Taggato: spagna

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Non c’è ancora prova che il vaccino sia efficace

di Stefano D’Andrea Lo Stato che ha vaccinato di gran lunga più degli altri è lo Stato di Israele. In Israele, il 9 marzo, quasi la metà della popolazione ha ricevuto due dosi: su 8.547.100 abitanti, sono state vaccinate con due dosi 3.859.111 persone (il 45,15%). Dunque questo Stato va preso come punto di riferimento per verificare l’efficacia della doppia dose. Non disponendo dei dati relativi alla curva delle ospedalizzazioni gravi (che comunque sono meno...

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Insegnamenti e buone notizie dalla Catalogna

di STEFANO D’ANDREA Tutto sommato le cose non stanno andando male, anzi direi che stanno andando benissimo. Intanto, l’Unione europea non può permettersi, per ora, di prendere una netta posizione contro gli Stati. Anche l’UE, sotto questo punto di vista, è “debole”, nel senso di non ancora sufficientemente forte. Buona notizia. In secondo luogo, gli Stati rifiutano con immediatezza la mediazione internazionale (insomma dicono: “fuori dalle balle, se è necessaria la guerra civile è necessaria...

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Catalogna: il dialogo è impossibile e impensabile

di STEFANO D’ANDREA Moltissimi commentatori dei media mainstream e innumerevoli “politologi facebook” suggeriscono il dialogo tra Spagna e Catalogna. Se il mainstream è abituato a ingannare i cittadini, meno chiara è la ragione dell’inganno diffuso dai politologi che scrivono su facebook. Il dialogo tra uno Stato, qualunque esso sia, e i rivoluzionari di qualunque tipo, può esserci soltanto quando lo Stato sa (o comunque crede) con certezza di non poter sconfiggere i rivoluzionari. Si tratta...

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Sul referendum unilaterale catalano

di ANTONIO GISOLDI (FSI Bologna) Il 90 per cento (i Sì) del 42 per cento (gli aventi diritto che hanno votato) fa il 37,8 per cento dei catalani che si sono espressi a favore dell’indipendenza. SOLO il 37,8 per cento ha dunque deciso un atto enorme come l’indipendenza dallo Stato spagnolo (e comunque con procedure di voto lontane dall’essere impeccabili). Nei giorni precedenti il referendum, inoltre, è stato pubblicato un sondaggio su El Pais che mostrava...

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Non basta, la strada è lunghissima

Non basta la legge delle aree valutarie ottimali a far implodere l’Unione europea. Non basta che la volontà di distruggere l’Unione europea si diffonda nel 51% dei cittadini votanti. Non basta che il 51% dei parlamentari voglia recedere dall’Unione europea. Non basta una terribile crisi demografica. Non basta l’impoverimento della maggioranza della popolazione. Non basta una emigrazione gigantesca e decennale. Serve un governo deciso, che sappia persuadere la maggioranza degli elettori che si deve uscire...

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Propaganda, ogni posto è paese

Juan Torres Lòpez è un professore spagnolo che insegna Teoria economica ed Economia politica all'università di Siviglia (qui la sua scheda personale). Autore di diversi libri e manuali, cura il blog Ganas de Escribir, dove pubblica le sue analisi su diversi temi, in particolare sulla situazione politica ed economica della Spagna .   L'articolo che propongo ha un interesse di particolare attualità. Intanto perché qui da noi ultimamente si sprecano i peana alla prossima – se non addirittura...

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Comunità economica europea e Unione europea

Stefano D'Andrea L’Unione europea sta rivelando anche agli ingenui e ai religiosi europeisti il suo vero volto. Lungi dall’essere la continuazione della Comunità economica europea ne è la negazione. Il mercato unico non è lo sviluppo del mercato comune ne è l’opposto. Un’unica moneta di nessuno non è uno sviluppo rispetto a tante monete nazionali. La pluralità è la negazione dell’unità. Le monete europee erano degli stati. L’euro non appartiene ad alcuno stato e ad...

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l’Unione europea genera guerre civili

L’Unione europea instaura un regime di guerra permanente. Dapprima concorrenza tra imprese non mediata dagli Stati. Poi guerra di classe necessaria per l’esigenza di ricorrere alla deflazione salariale. Poi guerra ideologica contro lo Stato, accusato ingiustamente di essere il responsabile della crisi; poi guerre civili all’interno degli stati, minati nella loro unitarietà dal venir meno della coesione sociale e territoriale generato dal mercatismo unionista. E non è impossibile che alla resa dei conti, una volta implosa l’Unione europea, restino gravi conflitti politici tra...

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In politica l’offerta crea la domanda. Senza i “populisti” il popolo è inerte

Riflessioni sulle recenti elezioni politiche spagnole, greche e francesi di Stefano D'Andrea In Italia, coloro che sostengono sia necessario recedere dai trattati europei e riconquistare la sovranità si stanno domandando: chi voteremo alle elezioni di primavera? I sovranitaristi sapranno organizzarsi e presentarsi agli elettori almeno come una parte rilevante di una lista civica nazionale composta da posizioni critiche nei confronti dell’Unione europea? Per adesso, in Italia, nessun partito consistente sembra aver scelto di proporre l’uscita...

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Il rombo sovrano della Spagna e la fine dell'Europa della Merkel

  di Ambrose Evans-Pritchard Telegraph.co.uk traduzione per Comedoncischiotte a cura di Supervice La ribellione spagnola è iniziata, prima e più decisamente di quanto mi aspettassi. Come molti lettori avranno già saputo, il Premier Mariano Rajoy si è rifiutato categoricamente di adempiere alle richieste di austerità della Commissione Europea e del Consiglio Europeo (sequestrato da Merkozy). Prendendo quella che ha definito una "decisione sovrana", ha semplicemente annunciato che intende di ignorare gli obbiettivi per il deficit...

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Il rombo sovrano della Spagna e la fine dell’Europa della Merkel

  di Ambrose Evans-Pritchard Telegraph.co.uk traduzione per Comedoncischiotte a cura di Supervice La ribellione spagnola è iniziata, prima e più decisamente di quanto mi aspettassi. Come molti lettori avranno già saputo, il Premier Mariano Rajoy si è rifiutato categoricamente di adempiere alle richieste di austerità della Commissione Europea e del Consiglio Europeo (sequestrato da Merkozy). Prendendo quella che ha definito una "decisione sovrana", ha semplicemente annunciato che intende di ignorare gli obbiettivi per il deficit...