Autore: Stefano D'Andrea

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Ventisei incontri settembrini dell'ARS (per ora)

I soci dell’ARS si incontrano, portano con loro simpatizzanti e curiosi e sperano di incontrare altri simpatizzanti e curiosi. L’elenco verrà aggiornato, sia per completare le indicazioni, sia per comunicare altri incontri: stiamo cercando di organizzare anche a Napoli, L’Aquila, Teramo, Sestri Levante, Pistoia e Cosenza. Il post è tratto da una pagina facebook, sicché i nomi dei contatti corrispondono a profili facebook. Chi fosse interessato a partecipare a uno o altro incontro può comunque...

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Il ruolo della "leggenda"

” La leggenda, ch’è la persuasione e l’ illusione degli uomini, è alcune volte come l’anima della vita sociale e ne forma sempre parte fondamentale e integrante” (cit.). I moderni consumatori sono incapaci di nutrirsi di leggenda, perché hanno consumato o perso il gusto della storia, dei miti e delle gerarchie di valore tra uomini (non di diritti ma di valore). E ora che ad essi la politica deflazionistica ha tolto i consumi e talvolta...

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Il ruolo della "leggenda"

“La leggenda, ch’è la persuasione e l’ illusione degli uomini, è alcune volte come l’anima della vita sociale e ne forma sempre parte fondamentale e integrante” (cit.). I moderni consumatori sono incapaci di nutrirsi di leggenda, perché hanno consumato o perso il gusto della storia, dei miti e delle gerarchie di valore tra uomini (non di diritti ma di valore). E ora che ad essi la politica deflazionistica ha tolto i consumi e talvolta il...

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E' necessario sottrarre al grande capitale il potere di formare l'opinione pubblica

di STEFANO D’ANDREA (ARS Abruzzo) Articolo pubblicato su “Appello al popolo” il 16.7.2009   C’è qualcosa di ingenuo in alcune delle critiche che vengono rivolte quotidianamente ai mezzi di comunicazione di massa: che essi non sollevino alcuni problemi; che essi non trattino alcuni temi; che essi utilizzino un determinato linguaggio; che essi sostengano sistematicamente e all’unisono determinati interessi; che essi oscurino giornalisti o politici che contrastino quegli interessi (ma invero, in questo momento storico, di...

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Noticine sovraniste*

1. Il piano A e il piano B: recesso e resistenza. 2. Un secolo di lotte. 3. Il coraggio. 4. “Riconquistare la politica monetaria” o “fuori dall’euro”?  5. Non è autorazzismo ma razzismo. 6. Andreotti contro Murdoch, MTV e la televisione satellitare. 1. Il piano A e il piano B: recesso e resistenza. Il piano A deve essere il recesso dall’Unione Europea, accompagnato da misure d’urgenza che indicammo, in modo sintetico, fin da principio nel...

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Aleksandr Aleksandrovich Zivov’ev: intervista del 1999

Alexander Aleksandrovic, con quali sentimenti rientrate in Russia dopo un esilio così lungo? Con il sentimento di aver lasciato una potenza rispettata, forte, e con il timore di ritrovare un paese vinto, in rovina. A differenza di altri, io non avrei mai lasciato l’URSS se mi fosse stata lasciata la scelta. L’emigrazione è stata una vera punizione. – Pertanto qui in Occidente siete stato accolto a braccia aperte!  E’ vero…ma malgrado l’accoglienza apparentemente trionfale e...

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La concezione soggettiva della identità personale, ovvero il diritto alla falsità e alla psicosi

La sentenza della Corte di Cassazione civile n. 15138/2015, la quale ha consentito al ricorrente di ottenere la rettifica del registro dello stato civile in ordine al sesso, anche quando non siano stati modificati con operazione chirurgica i caratteri sessuali primari (organi genitali) farà discutere sotto molti profili e sarà commentata in tutte le riviste di diritto civile. Tuttavia, da una prima veloce lettura emerge un profilo che sta a monte della questione principale oggetto...

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Carlo Arturo Jemolo: In tema di unità europea (Il Ponte,1967)

In questa pagina di uno dei più illustri giuristi, politici e intellettuali del novecento italiano era già tutto scritto. Non pre-visto ma visto, perché le unioni politiche, come il gigante Jemolo ben sapeva, si generano, eventualmente, se preesistono taluni elementi, che nel nostro caso mancavano e mancano. Risulta sempre più evidente come l’ideologia europeista, ventotenista, federalista sia stata nel tempo un ampio e potente sostegno ideologico alla realtà dell’antisovrano liberal-capitalistico servile alleato degli Stati Uniti,...

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I fronti avanzati della guerra sovranista

AUSTRIA, DANIMARCA ED INGHILTERRA sono ormai i tre fronti più importanti  della battaglia tra europeisti, intesi in senso lato, comprensivo sia degli unionisti-liberisti sia degli sciocchi fognatori, da un lato, e sovranisti dall’altro, fronti ben più caldi rispetto allo pseudo-fronte greco. Gli argomenti dei sovranisti austriaci, danesi e inglesi sono vari: tutela dei salari e lotta al libero-scambio, ossia alle multinazionali (Austria); difesa dello stato sociale e della “tribu’” danese (Danimarca); odio nei confronti della...

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"Riconquistare la politica monetaria" o "fuori dall'euro"?

Non è forse ora di dire chiaramente che vogliamo riconquistare il potere di disciplinare e amministrare l’emissione e la circolazione della moneta, ossia “riconquistare la politica monetaria”, anziché continuare a ripetere lo slogan “fuori dall’euro”? Messa così la questione, soltanto un anti-taliano può dire “sono contrario”, perché l’unico argomento adducibile contro la riconquista della politica monetaria è la convinzione che non siamo capaci di disciplinare e amministrare l’immissione e la circolazione della moneta o che...

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Attenti alla critica di "questa europa"

La moda politica dei prossimi 5 anni sarà criticare “questa europa”, per affermare che “se non cambia” si esce. Stupidità o ipocrisia si nascondono dietro questa impostazione. L’unione europea (non l’Europa, che è soltanto un continente dai confini incerti) va distrutta. Poi deve essere semplicemente costruita una alleanza politico-militare tra alcuni stati e stipulato tra questi ultimi un trattato commerciale statico e soggetto a revisione periodica ma non destinato ad essere continuamente implementato. Né esiste...

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Comunque vada per i sovranisti finirà bene

Nonostante l’europeismo di Tsipras, si deve riconoscere che la decisione di indire il referendum e la vittoria del NO in ogni caso produrranno un indebolimento dell’Unione europea, sicché i sovranisti possono, anzi devono, comunque festeggiare. Semplificando al massimo, i possibili scenari sono due. La prima ipotesi è che le “istituzioni” mantengano la linea dura, sostenendo che il referendum vincola il governo greco a non accettare le condizioni poste dalle istituzioni sovrannazionali per il rifinanziamento della...