Archivio Mensile: Marzo 2011

0

Le rivoluzioni, le riforme strutturali e le libertà

di Stefano D’Andrea Alcuni credono che le rivoluzioni e i grandi programmi politici di riforme aspirino sempre e soltanto ad ottenere “più libertà”. Una rivoluzione o l’attuazione di un programma di riforme strutturali sarebbero sempre azioni collettive volte ad instaurare un ordinamento più liberale. Essi sono smentiti dalla storia. Le rivoluzioni comuniste e le riforme socialiste hanno soppresso o limitato alcune libertà: la libertà d’impresa; la libertà di licenziare; la liberta di assumere con contratti...

0

Chicco Fukushima Testa e i suoi fratelli

di Pino Cabras Megachip Ascoltate bene i commenti a caldo di Chicco Fukushima Testa, l’alfiere del ritorno al nucleare in Italia, la sera in cui la catastrofe tsunami iniziava a diventare catastrofe atomica. Sono 102 secondi che potremo proporre agli storici per descrivere con un esempio lampante l’inadeguatezza delle classi dirigenti italiane, la loro piccineria irresponsabile, l’arroganza con cui trattano problemi che non hanno nessuna capacità né intenzione di affrontare: problemi che hanno a che...

0

deresponsabilizzazione

di Mensa Andrea Cari tutti Un articolo a firma di Paolo Barnard “LA RES PUBLICA DEVE MORIRE, E NON E’ UNA FAMIGLIA” aggiornamento del suo più grande lavoro “IL PIÙ GRANDE CRIMINE”, mi ha definitivamente aperto gli occhi, su quello, che a differenza di quanto da lui indicato, è in effetti il più grande crimine perpetrato da una piccola lobby ricca e potente ai danni dell’umanità. Questo crimine si chiama “deresposabilizzazione”. E mi scuso se ne...

0

Con la politica della pietà è la politica che fa pietà

di Alain de Benoist Arianna editrice Tocqueville osservava che «raramente nei secoli democratici gli uomini si sacrificano l’uno per l’altro», mentre «mostrano una generica compassione per ogni essere umano» (La democrazia in America). Osservazione giustissima, ma è incerto se tale tendenza si possa attribuire alla democrazia e alla «parificazione delle condizioni» che per Tocqueville le è connessa. Qui meglio invocare il ruolo della borghesia, il cui avvento ha emarginato sia valori aristocratici, sia valori popolari,...

0

Libero scambio, il grande distruttore

L'articolo che offriamo in lettura è straordinariamente profondo, miracolosamente chiaro e stimolante in ogni sua parte. Nell'articolo si trovano citazioni come quella di un certo Stanley J. Mihelick, vice presidente di Goodyear addetto alla produzione: “Finché non avremo abbassato i salari reali a un livello molto vicino a quelli del Brasile e della Corea, non potremo far godere degli incrementi di produttività i salariati restando competitivi”. Si rinvengono anche molte interessanti osservazioni dell'autore, come questa: "Gli aumenti...

0

Lo strano caso libico

Se vogliamo ragionare sul caso Libia abbiamo diversi e contradditori indizi sul campo. Una notizia diffusa in questi ultimi giorni da Al Jazeera afferma che in aiuto al leader libico sarebbero arrivati diversi mercenari africani reclutati da Israele. Al Jazeera è finanziata dal Quatar, che ha in simpatia tanto l'Iran che Hamas. Non mi pare possa essere sospettata di sentimenti proisraeliani, no? [1] Il 18 febbraio, secondo Al Jazeera, si sarebbe tenuta una riunione tra...

0

Nichi Vendola e i "paesi civili"

di Stefano D'Andrea Nichi Vendola, che questa sera si esibisce nella trasmissione televisiva Ballarò, ha appena dichiarato che "In Italia la condizione delle donne è una delle più difficili e delle più dure nei paesi civili". Paesi civili. Quali sono? E quali sono i paesi incivili? Lo chiarisca compagno Vendola. Precisi quali sono secondo lei i paesi civili. Qual è il criterio per distinguere i civili dagli incivili. C'è reminiscenza del Labriola, il quale se avesse avuto a disposizione un...

0

La crisi libica e i suoi sciacalli

L'articolo che presentiamo è lungo ma è eccellente. Lascia intendere ciò che è importante, per il popolo libico e per i popolo itaiano. Invitiamo perciò i lettori a dedicare ad esso attenzione; e a leggere con la lentezza, la calma e la pazienza necessarie per penetrare lo spirito dell'autore di uno scritto che vale (SDA) di Spartaco Alfredo Puttini Eurasia “From the Halls of Montezuma, To the shores of Tripoli; We fight our country’s battles...

0

Bengasi, la guerra che non c'è

di Gianluca Freda fonte Blogghete Ecco in che modo i media orchestrano, inventano, falsificano ed esagerano le immagini e le notizie che provengono dalla Libia. Prego di notare, nel filmato, la troupe di Al Jazeera che incita la folla di Bengasi a fare casino per poter offrire ai video-ovini occidentali il suo grido di guerra; nonché l’atmosfera rilassata della città e la totale assenza delle spaventose stragi di civili di cui vanno cianciando le TV...

0

quantitative easing #2

di Mensa Andrea Oggi vorrei parlare del famoso Quantitative Easing #2 messo in atto dalla Federal Reserve Statunitense, come manovra per “far ripartire l’economia”. I dati che citerò arrivano dalla Federal Reserve Bank di St. Luois che mette in rete, disponibili a chi voglia andarli a leggere, una quantità impressionante di dati relativi all’economia e alla gestione monetaria, non solo degli Stati Uniti, ma del mondo intero. Guardo tutto con l’ottica di chi , come...

0

Comunicazione ai lettori

Il sito non è stato funzionante per alcuni giorni. Ha ancora alcuni problemi ma ora è  possibile inserire articoli. Ci scusiamo con i lettori che avessero inviato commenti che non è stato possibile pubblicare. Tra breve saranno inseriti nuovi articoli.

0

Intelligenti rappresentati come stupidi, stupiditi e spacciatori di stupidità

di Stefano D’Andrea I nemici degli Stati Uniti sono rappresentati dai media sempre come stupidi. Anzi di essi  si narra sempre che siano anche pazzi e  cattivi. Ma vorrei limitare le mie riflessioni alla pretesa stupidità. Nel 2001 c’era stato raccontato che, dopo il primo mese di guerra,  i Talebani erano in rotta: erano stati degli stupidi ad asserragliarsi nelle città e a subire i bombardamenti statunitensi che li avevano decimati. E, già prima, erano...