“Vaccini covid-19 per bambini: i benefici ipotetici per gli adulti non superano i rischi per i bambini”. Traduzione di un articolo dal blog del British Medical Journal
Segue la traduzione del socio Marco Di Croce (RI Roma) di un articolo pubblicato da Elia Abi-Jaoude (Department of Psychiatry, University of Toronto, ON, Canada), Peter Doshi (Department of Pharmaceutical Health Services Research, University of Maryland School of Pharmacy, Baltimore) e Claudina Michal-Teitelbaum (Preventive Medicine, Independent Researcher, Lyon, France) sul blog dell’autorevolissima rivista scientifica British Medical Journal.
Vaccini covid-19 per bambini: benefici ipotetici per gli adulti non superano i rischi per i bambini.
“Mentre la maggioranza degli adulti di diversi paesi ricchi dell’Occidente ha ricevuto almeno una dose del vaccino anticovid-19, l’attenzione si sposta sui bambini. Seppure sia ampiamente riconosciuto che il rischio di forme gravi di covid-19 nei bambini è basso, molti credono che la vaccinazione di massa dei bambini possa non solo proteggerli da forme gravi di covid-19, ma anche prevenire la trasmissione, proteggendo così indirettamente gli adulti vulnerabili e aiutando a porre fine alla pandemia.
In primo luogo, la malattia nei bambini è comunemente leggera, e i risvolti gravi rimangono rari. Nonostante il “long covid” abbia recentemente attratto attenzione, due grandi studi sui bambini mostrano che i sintomi prolungati sono rari (1-2) e in generale simili o minori (nei bambini positivi al SARSA-Cov-2) rispetto a quelli dei bambini con sintomi causati da altri virus respiratori (3). Il centro degli Stati Uniti per il controllo delle malattie (CDC) stima un rapporto morte/infezione dovuto al covid-19 tra i bambini dai 0-17 anni di 20/1.000.000 (4). Anche i tassi di ospedalizzazione sono molto bassi (5) e sono stati probabilmente sovrastimati (6). Inoltre, una percentuale consistente di bambini è stata già infettata dal SARS-CoV-2. Il CDC stima che il 42%(7) dei bambini statunitensi nella fascia 5-17 anni (Allegato) sia stato contagiato prima di marzo 2021. Considerato che l’infezione da SARS-CoV-2 produce una robusta risposta autoimmune (8-9-10-11-12) nella maggioranza degli individui (13) possiamo concludere che i rischi che il covid-19 pone alla popolazione pediatrica potrebbero essere persino minori (14) di quanto non si creda.
Nei trial clinici che hanno portato all’autorizzazione del vaccino a mRNA di Pfizer-BioNTech in bambini della fascia 12-15 anni, dei 1000 bambini che hanno ricevuto un placebo, 16 sono risultati positivi al covid-19 e nessuno positivo nel gruppo completamente vaccinato. Data questa bassa incidenza, il fatto che la covid-19 è generalmente asintomatica o leggera nei bambini, e l’alto tasso di reazioni avverse nei vaccinati (15) (e.g. nel trial Pfizer dei 12-15 anni, 3 su quattro bambini hanno avuto affaticamento e mal di testa, circa la metà ha avuto brividi e dolore muscolare, e circa 1 su 4-5 ha avuto febbre e dolori articolari), una comparazione dei QALY (quality-adjusted life-years, unità di misura impiegata in analisi costi-benefici che combina durata e qualità di vita) sarebbe molto in favore del gruppo placebo. I benefici potenziali del vaccino, inclusa la protezione dei bambini contro forme gravi di covid-19 o covid lungo, o covid-19 a mesi di distanza, potrebbero essere considerati in questo bilancio, ma simili benefici non sono stati mostrati nei trial e rimangono ipotetici.
Anche se si assume la protezione contro forme gravi di covi-19, data la sua bassa incidenza in bambini, dovrebbe essere vaccinato un numero estremamente alto di bambini per prevenire un singolo caso severo. Nel frattempo, un grande numero di bambini con un rischio molto basso di forme gravi di malattia sarebbe esposto ai rischi dei vaccini, noti e ignoti. Fin qui, il vaccino a mRNA Pfizer è stato giudicato dal governo di Israele come potenzialmente legato a miocardite (16) con un’incidenza stimata tra 1/3000 e 1/6000 negli uomini tra i 16 e i 24 anni (17). Inoltre, gli effetti a lungo termine di vaccini gene-based, che usano nuove piattaforme vaccinali, rimangono essenzialmente sconosciuti.
Il rischio di trasmissione del SARS-CoV-2 da bambini a adulti, è basso e decrescente, anche se non trascurabile. I professori scolastici hanno più probabilità di essere infettati da altri adulti che dai propri studenti (18-19). Il contributo delle scuole alla trasmissione nelle comunità è stato basso in modo consistente in diversi stati (20-21). In più considerando la stima che il 42% dei bambini in fascia 5-17 ha già avuto il covid, il rischio di trasmissione da bambini si abbassa ulteriormente. A questo aggiungiamo il fatto che la maggior parte degli adulti nei paesi ricchi dell’occidente ha ricevuto almeno una dose del vaccino per la covid-19 (Intorno all’80% degli adulti in UK ha anticorpi contro SARS-CoV-2, sia da infezioni passate o da vaccinazione) ed ecco che le opportunità per i bambini di essere vettori di trasmissione agli adulti si rimpiccioliscono.
Fatte queste considerazioni, l’asserzione che vaccinare i bambini contro SARS-CoV-2 proteggerà gli adulti rimane ipotetica. Anche se assumessimo l’esistenza di una simile protezione, il numero di bambini che dovrebbe essere vaccinato per proteggere un solo adulto da un caso grave di Covid-19 (considerando il tasso di trasmissione basso, l’alta proporzione di bambini che hanno già avuto la Covid e che la maggior parte degli adulti sono vaccinati o hanno avuto la Covid) sarebbe straordinariamente alto. Oltretutto, questo numero risulterebbe perdente in una comparazione con il numero di bambini danneggiati che ne risulterebbe, inclusi i rari casi di eventi gravi.
Una questione separata, ma cruciale, è etica. È giusto che una società consideri la vaccinazione dei bambini, sottoponendoli a un rischio, con il proposito non di tutelare i bambini stessi ma di proteggere gli adulti? Crediamo che l’onere della difesa degli adulti ricada sugli adulti stessi. In molteplici giurisdizioni nel mondo, la maggioranza degli adulti, inclusi adulti che sono ad alto rischio per covid, non sono stati completamente vaccinati contro la covid-19. Se il fine è la protezione degli adulti, i nostri sforzi non dovrebbero essere concentrati nella vaccinazione completa degli adulti anziché nella vaccinazione dei bambini? È veramente ingiusto e segno di disuguaglianza che nei paesi più ricchi si vaccinino bambini che hanno un rischio veramente basso, mentre molti adulti vulnerabili in paesi poveri non hanno ancora avuto alcuna dose.
Non c’è nessun bisogno di correre a vaccinare i bambini contro la covid-19 (la grande maggioranza ne trarrà poco beneficio, ed è eticamente discutibile il perseguimento di un’ipotetica protezione degli adulti tramite l’esposizione di bambini a danni, noti e ignoti). La considerazione rischi/benefici può essere diversa in bambini in cui il rischio di malattia grave è relativamente alto, come obesi e immunodepressi (22). Nel resto dei casi, l’attenzione dovrebbe essere rivolta ad assicurarsi che vaccini sicuri e efficienti siano disponibili per le popolazioni adulte, le quali traggono il maggior beneficio dal vaccino, specialmente le persone ad alto rischio. Nel frattempo, dovrebbe esserci una valutazione attiva dei rischi per i più giovani, anche facendo ricerca sui fattori che comportano il rischio di forme gravi di covid-19 e sull’impatto delle nuove varianti e facendo una continua valutazione dell’efficacia e della sicurezza dei vaccini. Dovrebbe anche esserci una costante valutazione del rapporto tra la protezione procurata dall’immunità indotta da infezione e l’immunità indotta da vaccini, specialmente nei più giovani.”
tagliamo corto per favore…..
In futuro si tratterà di trovare un modo per ridurre la popolazione. Inizieremo con il vecchio, perché appena superano i 60-65 anni l’uomo vive più a lungo di quanto produce e costa caro alla società, poi i deboli e poi gli inutili che non fanno nulla per la società perché ce ne saranno sempre di più, E soprattutto gli stupidi.
“L’eutanasia prende di mira questi gruppi; L’eutanasia dovrà essere uno strumento essenziale delle nostre società future, in tutti i casi. Ovviamente non possiamo giustiziare persone o allestire campi. Ci sbarazzeremo di loro facendo credere loro che sia per il loro bene …
‘Troveremo qualcosa o lo causeremo, una pandemia che colpisce certe persone, una vera crisi economica o meno, un virus che colpirà i vecchi o i grassi, non importa, i deboli soccomberanno, i timorosi e Lo stupido ci crederà e chiederà di essere curato.
“Avremo avuto cura di aver pianificato il trattamento, un trattamento che sarà la soluzione. La selezione degli idioti sarà così fatta da sola: andranno al macello da soli.
‘Infine (e forse soprattutto), poiché nessuna guerra può essere vinta a meno che i popoli che la conducono non la credano giusta e necessaria, e se la lealtà dei cittadini e la loro fede nei suoi valori non saranno mantenuti, le armi principali del futuro saranno gli strumenti Di propaganda, comunicazione e intimidazione ‘.
– Jacques Attali, globalista ebreo e consigliere del presidente francese François Mitterand, nel 1981