Taggato: Christopher Lasch

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Il postmoderno italiano (parte I)

di GIAMPIERO MARANO (FSI Varese) L’opera postmoderna cita, assembla, riscrive. E pratica così un gioco assassino che ha l’obiettivo di liberarsi dell’ombra opprimente dell’autore, grumo di pensiero e resistenza critica inassimilabile dal globalismo in ascesa veemente quanto fluida. Come la dottrina tradizionale dell’arte, ma da una prospettiva esattamente rovesciata, anche il postmoderno mette in discussione la centralità dell’autore. È vero che, come sostiene Roland Barthes, l’inizio della scrittura coincide con l’ingresso dell’autore nella propria morte; ma questa morte interpretata dalla...

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Per finirla con il XXI secolo (2a parte)

di JEAN-CLAUDE MICHÉA Quando il consumo è celebrato come una forma vera e propria di cultura – con il suo immaginario e convenzioni specifiche – niente più si oppone, in effetti, a che le due facce metafisicamente complementari del paradigma liberale – facce che per delle ragioni storiche avevano dovuto, fino ad allora, svilupparsi in modo indipendente ed antagonista-  si riconcilino, perfino si fondano, nell’unità di una sensibilità tanto coerente che moderna. Naturalmente si capisce, allora,...

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Attualità del pensiero di Christopher Lasch

di CLAUDIO GIUNTA (italianista; Università di Trento) Christopher Lasch (1932-1994) era un conservatore di sinistra. Che fosse un conservatore, non è difficile da dimostrare. Il suo libro più importante, The True and Only Heaven (tradotto da Feltrinelli col titolo Il paradiso in terra), è una critica dell’idea di progresso così come essa è stata formulata dai moralisti inglesi del Settecento (Mandeville, Hume, Adam Smith) e difesa, nel corso del Novecento, tanto dai liberali di destra...

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Donald Trump. Che cosa avrebbe detto Lasch?

di CLAUDIO GIUNTA (italianista; Università di Trento) Christopher Lasch aveva capito tutto? Chi ha letto i suoi libri se lo sta domandando da qualche tempo, a mano a mano che in Occidente i partiti di sinistra hanno perso appeal sul loro elettorato tradizionale, e soprattutto dopo che un mese fa Donald Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti. Lasch (1932-1994) è stato uno dei più originali e influenti intellettuali americani della seconda metà del...

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Perché la sinistra non ha futuro

di CHRISTOPHER LASCH (1986) Incapace di spiegare la persistenza della religione, l’attaccamento alla famiglia e un’etica della responsabilità personale se non come espressioni di falsa coscienza, la sinistra si ritrova oggi senza un seguito. Dato che rifiuta di prendere sul serio le idee della gente comune, ovvero, nella curiosa e rivelatrice formula usata da Lillian Rubin, di «arruffianarsi la coscienza popolare esistente», essa può sperare di riformare la società solo contro l’opposizione (o l’indifferenza) popolare....

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Michéa e la sinistra sedotta dal capitale

di MARCO GATTO [Università della  Calabria] Jean-Claude Michéa ha il merito di riportare le questioni che affronta alla radice, senza mai dissimulare il rischio di ridurre all’osso i problemi, e anzi insistendo sull’aperta complessità delle sue argomentazioni. Ne viene fuori una forma di saggismo militante che il nostro paese ha da molto tempo accantonato per rifugiarsi in una pamphlettistica di mercato spesso vacua quanto politicamente innocua. Si può forse riassumere in una duplice argomentazione il...

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La "rivoluzione" sessuale

di CHRISTOPHER LASCH  (storico e sociologo; 1932-1994) La demistificazione della femminilità procede parallelamente alla desublimazione della sessualità. L’”abolizione della riservatezza” ha dissolto l’atmosfera di mistero che circondava il sesso e ha tolto di mezzo gran parte degli ostacoli che precludevano le sue manifestazioni in pubblico. L’efficacia dei contraccettivi, l’aborto legale e una “sana” e “realistica” accettazione del proprio corpo hanno indebolito i legami che univano il sesso all’amore, al matrimonio e alla procreazione. Uomini e...

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Noi, schiavi delle nuove libertà

di REMO BODEI (filosofo; Accademia dei Lincei) Sul muro esterno del tempio di Delfi, accanto alla più nota frase Conosci te stesso, ve n’era un’altra che dice: Niente di troppo. Nel mondo antico, andare oltre i confini stabiliti dalla divinità è hybris [“tracotanza”, ndr] che viene punita: l’esempio più noto è quello di Icaro. La filosofia classica insiste sull’ideale della medietà, in quanto virtù che squalifica gli estremi per difetto e per eccesso: est modus...

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E’ il narcisismo a generare l’individualismo

da Christopher Lasch, La cultura del narcisismo, 1979 (Bompiani 2001) "Invece di farci guidare dall'esperienza, lasciamo che siano gli esperti a dirci quali siano i nostri bisogni per poi chiederci come mai quei bisogni non ci sembrino mai soddisfatti. Il clima contemporaneo è terapeutico, non religioso. La gente oggi non aspira alla salvazione personale, e tanto meno al ritorno a una primitive età dell'oro, ma alla sensazione, alla illusione momentanea di benessere personale, di salute...