Categoria: Analisi politica

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L'UE scrimina il gioco d'azzardo in italia

di Stefano Rosati Accostare parole come libertà fondamentali ad altre come giochi d’azzardo può sembrare  discutibile, ad alcuni potrebbe sembrare persino un ossimoro; su questo tema, tuttavia, negli ultimi anni si sono registrati numerosi interventi del legislatore italiano, spinto da procedure d’infrazione avviate dalla commissione europea, e una singolare querelle tra la corte di cassazione e la corte di giustizia europea. In Italia l’organizzazione e la gestione delle scommesse sportive può essere svolta solo da...

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Giovanardi, Cucchi e l'indifferenza

di Tonguessy   Secondo Giovanardi (sottosegretario alla Presidenza del Consiglio) Stefano Cucchi è morto perché "anoressico, drogato e sieropositivo". Non è da imputare a nessuno la sua morte per lesioni: "è morto soprattutto perché era di 42 chili". http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/morte-cucchi-2/giovanardi-cucchi/giovanardi-cucchi.html   Esistono vincitori e vinti. L'importante è saltare sul carro dei vincitori a tutti i costi, sfondare le linee nemiche, e non fare prigionieri. Sono (siamo?) tutti Rambo, invasati pronti all'estremo sacrificio altrui. Sì, perchè il...

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Alouin

di Tonguessy     La sindrome del colonizzato è quella malattia sociale che scarta come sottoprodotti culturali tutto ciò che andava localmente bene fino a ieri e pone in sua vece tutto quello che il colonizzatore propone.   Si è assistito così al progressivo svuotamento della festa della befana a tutto favore dell'importato babbo natale (sponsor ufficiale: coca cola) con tanto rosso e le strisce bianche. Peccato si fossero dimenticati le stelle su sfondo blu,...

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Dobbiamo ribellarci a un sistema economico che invade ogni spazio e non produce più cose, ma marchi

La pubblicità è uno strumento di dominio e conforma i cittadini, concorrendo, forse più di ogni altra forza, a renderli consumatori. Abbiamo già avuto modo di illustrare che nessuna teoria e azione politica radicale è possibile e anzi pensabile, se essa non prevede una "guerra alla pubblicità" (si legga qui ). E mostreremo che la liberazione dalla condizione di consumatori (sulla quale si legga qui) consiste in primo luogo nella liberazione dalla nostra condizione di soggezione nei confronti...

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La "tutela del consumatore" nell'epoca della spoliazione dei diritti

di Stefano D’Andrea Consumatore è termine polisemico. Esprime, almeno, tre concetti: giuridico economico sociologico. Il meno noto dei tre è forse il concetto giuridico. Eppure esso ha una rilevanza notevole, che tuttavia sfugge ai più, i quali sono ingannati dalla propaganda e dalla mitificazione mediatica. Muoviamo dall’interrogativo di fondo, che è il seguente: se le normative di tutela del consumatore ci difendono, nella nostra qualità di uomini, cittadini e lavoratori, come mai quelle normative sono...

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Quando il consenso all'Europa è solo un inconsapevole affidamento acritico. Il caso Spagna.

di Cinzia Bernardini   Sabato 10 ottobre anche il Presidente polacco Lech Kaczynski ha firmato il Trattato di riforma dell’Unione Europea dopo il “si” dell’Irlanda al secondo, imperterrito, referendum a cui la popolazione si è sottoposta dieci giorni fa. Le parole pronunciate da Kaczynski prima della firma, però, hanno voluto precisare il concetto che, nonostante le ultime evoluzioni, l’Unione Europea è e rimane un’unione di Stati sovrani che deve restare aperta per accogliere altri membri...

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Il Fascino del buon tiranno

Finalmente mi ero deciso a scrivere una recensione al libro di Luciano Canfora, “La natura del potere”, Bari, 2009, libro che aveva ispirato il capoverso n. 47 del Manifesto del Fronte Popolare Italiano. Curiosando con google ho scoperto che era stata scritta una eccellente recensione da Sergio Romano, uno degli italiani più intelligenti, recensione che, al tempo, mi era sfuggita e che non avrei mai saputo eguagliare. Perciò, rinuncio a scrivere la recensione e propongo...

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Obama come Gorbaciov? Ce lo auguriamo.

 di Stefano D'Andrea   Molti commentatori, in questi giorni, si sono chiesti per quale ragione sia stato riconosciuto a Obama il premio Nobel per la pace. Nessuno ha trovato ancora una risposta plausibile. Certo, il progetto di scudo missilistico che gli Stati Uniti volevano installare nei paesi dell’est Europa è stato accantonato e l’atteggiamento  nei confronti dell’Iran è privo di quella arroganza (invero da can che abbaia ma non morde) che caratterizzava le dichiarazioni dei...

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Le teorie politiche radicali e la pubblicità

 di Stefano D'Andrea La contestazione del sistema di vita occidentale e dell’assetto politico-economico italiano è condotta da molteplici punti di vista. Si tratta di critiche svolte piuttosto o esclusivamente con il pensiero e le parole, che con le azioni, perché l’azione sembra divenuta impossibile. Eppure le contestazioni – le idee e le proposte – esistono e lentamente di diffondono. C’è chi concentra la critica sull’unipolarismo statunitense e desidera il multipolarismo, constatando una tendenza all’affermazione di quest’ultimo....

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Dopo i partiti i «NEUTRALI» Think Tank?

Presentiamo un breve e interessante articolo di Gianni Vattimo che dovrebbe convincere anche i più tenaci sostenitori delle teorie del "voto utile" o della "scelta del meno peggio" o del "Berlusconi non lo si può far governare" che in Italia si è formato un "partito unico delle due coalizioni", del quale hanno fatto parte – è bene precisare – , prima di esserne espulsi, anche i partiti della cosiddetta sinistra radicale. Condividiamo l'analisi di Vattimo....

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Salari meridionali in gabbia

di Rosario Patalano e Riccardo Realfonzo fonte economiaepolitica La politica per il Mezzogiorno del governo Berlusconi cade in una evidente contraddizione logica. Il progetto di una nuova politica nazionale d’intervento per rilanciare lo sviluppo del Sud è infatti del tutto in contrasto con l’intento ventilato, continuamente annunciato e ritirato, di reintrodurre con legge un meccanismo di retribuzione salariale ancorato al costo della vita, che tenga conto della circostanza che nelle regioni meridionali il livello dei...

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Contro i diritti umani. Perché la pretesa che altri popoli rispettino i “diritti umani” è una posizione imperialistica, tra l’altro estremamente presuntuosa.

di Stefano D’Andrea                      Sebbene la formula “diritti umani” abbia un significato non univoco e anzi molto controverso, è sempre difficile contestare la formula senza incorrere nella obiezione che chi è contro i diritti umani è per un diritto non umano o inumano.            Noi intendiamo, tuttavia, argomentare che il concetto di “diritti umani”  deve essere bandito, nella speranza che la forza politica che prima o poi dovrà sfidare il “partito unico delle due...