivoluzione industriale. Non a caso quando abbiamo abbandonato l'era industriale e siamo entrati nell'era finanziaria si è ridiscusso tutto. Il motivo? la messa in discussione della maggiore parte in causa, la classe operaia che ha perso certe (non tutte le) definizioni che una volta le appartenevano. Il progressivo abbandono del settore primario, la trasformazione del settore secondario in terziario e la fortissima accelerazione al terziario avanzato hanno spostato i termini del discorso. Si può oggi dire che un bancario fa parte della classe operaia, quanto è storicamente un colletto bianco, ovvero ceto medio borghese e non proletario?
Per quello che concerne la mia analisi (pur sempre limitata) ho solo portato dei dati storici e si riallaccia al mio precedente articolo sulla borghesia cinese.
Non sto certamente con la nobiltà. Ma non mi sento nemmeno di stare con la borghesia dei parvenu. Se questo è essere reazionario……
Miguel Martinez dice che noi viviamo nel tempo dei geometri…