Diagnosi delle tare genetiche del M5S
Il M5S nasce con tare genetiche non superabili se non rinnegando se stesso. E’ destinato al declino. Il declino sarà lento se non emergerà un partito alternativo, che sia comuque totalmente estraneo al partito unico delle due coalizioni che governa l’Italia da 25 anni; sarà rapido se emergerà un partito nuovo, piu’ solido e serio.
Le principali tare genetiche sono:
1) intanto senza alcuna lungimiranza nasce negli anni della crisi dell’Unione europea ma discute e trova adesioni su tutti gli altri temi salvo che sulla critica all’unione europea; nemmeno si accorge per lungo tempo della crisi della UE e contesta l’unione soltanto alla fine, strumentalmente, in prossimità delle elezioni: poco in vista delle elezioni nazionali; un po’ di piu’ in vista delle europee; di nuovo poco dopo le europee. Lungimiranza zero. Polso del tempo zero.
2) ci sono stati oltre 5000 candidati alle parlamentarie europee con soltanto 35000 votanti. Insomma un votante su sette si è candidato. Ciò dimostra che non esiste alcuna comunità, né piccole comunità cittadine. Esistono cittadine di 20000 abitanti che hanno avuto 3 candidati alle parlamentarie europee! (ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere) E’ la dimostrazione lampante che dentro il nucleo duro della base del M5S si annida un individualismo sfrenato, un arrivismo che non ha eguali in altri partiti e movimenti (proprio perché non c’è alcuna comunità: le comunità sono organizzate o non sono comunità). Dentro il nucleo duro della base del m5s c’è una marea di persone che – come spesso accade ai moralisti – cerca in realtà una fortunata sistemazione e non ha il senso del limite e del ridicolo.
3) Il sistema di selezione dei candidati corrisponde al format del grande fratello, con gente che si fa votare in base al curriculum vitae, e non al curriculum politico, da gente che non li conosce. Valore del sistema di selezione pari a zero.
4) D’altra parte che il partito o movimento sia un sistema di selezione della classe dirigente è una ovvietà negata dal M5S. Uno vale uno, tanto sei soltanto un portavoce. Come strumento per dare all’Italia una nuova classe dirigente vale zero, perché vuole valere zero.
5) Nonostante i milioni di voti e i numerosissimi consiglieri comunali regionali e parlamentari nazionali, nonostante un certo radicamento, il M5S non ha alcuna voglia di diventare un partito che sta sulla strada, sui marciapiedi, che conosce i propri elettori, almeno i piu’ interessati alla politica. Come partito o movimento politico reale e non virtuale il m5s vale zero.
6) E’ un partito privo di politica estera. Tra i parlamentari e dentro la base si trovano antisionisti che sfiorano il razzismo e ferventi ammiratori di israele; antistatunitensi e giovani pregni di cultura americana; sull’unione europea e l’euro si riscontrano tutte le posizioni possibili; sui rapporti con la Russia pure. Ora, a prescindere dal fatto che alla fine, non esistendo il partito, contano soltanto i deputati (nel m5s i deputati contano di piu’ che negli altri partiti), sicché una certa linea di politica estera alla fine emerge (ma potrebbe mutare da legislatura a legislatura, in funzione della composizione dei gruppi parlamentari!), tuttavia l’assenza di una politica estera considerata come fondamento fa del M5S il partito piu’ stupido del mondo, tra quelli esistenti e quelli esistiti. Era difficile anche soltanto pensarlo un partito del genere.
7) E’ l’ennesimo partito o movimento nato dal moralismo: lega (il cui vero slogan fu Roma ladrona, non federalismo); italia dei valori; Stella, Travaglio. Anche Razzi poneva la questione morale e così i tanti furbastri entrati in parlamento con l’Italia dei valori. La moralità e l’onestà non si declamano. Si dimostrano con una vita intera, dimostrando di non essere avidi, in primo luogo. Un giovane di 25 anni che si vanta della sua onestà e moralità o uno di 35 o 40 che non ha mai esercitato il potere e si professa onesto sono stupidi e presuntuosi, perché non hanno avuto nemmeno modo di mettere alla prova la propria onestà. Prima devono diventare assessori dei lavori pubblici, poi ricevere una richiesta di appalto da un cugino che sta per fallire, poi rifiutarla e perdere per sempre il saluto del cugino e poi, soltanto dopo, coloro che li conoscono sapranno per certo che sono onesti. In ogni caso, per coloro che non conoscono un politico, non c’è alcun modo per accertarne l’onestà. E’ il partito, se è un grande partito in fase ascendente, che può, eventualmente, assicurare l’elevato livello di moralità e onestà della propria classe dirigente. Il partito, proprio quella organizzazione che per il M5S è il diavolo.
8) Il livello di ingenuità e fanatismo del nucleo duro della base è disarmante. Il programma delle europee non lo hanno deciso, idem il programma per le nazionali; non esistono regole per togliere il blog a Casaleggio; non hanno il potere di decidere quali sondaggi proporre alla base, quando proporli, come formularli; non hanno il potere di stabilire le regole delle parlamentarie nazionali e quelle delle parlamentarie europee. Insomma non hanno alcun potere, nemmeno quelli che formalmente esistono nei partiti che applicano la democrazia indirietta o il centralismo democratico. Eppure sostengono che il m5s è un movimento democratico, soltanto perché possono candidarsi con video da tronisti e finire, anche immeritatamente, in parlamento in base a voti dati da chi non li conosce, sulla base della valutazione del curriculum vitae (non del curriculum politico).
Il M5S è il partito piu’ antidemocratico dopo Forza Italia perché è un partito azienda.
Considerate tutte queste tare genetiche, il m5s migliorerà certamente, anzi non può che migliorare un pochino; in qualche città forse esprimerà gruppi dirigenti che nelle amministrazioni comunali si comporteranno bene; ma è destinato inesorabilmente al declino o ad attestarsi a quel 10% (ci arrivò anche Di Pietro) che sembra essere la cifra dei fanatici moralisti, chiacchieroni, qualunquisti italiani.
Alternative ?
Alternative? Che c’entrano le Alternative Marco? Io ho condotto una analisi parziale del M5S, soffermandomi soltanto sui difetti e non prendendo in considerazione eventuali pregi. Ho espresso giudizi di fatto, che si possono reputare fondati o meno e giudizi di valore, che si possono condividere o meno a seconda che si condividano i criteri di giudizio.
Magari nel 2018 non sarà emerso alcun nuovo partito politico e quindi toccherà ridare un voto di protesta al M5S che prenderà un 15-20%. Ma ciò non toglie che sia utile svolgere un’analisi sincera del M5S (se sia fondata o condivisibile in tutto o in parte è un’altra questione).
Piu’ che assumere la posizione del consumatore della politica, che cerca alternative preconfezionate sullo scaffale del supermercato della politica, bisognerebbe domandarci: in quale formazione posso militare per creare qualcosa di nuovo, salvo che se nel 2018 questo qualcosa non è pronto, torno a votare M5S?
A quando la diagnosi delle tare genetiche di stefano dandrea ? A veder così sembra uno studio interessante. Nell’epoca dell’informazione globale l’ignoranza è una colpa! Auguroni!