Taggato: brexit

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Il “Daily Express” intervista Stefano D’Andrea

“L’Italia non potrebbe mai osare!” Sostenitore dell’uscita dell’Italia dall’Unione Europea mette a nudo l’indipendenza della Germania di Angela Merkel dall’Unione Europea. Il leader del Fronte Sovranista Italiano, Stefano D’Andrea, striglia Angela Merkel per la sua “indipendenza“ nei confronti dell’Unione Europea, mostrando come all’Italia non sarebbe mai consentito seguire una linea come quella della cancelliera tedesca. di ALESSANDRA SCOTTO DI SANTOLO Intervistato da Express.co.uk, D’Andrea sottolinea come la Germania sia l’emblema della sovranità e dell’indipendenza nazionale...

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Emigrazione e contratti di lavoro

di MARCO TROMBINO (FSI-Riconquistare l’Italia Genova) Tra le recenti trattative sugli accordi economici Gran Bretagna-Unione Europea seguite alla “brexit”, uno dei punti discussi è lo status dei cittadini comunitari residenti nel paese britannico. È comparso sui media il totale dei cittadini italiani residenti nel paese: 750.000 circa. Ossia più degli abitanti di Palermo, quasi il doppio di Bologna, il triplo della popolazione di Verona. E stiamo parlando degli Italiani residenti in un unico paese straniero....

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Le parole e la storia

di LUCIANO DEL VECCHIO (FSI Bologna) Nel vertice europeo di Fontainebleau del 1984 la signora Margaret Thatcher, conservatrice, monetarista e ultraliberista, batté i pugni sul tavolo urlando: “I want my money back!” (Voglio indietro i miei soldi!). I suoi soldi erano il contributo penalizzante che il Regno Unito versava alla CEE e che finivano per sovvenzionare l’agricoltura francese. Pochi anni più tardi la reaganiana figlia del droghiere fiutò la minaccia della moneta unica per la...

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Cosa fatta capo ha

di LUCIANO DEL VECCHIO (FSI Bologna) L’uscita della Gran Bretagna dall’unione diarchica franco-tedesca apre gli Anni Venti del XXI secolo; la sua importanza è epocale non solo per i Britannici ma anche per gli altri popoli, che potrebbero essere tentati di seguirne l’esempio, specialmente per quegli stati che ne sono contribuenti in perdita, come l’Italia. Dopo una vicenda controversa iniziata con il referendum del 23 giugno 2016, la Brexit diventa effettiva. In quella consultazione si...

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Una élite liberale che ancora ci conduce verso l’abisso

Traduzione a cura di Emilio di Somma (FSI Torino) Un gruppo di 30 rispettati intellettuali, scrittori e storici ha pubblicato un manifesto lamentando l’imminente collasso dell’Europa e dei suoi presunti valori illuministici di liberalismo e razionalismo. L’idea di Europa, avvertono, “sta cadendo a pezzi davanti ai nostri occhi”, mentre la Gran Bretagna si prepara alla Brexit e i partiti “populisti e nazionalisti” sembrano pronti a ottenere ampi successi nelle elezioni in tutto il continente. (nt....

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Sì, io voto per il Partito della Brexit

di AMANDA HUNTER Oggi, 23 maggio, io e i miei concittadini andremo alle urne per votare nelle elezioni europee del 2019 per quello che molti di noi sperano sarà l’ultima volta. Certo, avrebbe dovuto essere l’ultima volta nel 2014. Ma eccoci qui, tre anni dopo che 17,4 milioni di noi votarono per lasciare l’Unione Europea, di nuovo alle urne per eleggere i rappresentanti in un’istituzione alla quale la maggioranza di noi non desidera più appartenere....

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Aquisgrana

di LUCIANO DEL VECCHIO (FSI Bologna) Oggi l’Unione europea si palesa nella sua vera essenza ed estensione geopolitica, che coincide con l’area franco-tedesca e i rispettivi satelliti, compresi quelli extraeuropei, le (ex) colonie del franco Cfa. L’area carolingia, pressata a nord dalla Brexit e preoccupata a sud dall’Italia, reagisce con “Aquisgrana”, che qualcuno ritiene il fatto politico europeo più rilevante dopo la Brexit e che, in qualche misura, sembra esserne la conseguente reazione. La signora...

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Come il neoliberismo di Bruxelles ha distrutto il modello di welfare svedese

di  STEFFEN STIERLE La Svezia ha aderito all’UE nel 1995. La Norvegia ne è rimasta fuori. Un recente studio comparato mostra che da allora le economie di entrambi i paesi sono cresciute in egual misura, ma in Norvegia alla gente comune, con il “no” all’UE, è andata decisamente meglio. (…) Negli stati membri i principi cardine del neoliberismo europeo permeano tutti gli ambiti della vita: dalle massicce privatizzazioni, fino ai servizi pubblici, agli ospedali, alle scuole e...

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Motus in fine velocior?

di LUCIANO DEL VECCHIO (FSI Bologna) Interpretare gli avvenimenti in corso come l’espressione dello scontro fra globalisti e sovranisti, pro o contro l’Unione Europea, o come un problema umanitario di atteggiamento del governo italiano verso i migranti, non deve impedirci di cogliere la questione, non meno importante e vitale, del ruolo che l’Italia ha non solo il diritto ma anche il dovere e quasi l’obbligo di svolgere nel “suo” Mediterraneo, dove sono minacciati i suoi...

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Noi sovranisti

di GIAMPIERO MARANO (FSI Varese) Credevano di avercela fatta, i signori della globalizzazione. La loro hybris feroce, impudente, li aveva convinti di essere gli arbitri della vita e del destino comuni, custodi di un universo tecnicamente perfetto ma, alla prova dei fatti, distopico e ogni giorno più maledetto per miliardi di uomini. Nell’arco di un quarto di secolo, a partire dai mesi in cui il gigante sovietico si squagliava con facilità inverosimile, un pugno di...

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La transizione

di LUCIANO DEL VECCHIO (FSI Bologna) L’oligarchia dominante non riesce più a influire sulla volontà del popolo, che comincia ad accedere alle informazioni tramite circuiti alternativi e a scoprire le bugie e anche le paure, le debolezze e i motivi che hanno spinto gli impostori a dirle. Ma questo vertice autoritario di buro-tecnocrati non tollera il dibattito democratico e dunque, per proteggere la sua “democrazia” dalla minaccia delle forze antagoniste, comincerà a censurare chi diffonde...

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La globalizzazione è morta

di CARLO FORMENTI (giornalista e docente universitario) Il re è nudo. Finalmente una voce autorevole della sinistra mondiale – il vicepresidente boliviano Alvaro G. Linera – ha il coraggio di dirlo forte e chiaro: la globalizzazione è morta. Incapaci di interpretare i sintomi dell’evento (dalla Brexit alla vittoria elettorale di Trump, senza trascurare il no del popolo italiano alla “riforma” costituzionale renziana – ennesima sconfitta referendaria dopo quelle subite in Francia, Irlanda e Grecia dal...