L'uscita concordata e controllata è una boiata pazzesca
Una volta giunti alla conclusione che si deve uscire, perché l’Unione europea è irriformabile, essendo impossibile prevedere i necessari trasferimenti fiscali – ma in realtà sarebbe comunque meglio tornare a Stati Nazione europei alleati, anche militarmente, punto e basta e metter fine a una castrazione che ha indebolito tutti gli Stati europei, almeno da Maastricht in poi -, la proposta dell’uscita controllata è tanto incoerente da meritare la qualifica di demenziale, ipocrita, pavida o fognatrice.
Se non si trova l’accordo per ottenere la pur minima riforma della UE, come si può pensare che si possa trovare l’accordo su una modifica gigantesca, che riguarderebbe la partecipazione o il ruolo di uno Stato, tanto più se di uno Stato con una economia importante?
Le trattative greche, nelle quali le posizioni di Tsipras erano moderatissime e implicavano comunque una dose di austerità, dimostrano oggettivamente che la tesi della uscita controllata e coordinata è una boiata pazzesca, ennesimo inganno o comunque errore di un popolo che non vuol accettare che la storia gli ha riservato il compito epico di combattere una battaglia per l’indipendenza e per la libertà.
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