La costituzione economica di Fanfani
Amintore Fanfani, i comunisti Palmiro Togliatti e Antonio Pesenti, nonché il partigiano liberale monarchico Roberto Lucifero d'Aprigliano furono incaricati dall'Assemblea costituente di scrivere relazioni che si concludessero con proposte di quella che, a loro avviso, avrebbe dovuto essere la disciplina costituzionale dei rapporti economici. Quattro relazioni e quattro proposte.
Quelle quattro relazioni e le quattro proposte non furono il semplice punto di partenza, bensì la salda base delle discussioni che si svolsero nella prima e nella terza sottocommissione in materia di rapporti economici, nella Commmissione per la Costituzione e infine in seduta plenaria.
Muovo dalla proposta di Fanfani:
"[…]In questa prospettiva pare che nella nuova Costituzione possa bastare l'inclusione di un articolo del tenore seguente, che, congiuntamente a quelli che disciplinano il godimento del diritto alla vita, del diritto di espansione della persona, e del diritto di associazione a fini economici, in definitiva determini i principî orientatori di un'azione pubblica diretta a mantenere l'attività economica sotto molteplici forme di controllo sociale, non per mortificare l'attività stessa, ma per convogliarla al bene comune.
Art. …
L'attività economica privata e pubblica è diretta a provvedere ogni cittadino dei beni utili al suo benessere ed alla piena espansione della sua personalità, e a provvedere la comunità dei beni necessari alla sua perfezione in vista del bene comune. A tal fine la repubblica ammette e protegge l'iniziativa privata, armonizzandone gli sviluppi in senso sociale, oltre che con le varie disposizioni generali a protezione del diritto alla vita ed all'espansione della persona, mediante: la partecipazione dei lavoratori (ed ove del caso degli utenti) alla gestione, alla proprietà, agli utili delle imprese; la tipizzazione contabile e la pubblica revisione aziendale; l'azione coordinatrice di appositi consigli economici in seno agli organi rappresentativi regionali e alla seconda Camera; il prelievo fiscale; la limitazione all'acquisto e al trasferimento della proprietà; la socializzazione delle imprese non gestibili dai privati con comune vantaggio".
Un articolo del genere andrebbe proposto come modifica costituzionale in un programma di governo
Ha il pregio di non dire tutto (la relazione è molto più ricca di parole chiare). Forse dice meno della attuale costituzione economica ma in realtà sul punto che ci interessa dice di più. Se fosse divenuto diritto costituzionale, il contrasto con i Trattati europei sarebbe stato molto più evidente, anche al cittadino profano.