Taggato: anarchia

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Democrazia e relativismo

di ALESSANDRO CASTELLI (FSI-Riconquistare l’Italia Trento) Il saggio di cui vado a parlare, Il libero pensiero. Elogio del relativismo (trad. it. Elèuthera 2007), è stato pubblicato da Tomás Ibáñez (Saragozza, 1944), psicologo, attivista libertario e teorico anarchico. Vorrei esporre qui alcune osservazioni che mi sento di fare al campo relativista e non tanto all’autore che in realtà, oggettivamente parlando, ha fatto un buon lavoro nel presentare la causa del relativismo stesso, dando al saggio un...

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Futuralismo

Nei corridoi suburbani della Supercittà, gli agenti dell’Intelligenza pubblica domanderanno ai passanti, se ne restano, le loro “idee”, il loro permesso di ideologia sorvegliata e, nella maggior parte dei casi, il loro “uit” (unica idea tollerata). Coloro che non saranno in regola verranno arrestati e condotti verso il blocco operatorio culturale e universale. L’elucubratore li condurrà alla cancelleria della colpevolezza collettiva e della responsabilità comandata. Là, i grandi manipolatori perforeranno loro il biglietto socio-cerebrale e...

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La Costituzione come “giusto mezzo” tra totalitarismo e anarchia

In questo post vorrei analizzare la relazione tra due forze contrastanti che agiscono sulla storia umana: l’autorità di uno stato contro la libertà individuale. Per fare questo mi sono servito della lettura del breve saggio di Bertrand Russell, Autorità ed Individuo.  Russell l’ha scritto nel 1949 e, nonostante sia ovviamente influenzato dalla cultura etico-politica della fine della seconda guerra mondiale, offre spunti ed analisi molto interessanti e attuali.  Inoltre l’autore, proviene da una cultura tecnica...

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Surrealismo o Futurismo?-2

Se per Benedetto Croce "per chi abbia il senso delle connessioni storiche, l'origine ideale del fascismo si ritrova nel futurismo", per Antonio Gramsci "I futuristi hanno svolto questo compito nella cultura borghese: hanno distrutto, distrutto, distrutto; hanno avuto la concezione nettamente rivoluzionaria, assolutamente marxista, quando i socialisti non si occupavano neppure lontanamente di simile questione". [1] I futuristi dovettero decidere quale atteggiamento politico prendere davanti alla “concezione rivoluzionaria” di cui parlava Gramsci. Ci ritroviamo ancora...