di Uriel Fanelli kein pfusch Il titolo e' provocatorio, ma anche no, nel senso che si tratta della misura presa da Putin dopo la "tempesta perfetta" (cosi' l'aveva definita lui) del credit crunch. Perche' vedete, sono pochi coloro che, nel mondo hanno capito cosa stia succedendo. Alcuni dicono che tutto ruoti attorno al debito, altri dicono che tutto ruoti attorno alla speculazione, o al capitalismo. No, sta succedendo qualcosa di molto piu' ampio. Solo che non lo si e' voluto capire prima.
Allora, facciamo un salto indietro. Se siamo in un tempo T0, e vogliamo capire come sara' la politica diciamo fra 100 anni, come facciamo a fare una previsione?
Beh, un modo c'e'. Basta osservare chi forma la classe dirigente, come si forma e in che zone sociali si forma.
Se avessimo osservato l'occidente qualche secolo fa, avremmo notato che a formare la classe dirigente erano due grosse classi sociali: quella dei religiosi e quella dei nobili. Le persone che andavano a scuola, cioe', e mi riferisco alle scuole che esplicitamente preparavano persone dicendo "stai studiando per essere classe dirigente" , erano questi due tipi.
Non c'e' da stupirsi, quindi, se il potere politico del periodo fosse concentrato in due mani: religiosi e nobili.
Ad un certo punto, con il mercantilismo, anche i borghesi ricchi iniziano a mandare a scuola i figli. E iniziano a mandarli a scuole che non insegnano loro a lavorare, le cosiddette scuole per il mondo del lavoro, ma iniziano a mandarli a scuole che insegnano loro a dirigere le aziende di famiglia. Ma "dirigere" e' un aspetto del governare, dunque di fatto parliamo di classe dirigente.
Detto fatto, appena un secolo dopo scoppiano le rivoluzioni, e il "terzo stato" se ne va al potere.
E' interessante come, in definitiva, nel novecento alle scuole per la dirigenza iniziano ad accedere i politici e i loro figli. Una nuova classe politica,generata dalle democrazie e dal suffragio universale, si mette a studiare. E questo ci ha regalato un secolo dominato dai partiti politici e dalle caste politiche.
Ma l'ultimo secolo non e' stato esattamente cosi'. Perche' nell'ultimo secolo abbiamo formato una classe dirigente particolare. Molto particolare. Ci siamo concentrati, e abbiamo concentrato tutte le risorse li', nella formazione di un nuovo tipo di dirigente: il manager.
Non ci vuole molto a capire cosa stia succedendo all'occidente: l'unica classe dirigente che abbiamo sfornato nello scorso secolo vorrebbe governare. Non per nulla si pretende che i governi chiedano un parere ai mercati , cioe' ai manager della finanza, su ogni cosa che fanno: di fatto, si sono gia' seduti sul trono e chiedono ai sudditi (i governi) di rendere conto a loro. Cosi' si dice che i mercati dicono si o no alla politica del governo (in Cina e Russia i mercati dicono di si oppure di si alla politica del governo. Se non vogliono essere rieducati a dire di si, ovviamente), che un determinato provvedimento li abbia convinti o meno, eccetera.
Quello che stiamo vedendo e' il frutto di quanto abbiamo seminato nello scorso secolo: l'unica classe dirigente che abbiamo formato e' stata quella finanziaria, quindi oggi la finanza vuole governare il mondo.
Il guaio e' che la finanza NON SA governare il mondo. Prendiamo il caso dei debiti pubblici: si dice che fare quei debiti sia stata volonta' dei governi, ma e' vero solo parzialmente. Se qualcuno ti vende soldi all' 1% quando il costo del denaro e' piu' alto (come era in passato), non puoi biasimare il governo. Nel periodo in cui si fece il debito italiano, o almeno l' 80% del debito, il denaro costava meno al governo che si indebitava che non al privato che chiedeva un prestito. In pratica, se Alfa Romeo voleva finanziarsi sul mercato pagava il 3.5%. Essendo del governo, il governo poteva fare debito all' 1.5%. E' ovvio che la configurazione Stato-Alfa Romeo fosse la piu' conveniente.
Insomma, non e' stato solo il governo a fare il debito: il governo ha CHIESTO i soldi al "mercato", e il mercato glieli ha dati piu' che volentieri, sino all'anno scorso.
Cosi', il primo punto di inadeguatezza di questa classe dirigente di finanzieri e' che vedono solo a breve termine, mentre una classe dirigente dovrebbe vedere a lungo termine. Sino all'anno scorso hanno finanziato allegramente i debiti pubblici , sino a ieri hanno comprato T3( I bond del tesoro USA a tre anni) e oggi se li vedono declassare in mano e chi declassa quei T3 che il mercato comprava sino a ieri? Il mercato stesso! La schizofrenia al potere. Visione di breve termine, sullo stesso mercato di cui pretendono di essere i dominatori.
Un altro esempio della loro inadeguatezza e' il panico che sta serpeggiando: un governo deve saper gestire le emergenze, mentre questi manager non sanno fare. Guardateli: sono nel panico. In caso di emergenza i mercati vanno nel panico, e il catastrofico risultato e' che se uno grida "vendo!" allora tutti vanno in panico e gridano "vendo!". (quando non si tratta di software cosi' programmati).
La loro inadeguatezza si sintetizza nella loro debolezza: sebbene ora siano i mercati a giudicare negativamente i giganteschi debiti pubblici dei governi, quei debiti pubblici sono prestiti che "i mercati" hanno concesso, e sono fatti da soldi "dei mercati". Dunque, se hanno sbagliato i governi ad accettare soldi facili, QUANTO HA SBAGLIATO CHI HA DATO QUESTI SOLDI AI GOVERNI?
Morale della storia: un branco di coglioni (molto ricchi) sta usando le enormi ricchezze di cui dispone per dare l'assalto ai governi. Ovviamente soffrono di questo le democrazie: un governo meno democratico avrebbe reagito semplicemente sbattendo in carcere i finanzieri, chiudendo le borse e dicendo "ehi, fate ciao ciao ai vostri soldi. Se qualcuno ha qualcosa da dire, avrei giusto un paio di montagne da spianare a mani nude".
Si dice che il debito pubblico USA e' stato declassato perche' la manovra di Obama non e' piaciuta. Si sbagliano. Se andate ad osservare il rating, NON scoprite alcuna relazione reale tra rating alto ed economia. L'economia francese, a detta delle agenzie di rating, sarebbe la piu' forte d'europa? No, e' solo la piu' statalizzata.L'economia italiana, per dire, non e' cambiata cosi' tanto negli ultimi anni da subire un completo cambio di marcia (sino al panico). Non si capisce perche' tutte le aste dei primi mesi di quest'anno siano andate bene, ed oggi la gente venda i titoli italiani.
Volete sapere che cosa indicano i rating? Ve lo dico io: indicano quanto potere abbiano i finanzieri in una data economia. Quando i finanzieri hanno POCO potere ed il governo fa quel che vuole, normalmente il rating e' alto. In quella situazione, il governo ha la sua politica economica (qualsiasi sia) perche' quelle sono le idee del governo. E i mercati si beccano la politica del governo, cosi' com'e'. In questo caso "i mercati" dicono "comanda il governo", ovvero AAA.
Al contrario, quando i mercati iniziano ad imporsi e il governo inizia ad obbedire loro, allora il rating scende. Non appena un governo inizia a prendere decisioni perche' i mercati lo incalzano, mostrandosi debole, il suo rating inizia a scendere. Il rating di un debito pubblico che si abbassa significa questo: "questo governo ci obbedisce". Perche' e' cosi': portare il rating sull'orlo del fallimento e' la strategia con cui vengono sottomessi i governi.
Piu' la politica obbedisce ai mercati, piu' il rating si abbassa. Meno il governo obbedisce, piu' il rating si alza: il rating alto e' un modo di dire "questo e' il cavajere nero, e ar cavajere nero nun je devi caca' 'r cazzo". Perche' pensate che il Belgio non sia al default?
Cosa puo' fare, un governo nazionale, per alzare il rating del proprio debito? Semplice: dire "me ne infischio dei mercati". Dire semplicemente "davvero andiamo in default? Significa che non renderemo "ai mercati" i loro soldi? Bene. Cavoli dei mercati che ci hanno dato i soldi".
Basta un default selettivo che escluda SOLO gli investitori istituzionali sul mercato primario. Basta questo, e ai mercati passera' PER SEMPRE la voglia di scherzare.
Come si puo' dire una cosa simile, ma in maniera politica, in una singola soluzione? Si puo'. Basta che un governo dica "domani la borsa chiude, sino a nuovo ordine. Quando arrivera' il nuovo ordine? Quando i mercati convinceranno il governo".
Non ci vuole molto, basta dire "io comando e tu obbedisci, perche' io mando la GdF a chiudere la borsa si Milano armi in pugno, e tu non ci puoi fare niente". E' semplice, e basta un ordine. Una chiusura arbitraria della borsa, fino a quando "qualsiasi insieme vuoto di parole il governo voglia inventare".
Nel fare questo, si dice semplicemente "qui comando io. Il mercato obbedisce e subisce.".
Perche' farlo? Perche' in gioco c'e' la democrazia. Ora, a me della democrazia frega poco. Quanto sta accadendo dimostra molto semplicemente quanto sia stupido un gioco, quello democratico, che porta i governi a venire sottomessi dalle loro stesse finanze. Un governo molto piu' autoritario semplicemente ordinerebbe lo sterminio dei soci di Standard&Poors, e le altre agenzie di rating darebbero dei rating molto diversi. Il che e' sempre stato l'ordine naturale delle cose: sono i mercati a dover convincere i governi, non i governi a dover convincere i mercati. Questo capovolgimento di prospettiva fa capire quanto sia grave l'emergenza democratica.
Bersani, per esempio, vuole andare al governo. Dimentica pero' la prima regola della democrazia stessa: per governare bisogna vincere le elezioni. E solo chi ha vinto le elezioni puo' governare. Questo e' il punto cui si e' arrivati: non solo la finanza intende giudicare i governi -quando sono gli elettori quelli titolati a farlo- ma vuole farlo al di fuori delle elezioni -unico e solo modo in cui si giudica un governo- e pretende anche di cambiarne i risultati.
Allo stesso modo, non c'e' governo europeo -tranne quello francese, forse, che detiene parti notevoli della finanza locale e quindi ne e' parte- che non "sottometta" ai mercati la propria azione. Come se fossero i mercati a giudicare. Se continuiamo cosi',
AVRETE SOLO LE LEGGI CHE PIACCIONO AI MERCATI.
Ma avere solo e sempre le leggi che vanno bene ai mercati non e' "democrazia": non avete mai eletto i mercati, ricordate? Avere solo leggi che convincono i mercati e' LA FINE della democrazia. Perche' il governo che voi avete eletto NON fa piu' le leggi per cui lo avete votato: fa le leggi che piacciono ai mercati.
Allora, essendo io quello che da sempre scrive "odio e disprezzo la democrazia", la domanda e': ma davvero preferite un finanziere ad un semplice, normale, buon vecchio tiranno? Davvero preferite un governo che sottopone la sua politica economica ai mercati, piuttosto di un governo come quello cinese dove se i mercati non rigano dritto i finanzieri finiscono in carcere o uccisi?
Se domani i finanzieri vorranno avere una schiava a testa, semplicemente i mercati puniranno i governi che non accettano la schiavitu' con un crollo di borsa. Diranno che il costo del lavoro e' troppo alto. Lo hanno gia' fatto, e avete avuto il precariato. Quando vorranno ancora di piu', cioe' dei veri e propri schiavi, puniranno i governi sino a quando non reintrodurranno la schiavitu'. Lo stanno facendo sotto i vostri occhi.
Che cos'altro temete da un dittatore? Che vi mandi in un gulag a sfinirvi di lavoro? Niente paura: la finanza ha la possibilita' di trasformarvi prima in disoccupati e poi in poveri, decidendo di delocalizzare. E allora vi troverete in qualche cantiere o in qualche campo a lavorare in nero e morire di lavoro.
Che cosa temete da un dittatore? La censura degli organi di stampa? La finanza possiede gia' i mass media, ricordate? Temete la propaganda? Ce l'avete gia', si chiama Marketing. E' quella che chiama "flessibilita'" il precariato.
Ditemi, per favore , cosa temete da un dittatore, e io vi mostrero' che "i mercati" e "la finanza" lo stanno gia' facendo sotto i vostri occhi, e non domani o altrove: QUI E OGGI.
Nello scontro tra finanza e governi, puo' vincere il governo (e allora forse avrete la vostra amata democrazia ancora per qualche tempo) oppure possono vincere i finanzieri. Se vincono i finanzieri, avrete non solo la dittatura, ma una dittatura di incapaci, incoerenti cialtroni che prima prestano soldi e poi dicono che avete troppi debiti, che per trent'anni vi considerano affidabili e poi scoprono che avete un debito pubblico, che per vent'anni non si accorgono che non crescete e dopo 20 anni vi dicono "crescete poco", che premiano chi non obbedisce loro con un alto rating e puniscono chi obbedisce loro con un rating basso.
Vi troverete con dei dittatori che vi daranno la schiavitu' e la chiameranno "basso costo del lavoro", che vi daranno la disoccupazione e la chiameranno "flessibilita'" , che vi licenzieranno dicendo che andate a cercare nuove sfide. Avrete dittatori che vi faranno morire a milioni in fabbriche insicure e pericolose dicendo che altrimenti, se non gli fate costruire i gulag dove la gente muore bruciata viva , "ci sono troppi impedimenti burocratici per aprire una fabbrica" , che vi censureranno possedendo la pubblicita' dei giornali quando non i giornali , che vi faranno arrestare solo citandovi per danni in cause che non potete permettervi.
Ma a differenza degli altri dittatori, essi non hanno alcun nazionalismo, nessun orgoglio, nessuna visione , nessuna ideologia: hanno solo la voglia di una nuova automobile , di una nuova barca, di un altro miliardo di dollari e altre due troie dodicenni nel letto. Mentre il dittatore almeno cerca di costruire una potenza nazionale, questi porci non vogliono altro che soddisfare qualcuno dei loro volgari piaceri.
Cosi', pregate davvero che qualcuno chiuda le borse e tiri due calci in culo a questi finanzieri, perche' altrimenti da qui a 10 anni vedo occidentali che emigrano in Cina e Russia in cerca di liberta'.
Perche' casomai non lo aveste capito, questi nuovi dittatori non solo vi toglieranno le stesse liberta' che vi tolgono in Russia e Cina, ma possedendo i mercati vi daranno anche la schiavitu' (che il governo cinese ha abolito , per dire) e la chiameranno flessibilita', vi daranno i campi di concentramento dicendo che le fabbriche non devono essere piu' produttive a scapito dei lavoratori, vi daranno fame (e magari la chiameranno dieta per farvi contenti, e' una questione di marketing) , vi daranno tutto quello che pensavate la democrazia avesse superato.
E in confronto alla dittatura dei finanzieri, quella dei tiranni come quelli cinesi o russi o iraniani vi sembrera' un'oasi di liberta'. In fondo, il regime cinese la schiavitu' l'ha abolita da tempo. Loro la stanno facendo tornare.
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Uriel ha spiegato con la consueta acutezza e violenza (in queste materie sono la medesima cosa) un concetto evidente. Molto brutalmente, senza ragionamenti tecnici, avevamo sostenuto la medesima tesi: Popoli e intermediari finanziari https://www.appelloalpopolo.it/?p=3947 . In qualche modo Uriel con più pazienza ha dato la spiegazione logica delle ragioni per le quali un popolo e una classe dirigente che voglia essere tale non devono sottostare alla dittatura dei mercati. La conclusione, a rigore, deriva anche da una semplice valutazione morale. Noi infatti avevamo scritto:
"Un popolo e uno stato non sono dignitosi se si assoggettano al giudizio dei “mercati finanziari”. "; "Non è dignitoso il popolo che si lascia assoggettare dai mercati finanziari. Perciò molti popoli meritano la sorte che subiranno".
E' giunto il momento di dire basta. E non serve a nulla paventare sacrifici che deriveranno per uno o altro ceto economico o sociale. Se la logica e la morale palese e quindi universale (dunque la vera morale) impongono a un popolo di liberarsi dalla schiavitù imposta dai mercati finanziari, l'obiettivo deve essere posto e raggiunto costi quel che costi. Ma su questo punto dovremo tornare.
Non sottoscrvo per intero questo articolo ma ne aprovo il succo, come segnalato da D'Andrea. Dice una gran verità quando rileva che è necessario, per un popolo, imbrigliare il mercato, non adeguarsi ad esso, bloccare la speculazione, con un governo forte, in grado di farlo, retto da princìpi che camminano sulle gambe di una classe dirigente responsabile, autorevole.
Occorre però guardare le società attuali con occhio critico ma soprattutto per imparare. I fatti di Londra di questi giorni ci dicono che non sta iniziando una rivolta al sistema capitalistico consapevole, o non c'è solo pura lotta razziale nei ghetti. Secondo quello che appare a prima vista ci sono bande di ragazzini che fanno razzia di prodotti tecnologici rompendo le vetrine. E' anarchia in senso deteriore, caos. La società occidentale è malata in tutti i sensi e la barbarie può rischiare di prevalere.
Cara aniela,
la tua osservazione è ineccepibile. Ma non può diventare un freno all'azione politica.
Credevamo che fossero finiti i tempi rivoluzionari; come altri credevano finita la storia. Ma la storia è molto più vitale degli spenti giovani anglosassoni.
I ragazzini di cui parli, potrebbero essere pronti a diventare forze di sostegno a idee egemoniche. Perciò è importante conquistare l'egemonia. Essi, che in una situazione di stabilità andrebbero rieducati, oggi vanno persuasi e guidati. In ogni caso o sosterranno idee buie e reazionarie o idee rivoluzionarie. O saranno truppe del nemico; o saranno truppe delle idee rivoluzionarie. Fino ad ora milioni di consumatori hanno dato forza alle idee liberistiche; e miliardi di dollari a credito hanno spento l'animo dei consumatori. Tutto questo sta finendo (ma potrebbero volerci anche altri cinque anni). E' chiaro che la condizione di quei ragazzi fa di loro semplicemente una truppa – questa è una verità che può dispiacere ma è una verità. Io credo che saranno piuttosto truppe del nemico e in tal caso non si dovrebbe avere alcuna pietà. Ma la lotta contro le caste, le idee che hanno sostenuto e gli istituti che hanno introdotto sarà lotta di Fronti (popolari) molto compositi. Perciò bisogna andarci cauti con le condanne e conquistare l'egemonia. Bisogna avere pazienza prima di esprimere il giudizio e fiutare l'aria con attenzione (cito il cinico Tonguessy). Per quanto possa sembrare assurdo, credo che ogni grande rivoluzione (non diversamente dalle più terribili reazioni) sia stata realizzata (non da, bensì) anche grazie a truppe come quelle che stiamo vedendo in azione.
Il cambiamento implica l'assunzione di rischi. Le conquiste implicano sacrifici. Le forze sopite si sveglieranno. Gli attriti aumenteranno. La violenza aumenterà. Tutto ciò non è in sé bello. Ma è la condizione in cui si sono verificati tutti i grandi cambiamenti della storia.