Il testamento di Gheddafi
Questa è la mia volontà": "Continuare la Resistenza, lottare contro qualsiasi aggressore straniero della Libia,… Anche se non vinceremo subito, daremo una lezione alle generazioni future che la scelta di proteggere la nazione è un onore e la sua svendita è il più grande tradimento che la storia ricorderà per sempre, nonostante i tentativi degli altri di dirvi il contrario."
di Muammar Gheddafi
Tradotto dall'arabo dalla BBC
"Questa è la mia volontà. Io, Muammar bin Mohammad bin Abdussalam bi Humayd bin Abu Manyar bin Humayd bin Nayil al Fuhsi Gaddafi, giuro che non c'è altro Dio che Allah e che Maometto è il profeta di Dio, la pace con lui. Mi impegno a morire come un musulmano.
Se dovessi essere ucciso, vorrei essere sepolto, secondo i riti musulmani, con i vestiti che avevo addosso al momento della mia morte e il mio corpo non lavato, nel cimitero di Sirte, accanto alla mia famiglia e ai miei parenti.
Vorrei che la mia famiglia, soprattutto donne e bambini, fossero trattati bene dopo la mia morte. Il popolo libico deve proteggere la sua identità, i suoi successi, la sua storia e l'immagine onorevole dei suoi antenati e dei suoi eroi. Il popolo libico non dovrebbe dimenticare i sacrifici delle persone libere e migliori.
Invito i miei sostenitori a continuare la resistenza, e a combattere qualsiasi aggressore straniero della Libia, oggi, domani e sempre.
I popoli liberi del mondo sappiano che avremmo potuto contrattare e svendere la nostra causa in cambio di una vita personale sicura e stabile. Abbiamo ricevuto molte offerte in questo senso, ma abbiamo scelto di essere all'avanguardia del confronto come simbolo del dovere e dell'onore.
Anche se non vinceremo subito, daremo una lezione alle generazioni future che la scelta di proteggere la nazione è un onore e la sua svendita è il più grande tradimento che la storia ricorderà per sempre, nonostante i tentativi degli altri di dirvi il contrario."
Fonte: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=27277
Versione italiana: http://ilupidieinstein.blogspot.com/2011/10/il-testamento-di-muammar-gheddafi-testo.html
Pietro e Andrea, figli miei, un giorno vi racconterò di Gheddafi e di come un uomo deve saper morire
ha ragione costanzo preve: gheddafi dovrebbe essere ricordato come un icona al pari del "che" guevara; per adesso la propaganda che ha sostenuto la aggressione imperialista, ha impedito una serena riflessione e giudizio; quando però tutto sarà decantato, e gli avvenimenti futuri della libia saranno simili a quelli dell'iraq, allora cominceranno a sorgere nella maggioranza del popolo libico dei ragionevoli dubbi sull'operato delle forze di aggressione imperialiste e colonialiste, e nascerà una nuova resistenza per la liberazione della libia, che spazzi via gli occupanti che adesso si stanno servendo dei servi e traditori; i democratici sinceri di tutto il mondo e dell'italia avranno il dovere di sostenere le forze di liberazione libiche, infischiandosene della propaganda menzognera dei nostrani mezzibusti televisivi di regime, dal tg1 al tg3, sempre al servizio dell'aquila rapace amerikana.
Gaddafi é un eroe ed a quanto pare le sue parole sono state ascoltate.
gia dal 30 dicembre le forze della resistenza verde controllano la citta' di SABHA , in questi giorni hanno liberato BANIWALID, TARHUNA, e ZILTEN come al solito a noi la tv non ha detto niente. La situazione e' ben diversa da come la presentano gli assassini della NATO ed i loro gangster/ratti. del resto come potevano dirlo dopo quello che gli uomini della resistenza verde hanno trovato?. roba da far impallidiore un ufficiale delle SS .
date un occhiata al sito libyasos.blogspot.com
Sarebbe ora che qualcuno incominciasse a far sapere la verita' .
Comunque sono daccordo con Gaddafi, prima o poi il popolo libico vincera' e fara' piazza pulita dei ratti e dei loro sostenitori. 5milioni di persone sono con mohammar e la JAMAHIRIYA solo qualche depravato e' con i ratti!.
Stiamo vivendo anni drammatici. Ognuno di noi è chiamato a fare scelte onorevoli, un dovere reso più facile e naturale se davanti a noi abbiamo l'esempio di un Grande che si identificava con il suo popolo. Il suo è un testamento di straordinaria nobiltà, che risalta quanto più lo si confronta con la vile e ignobile reazione di esultanza, esibita in televisione, del segretario di stato statunitense all'atroce uccisione del colonnello Gheddafi. MI chiedo quanti miei connazionali sentono l'onore di proteggere la nazione?