Archivio Mensile: Maggio 2016

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Le nazioni

di COSTANZO PREVE Paradossalmente, da circa trent’anni, il ceto universitario ha scoperto che le nazioni non esistono, che sono state inventate in epoca romantica da poeti e scrittori, e che sono semplici “comunità immaginarie”. Naturalmente, non è affatto vero. Le nazioni esistono, i popoli esistono, e soltanto le oligarchie finanziarie ed i loro intellettuali asserviti vorrebbero distruggerle. Non dimentichiamoci mai che, secondo la corretta impostazione di Bordieu, gli intellettuali come gruppo sociale sono un gruppo...

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Capitalismo globalizzato e scuola

di MASSIMO BONTEMPELLI e FABIO BENTIVOGLIO Com’era la scuola italiana nella fase capitalistica precedente quella attuale, diciamo 35 anni fa? Era una scuola corrosa da gravi difetti: una selettività operante di fatto rispetto alle provenienze sociali e culturali degli allievi piuttosto che alle loro capacità di apprendimento; una rigidità dei programmi di insegnamento riferita ai contenuti nozionistici invece che agli obiettivi culturali; una chiusura asfissiante a qualsiasi sollecitazione della società circostante; una non dichiarata ma...

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La moneta unica e il fu pensiero unico

Di Nicola Di Cesare (Ars Cagliari) Siamo arrivati al dunque. Anche la stampa più riottosa e incline a giustificare l’utilità del diavolo, pur di conservare i benefici che il “sistema” liberoscambista a moneta privata ha riservato per se e i suoi manovratori, comincia a prendere in considerazione il fatto che il meccanismo di infeudazione dell’economia globale si sia tragicamente inceppato. La tesi, fino a qualche tempo fa sostenuta dagli alfieri dell’austerità espansiva, secondo la quale...

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Alle spalle dei rivoluzionari

di MARINO BADIALE (ARS Liguria) J.B. Schor, Nati per comprare, Apogeo 2005 J. Balkan, Assalto all’infanzia, Feltrinelli 2012 Ci siamo chiesti tempo fa “perché la gente non si ribella?”, e abbiamo esaminato alcune possibili risposte. Avevamo detto che forse, per trovare risposte convincenti, occorre indagare temi di psicologia e antropologia. Qualche indizio (non una risposta compiuta, s’intende) mi sembra di averlo trovato in questi due libri, che descrivono, in modi diversi ma convergenti, come l’attuale...

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PROPOSTA DI RIFORMA DEL SISTEMA BANCARIO – Documento per l’assemblea nazionale dell’ARS-FSI (5 giugno 2016)

L’ANALISI ­ ­ 1. L’evoluzione del sistema bancario italiano ­ ­ a. Dalle origini alla fine della prima globalizzazione Nel rincorrere le origini del sistema bancario è agevole riscontrare come tale istituzione, pur avendo inequivocabile funzione di interesse pubblico, nacque per impulso di privati cittadini i quali, nel tardo Medioevo, arrivarono paradossalmente a finanziare i sovrani europei. Tale carattere privatistico venne mantenuto per diversi secoli in tutto il mondo. In Italia fu la crisi della...

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Scuola: i sacerdoti della valutazione contro la cooperazione sociale

Questa mattina in tutte le scuole superiori italiane gli alunni delle seconde classi saranno chiamati a sostenere le prove Invalsi. L’ARS si è da tempo espressa (molto negativamente) al riguardo con un comunicato che si può leggere qui. Di seguito proponiamo una recente riflessione dello scrittore e filosofo Girolamo De Michele. Fra comitati di valutazione per il bonus premiale e l’annuale tornata dei test INVALSI, insegnanti e studenti sono di nuovo alle prese con l’eterno...

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La mancanza di una cultura politica

di DAVIDE VISIGALLI (ARS Liguria) Qui vi voglio proporre un’analisi interessante di Friedmann, sociologo tedesco-americano (tratto da: Lucania trent’anni dopo, La critica sociologica, fase 69, primavera 1994). Lo studioso fa un confronto, basato su esperienze soggettive, tra la Lucania post II guerra mondiale e quella di 30 anni dopo, quando vi ritornò. Ho ripreso questo testo perché penso sia in grado di dare uno spaccato sociale non banale di quei periodi storici, da cui l’autore...

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L'UE è irriformabile

di UGO BOGHETTA (Direzione nazionale di Rifondazione Comunista) La vicenda greca è la verifica che l’Unione Europea è irriformabile.  Non si può giustificare Tsipras affermando che i rapporti di forza erano sfavorevoli, che la Grecia è un paese piccolo e che non ci sono stati movimenti consistenti a sostegno. Questi erano dati noti. Per questo motivo si doveva predisporre un piano B: l’uscita dall’Unione e dall’euro. Questa transizione sarebbe stata proprio consentita dal risultato referendario....

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Roberto Saviano e il "popolo della sinistra"

“Se il lavoro non c’è e non ci sarà, perché alimentare speranze e non invitare ad andare via?” (Roberto Saviano, 9 maggio 2014). Alcune persone sedicenti “di sinistra” non disprezzano colui che ha scritto questa frase, anzi, addirittura lo ammirano. Eppure questa frase presuppone che chi l’ha scritta creda che l’economia sia un fatto naturale, non artificiale, il regno della necessità, non il regno della volontà. Dunque, una persona enormemente ignorante, che parla di ciò...

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L'uscita dall'UE e la prospettiva del FSI

di LORENZO D’ONOFRIO (ARS Abruzzo) I tecnicismi sull’uscita (dall’euro o dalla UE) mi hanno sempre fatto sorridere! Come se si trattasse di un problema tecnico e non di consenso popolare diffuso per una scelta di rottura dell’ordine giuridico europeo. Scelta che, è bene non prenderci in giro, sia che riguardi la UE, sia che riguardi la sola eurozona, non potrà mai essere indolore e andrà affrontata preparandosi alla Resistenza. Allora l’unica questione veramente rilevante, per...

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Una ribellione giustificata!

di LUCA MANCINI (ARS Lazio) Thomas Hobbes è stato indubbiamente uno dei più importanti autori di filosofia politica dell’età moderna. Alla base della sua riflessione vi è l’idea che lo Stato sia il risultato di un patto sociale tra individui liberi, che hanno scelto volontariamente di alienare una parte della propria libertà per avere maggior sicurezza. Questo perché l’uomo allo stato di natura era totalmente libero, ma privo della più elementare sicurezza e viveva in...

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Il suicidio inglorioso della Chiesa cattolica

di PIER PAOLO PASOLINI   Forse qualche lettore è stato colpito da una fotografia di Papa Paolo VI con in testa una corona di penne Sioux, circondato da un gruppetto di «Pellerossa» in costumi tradizionali: un quadretto folcloristico estremamente imbarazzante quanto più l’atmosfera appariva familiare e bonaria. Non so cosa abbia ispirato Paolo VI a mettersi in testa quella corona di penne e a posare per il fotografo. Ma non esiste incoerenza. Anzi, nel caso...