L'europa di ricotta, costruita sulla sabbia
di Annika BreidthardtReuters
tradotto da Francesca LandiniKARLSRUHE (Reuters) – La Corte costituzionale tedesca ha respinto oggi una serie di ricorsi che miravano a bloccare la partecipazione della Germania ai pacchetti di salvataggio di Grecia e altri paesi della zona euro.
Tuttavia l'Alta Corte ha detto che il Parlamento dovrà avere un ruolo maggiore nelle decisioni riguardo a eventuali futuri salvataggi. D'ora in poi, il governo tedesco dovrà ottenere l'approvazione della commissione bilancio del Parlamento perché Berlino partecipi ai pacchetti di salvataggio, un vincolo che potrebbe rallentare ulteriormente la risposta dell'Europa alla crisi del debito.
Pronunciandosi contro i ricorsi, che erano stati presentati da euroscettici, la Corte ha precisato, però, che la sentenza non può essere interpretata come un via libera incondizionato per eventuali futuri aiuti a paesi dell'euro.
"Il ricorso costituzionale è stato respinto" ha detto Andreas Vosskuhle. "E' stata una decisione molto dibattuta. Ma non deve essere interpretata erroneamente come un assegno in bianco per autorizzare ulteriori misure di salvataggio", ha detto il giudice parlando ai ricorrenti, ai funzionari di governo e ai parlamentari presenti nella corte.
La prospettiva che decisioni urgenti sul sostegno finanziario di altri paesi della zona euro possano rimanere impantanate nel processo politico tedesco risulterà sgradita a politici e a tecnici che lavorano, invece, da mesi per rendere più rapido il processo decisionale sui temi europei.
Questo elemento si aggiunge alle difficoltà che il Cancelliere tedesco Angela Merkel affronta nel Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco, per coagulare il consenso necessario ad approvare i nuovi poteri disegnati a fine luglio per il fondo di stabilità European financial stability facility. Il voto in Parlamento per l'Efsf è atteso il 29 settembre.
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