Autore: Stefano D'Andrea

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“La sovranità non è un guscio vuoto”, “Che bella gente” e “Adesso ci iscriviamo tutti al Fronte Sovranista Italiano”: gli incontri con Cesare Salvi, Massimo Pivetti, Aldo Barba e Sergio Cesaratto

Il seminario itinerante del FSI, organizzato nelle città di Roma e di Rieti nei giorni 25 e 26 novembre, è stato un successo: sia perché ha consentito al FSI di farsi stimare da persone e intellettuali che sono collocati su posizioni vicine alle nostre e che, in alcuni casi, non ci conoscevano; sia perché tra i presenti a Roma e i presenti a Rieti ha mobilitato una cinquantina di soci, venuti anche dalle regioni più...

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Sulla necessità di cancellare i diritti e i poteri che il grande capitale ci ha donato e ci dona*

di STEFANO D’ANDREA Il grande capitale ha bisogno di un tipo di “uomo”, il cliente-consumatore-spettatore, infantile, narcotizzato, sedotto, sprovvisto di volontà, di determinazione, di capacità di stare solo senza consumare (anche immagini, letture e suoni), carente di senso di auto-responsabilità e di pazienza; un essere ovviamente incapace di esser parte di un progetto umano che lo trascenda. Per questa ragione l’epoca del neo-liberismo, se si preferisce dell’ordo-liberismo, è stata l’epoca della tutela del consumatore contro...

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Controllo sociale dell’attività economica*

I fini per i quali lo Stato è costituito, e le difficoltà che la slegata azione individualistica degli agenti economici oppongono al raggiungimento di essi, impongono una presa di posizione anche a noi italiani in occasione della stesura della nuova Carta costituzionale circa il problema del controllo sociale della attività economica. Di questo controllo da oltre un secolo si è invocata l’attuazione sotto varie forme da teorici di diverse tendenze. Politici e riformatori di detto...

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Come sta andando la battaglia di Mosul? Un tentativo di avvicinarci alla verità

di STEFANO D’ANDREA È molto difficile farsi un’idea in qualche modo obiettiva su ciò che sta accadendo a Mosul. L’idea , diffusa dal mainstream, secondo la quale oltre un milione di persone sarebbero “prigioniere” o “intrappolate” o usate come scudi umani dallo Stato Islamico fa ridere anche i semi-deficienti. Il perimetro della città è  pari a quello di Roma o forse soltanto un po’ più piccolo, visto che il milione di persone vive in case di...

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Trump? Un americano non liberoscambista

Un breve discorso di cinque minuti, sottotitolato in italiano, chiarisce ai disinformati (ingannati) italiani chi è Trump, o, più precisamente, come Trump vuole apparire e appare al pubblico statunitense. In che misura vorrà, saprà e potrà far seguire alle parole i fatti non è dato sapere e, alla resa dei conti, non è nemmeno importante. La cosa importante, infatti, è che comincino a risuonare in ogni luogo e anche ai vertici dei poteri statali degli...

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Un quadro: popoli, democrazie e populismo

di STEFANO D’ANDREA Fa capolino negli Stati Uniti il populismo, termine che designa le democrazie popolari – funzionanti o meno, ben dirette o mal dirette, fondate su partiti popolari o su programmi politici popolari espressi dall’alto, e tentate da popoli storicamente e culturalmente diversi-, le quali si appuntano su un uomo, necessariamente un po’ volgare e duro nella forma (proprio perché parte del popolo). La democrazia liberale, dunque, si indebolisce, a favore di quella popolare,...

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Il documento del governo: “Il voto all’estero è truccato”

Un documento importante, sul quale ci informa Carlo Tecce su Il fatto quotidiano di  CARLO TECCE Con la lotta fra il Sì e No che si decide in volata, il verdetto sul referendum costituzionale italiano potrebbe essere decretato all’estero, per la precisione, dai 4 milioni e 23 mila italiani residenti fuori dai confini e iscritti all’apposita anagrafe. Il governo ha intuito subito l’importanza degli italiani all’estero: ministri e politici – l’apripista fu Maria Elena Boschi...

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I nemici americani di Trump

LA STORIA SI RISCRIVE, di Gianfranco Campa Le storiche elezioni americane si sono concluse con la vittoria di Donald Trump. Al mondo gira la testa; alle élites mondiali non basterà l’aspirina ad alleviare l’emicrania. Con la vittoria di Trump si è girato decisamente pagina, lasciando fuori dalla Casa Bianca una associazione a delinquere: la famiglia Clinton. Dopo otto anni di Bill Clinton, dodici anni dei Bush, con l’intermezzo degli otto anni di Obama, ci si...

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Trump visto dal campo di battaglia mediorientale

di ALBERTO NEGRI Trump d’Arabia: il nuovo presidente visto dal campo di battaglia. La politica Usa è la divisione intrattenimento dell’apparato industrial-militare americano, disse una volta Frank Kappa. Un’affermazione tanto più vera in Medio Oriente dove in otto anni di presenza Obama, con la Clinton segretario di Stato, gli Stati Uniti hanno venduto 98 miliardi di dollari di armi ai sauditi e firmato da poco con Israele un contratto di forniture belliche per 38 miliardi. A...

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4 novembre: la grande guerra di Mario Cambiucci

La Grande Guerra completò l’unificazione geografica e morale dell’Italia, creando per la prima volta nel popolo uno spirito di identità nazionale. In essa si espressero volontarismo, idealismo, generosità, eroismo e si forgiarono caratteri d’acciaio ma i volontari, gli idealisti, i generosi, gli umili patrioti come Mario Cambiucci scoprirono l’orrore, di essere carne da macello, gli imboscati, il dolore di non essere rispettati quando tornavano in licenza, la mostruosità della guerra moderna e in 650.000 diedero...

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Reprimere la rendita finanziaria e instaurare un sistema finanziario nazionale

Documento programmatico del FSI, approvato nella seconda assemblea nazionale dell’ARS il 13 giugno 2013 e richiamato nell’Atto Costitutivo del FSI. Sommario: 1. REPRESSIONE FINANZIARIA COME SITUAZIONE E COME REGIME GIURIDICO; 2. LA GIUSTIZIA DEL REGIME GIURIDICO DI REPRESSIONE FINANZIARIA; 3. IL REGIME DI REPRESSIONE FINANZIARIA:A) DIVIETI DI ESPORTAZIONE DI MONETA, DI ACQUISTARE QUOTE DI SOCIETA’ AVENTI SEDE FUORI DEL TERRITORIO DELLA REPUBBLICA E DIVIETI DI ACQUISTI E DI ESPORTAZIONE DI TITOLI EMESSI ALL’ESTERO E PAGABILI...

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Riforma, revisione e rivoluzione dell’Unione europea: chiariamoci le idee

di  STEFANO D’ANDREA Una delle questioni più oziose e insensate delle quali si discute, soprattutto a sinistra, è quella relativa alla riformabilità dell’Unione europea. Le riforme sono sempre state attuazioni di un programma. Nel corso del trentennio glorioso furono emanate molte riforme che erano attuative del programma socialista costituzionale. Dopo Maastricht sono state emanate molte riforme, attuative del programma politico-economico liberale sancito nei Trattati europei. Le riforme, dunque, avvengono al livello di legislazione ordinaria: riguardano...