Autore: Redazione

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DAL LIBERISMO AL CAPITALISMO DIRIGISTA E STATALISTA

di STEFANO D’ANDREA Siamo entrati in una fase di economia dirigistica e protezionistica. Ma questa fase è soltanto iniziata. Diciamo, per semplificare, che siamo nei primi anni trenta. Statalismo dirigismo e protezionismo, tuttavia, non significano politiche di piena occupazione e socialità, ossia socialismo democratico. In Italia, a causa del dominio delle idee einaudiane, ci vollero una trentina d’anni di statalismo, dirigismo e protezionismo temperato, per passare alla fase delle politiche di piena occupazione (anch’esse caratterizzate...

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IL PATERNALISMO LIBERISTA, UNA MODERNA EUGENETICA

di DAVIDE VISIGALLI “Gli Umani hanno bisogno di aiuto per prendere le decisioni giuste La fiducia nell’uomo perfettamente razionale, nell’ottica della scuola di economia di Chicago, è strettamente collegata con un’ideologia secondo la quale non è necessario ed è addirittura immorale difendere le persone dalle loro scelte. L’assunto secondo il quale gli agenti sarebbero razionali costituisce il fondamento teorico dell’approccio liberista alla politica pubblica. Le politiche liberiste sono ulteriormente incoraggiate dall’ammirazione per l’efficienza con cui...

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FERMATE LA BCE!

di VALERIA SORU È, in sostanza, il contenuto del comunicato della banca Unicredit datato 26 marzo. Se qualcuno non ferma la BCE salta tutto. L’indipendenza della Banca Centrale, totem delle teorie neoclassiche introitato dai Trattati UE, è un’assurdità, specie nei momenti di crisi. Un’assurdità che ci siamo autoinflitti con l’adesione alla UE. Come afferma professor Massimo Pivetti, già ordinario di Economia Politica all’Università La Sapienza di Roma, è illogico che uno strumento fondamentale di politica...

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UN SOCIALISTA NON DEVE DARE L’ESEMPIO

di MARCO COSTI Lasciamo ai capitalisti la tiritera sull’identificazione tra Stato e cittadino. Una delle critiche principali di chi avversa il socialismo sta proprio nell’idea del pauperismo e del fatto che un socialista non riconoscerebbe la naturale vocazione umana all’arricchimento. È tutto l’opposto: proprio perché riconosce che ogni cittadino ha come interesse il guadagno personale, è lo Stato a doverne limitare gli effetti sui diritti. Questo era riconosciuto dai Padri Costituenti nell’art. 3 della Carta....

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HO UN PROBLEMA

di GIANLUCA BALDINI Prendo molto – anzi, troppo – sul serio tutto ciò che faccio. Da sempre. Mi appassiono, mi butto, mi metto in gioco e anche in discussione ogni giorno. Mi dedico con anima e cuore a ciò che mi appassiona (che oggi, incidentalmente, è anche ciò che mi dà da mangiare). Voi direte: è che problema c’è? C’è che quando dai tutto e profondi il massimo sforzo per dare il meglio (quindi per...

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MERCI SENZA FRONTIERE. COME IL LIBERO SCAMBIO DEPRIME OCCUPAZIONI E SALARI

Stefano D’Andrea, Presidente del Centro Studi sulla Costituzione e sulla Prima Repubblica (CPR) intervista l’economista Massimo Pivetti, autore insieme ad Aldo Barba del volume “Merci senza frontiere. Come il libero scambio deprime occupazioni e salari”. Al centro del dialogo il concetto di “protezionismo temperato”, premessa ineludibile per consentire politiche di piena occupazione e di sviluppo produttivo.

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LA LOTTA DI CLASSE

di VALERIA SORU La lotta di classe si fa alle urne, col voto. L’impegno politico è doveroso per tutti, non è sufficiente lamentarsi ma occorre agire. Non è tempo sprecato incontrarsi con amici e conoscenti per parlare di politica. Non è tempo sprecato organizzare dei gruppi finalizzati alle candidature per le elezioni amministrative e politiche. Non è vero che è inutile impegnarsi in politica, primo perché è un toccasana per l’elaborazione del proprio pensiero, secondo...

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L’INIZIO DELLA FINE

di ANDREA CORRITORE Il 16 marzo 1978 le Brigate Rosse, dopo aver ucciso gli agenti di scorta, rapirono Aldo Moro. Iniziava in quel momento l’ignobile Seconda Repubblica, quella che ha sancito la fine del modello democratico definito dalla Costituzione e quindi l’interruzione di quel cammino di progresso sociale, civile ed economico intrapreso dal nostro paese nei trent’anni precedenti. Moro (così come molti fra i grandi nomi della Prima Repubblica, da Mattei a Fanfani passando per...

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IL RITORNO DEL PROTEZIONISMO E LA FINE DELL’UNIONE EUROPEA

di STEFANO D’ANDREA Il protezionismo venne negli anni trenta del ventesimo secolo, dichiaratamente per riequilibrare la bilancia dei pagamenti di molti Stati militarmente potenti. Negli anni venti del ventunesimo secolo, è tornato per la stessa causa, in particolare per riequilibrare la bilancia dei pagamenti statunitense e in più per contrastare il successo di un’economia (quella Cinese) fondata sugli aiuti di Stato e ammessa ingenuamente (dagli USA) nel commercio mondiale. Infatti, le sanzioni (contro Cina e...

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SUI DIRITTI CIVILI E SULL’UTERO IN AFFITTO

di NINO DI CICCO “[…] tutta la retorica dei “diritti civili” risponde all’ideologia dominante nello stato imperiale, la quale ignora i doveri, sacrifica i diritti sociali e promuove l’esportazione mondiale di diritti da essa pre-definiti civili – un’ideologia che strumentalizza nobili istituti e spesso confonde privilegi, capricci, diritti e doveri. Il fondamento dei diritti consiste invece nei doveri, sui quali si basa ogni grande e piccola comunità: soltanto adempiendo i nostri doveri abbiamo titolo per...

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MULTIPOLARISMO O TRANSIZIONE AD UN NUOVO UNIPOLARISMO?

di ROSSANO FERRAZZANO Io continuo a non capire l’entusiasmo per la narrativa del modello multipolare. L’idea sarebbe, in sostanza, che gli Americani sono cattivi quindi vogliono il modello unipolare, e che invece i Cinesi e i Russi sono buoni quindi vogliono il modello multipolare. Io però non capisco perché i Cinesi, una volta spezzato definitivamente l’impero americano (sperando che non ci costi una guerra nucleare) ed affermatisi come di gran lunga la più grande potenza...

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LODE ALLA SFORZO: ORIENTE E OCCIDENTE

di STEFANO D’ANDREA Bisogna essere enormemente ideologizzati e ingannati per negare che LO SFORZO (in tutto, anche nella memorizzazione) sia il fondamento dello sviluppo di tutte le qualità e capacità mentali, intellettive e intellettuali. Nello sport nessuno nega che l’allenamento consista nell’abitudine allo sforzo, che significa fare sempre di più man mano che si è più allenati, in modo da finire sempre quando si è molto stanchi (a parte le sedute leggere di chi si...