Né indolenza né rassegnazione

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11 risposte

  1. A P ha detto:

    Sono stato a lungo indeciso se commentare. D’altra parte i commenti ai post sono così scarsi che il danno inflitto parimenti scarso. Ma una cazzata tale resta e, M. Friedman insegna, è lì per danni futuri.
    Che un post in questo luogo si basi su uno degli strumenti dell’armamentario vittoriano classico utilizzato per la conquista del mondo va considerato un sintomo?

    Ripetete con me :
    Il diritto naturale non è mai esistito,
    Il salario naturale non è mai esistito,
    Nessuno sa come fossero gli uomini preistorici

    ps (e intanto leggetevi “Totem e tabù” che male non vi fa)

  2. stefano.dandrea ha detto:

    Non mi sembra che Luciano Del Vecchio abbia affermato che esiste il diritto naturale. Né che l’ARS abbia mai affermato che esiste.
    Né abbiamo mai affermato che esiste il salario naturale. Il tema dell’articolo è tutt’altro.

  3. A P ha detto:

    Se non sbaglio LDV è nel comitato direttivo di ARS. C’è qualche impedimento che lo obbliga ad segretario per rispondere ai commenti o, più semplicemente , “vai avanti tu che mi viene da ridere”?

  4. stefano.dandrea ha detto:

    Ti risponderà sicuramente, quando leggerà il tuo commento. Non c’è però un impedimento alla mia risposta.

  5. Luciano Del Vecchio ha detto:

    Come giustamente ha osservato Stefano, il diritto naturale non è il tema del post. Ne accenna Locke nella sua opinione (citata a introduzione dell’articolo), ma non come concetto fondante la dottrina del giusnaturalismo, ma al plurale “diritti naturali” dei popoli, espressione comunemente usata nell’ambiente culturale di quel secolo. Il “diritto naturale”, forse, è stato usato come “armamentario vittoriano classico per la conquista del mondo”, ma come concetto risale al pensiero greco classico (stoicismo) e al cristianesimo antico e medievale; fu elaborato poi nel Sei-Settecento dalla corrente di pensiero filosofico-giuridica detta appunto giusnaturalismo per contrapporlo al diritto positivo. Se ne discute ancora oggi a livello filosofico, così come si discute della difficoltà di definire i concetti di “natura o di “natura umana”. Ma sono temi ignorati a livello politico o mediatico, come del resto estranei all’ARS e al presente post.
    Il salario “naturale” non so cosa sia.
    Il “ripetete con me” credo che sia una tecnica americana di psicologia applicata per convincere gruppi di persone, riuniti in una sala, delle bontà del prodotto che devono vendere o per condizionarle a diventare provetti venditori di qualsiasi merce.
    “Totem e tabù” è un saggio di Freud che parla dell’orrore dell’incesto, dell’ambivalenza emotiva, dell’animismo, del totemismo e della magia. Lettura certo interessante che “male non fa” ma, come diceva un tale: che ci azzecca?
    Infine, Milton Friedman. È stato un economista americano, fondatore del pensiero monetarista, favorevole al libero mercato e durissimo oppositore dell’intervento dello Stato in economia. Dubito che il suo pensiero possa influenzare un iscritto all’ARS.

  6. A P ha detto:

    Ma caro LDV (e SDA) , chi ha mai detto che il diritto naturale sia il tema del post: certo non io. Ho commentato, invece, che si basa sulla affermazione di Locke. Riporto di seguito l’incipit: “John Locke (1632 – 1704), primo teorico del regime liberale, sosteneva che il popolo ha il diritto di ribellarsi contro il potere che viola i diritti naturali…”
    E, a questo proposito, perché usare proprio Locke. Avendo a disposizione il “Manifesto” di M-E o Mt 10,34? Sembrerebbero incipit maggiormente appropriati ad un post in un blog sovranista.
    Il ripetete con me e gli americani non si “azzeccano” per nulla. È la semplice confutazione dell’armamentario mercantilista vittoriano: Locke, Ricardo, Hume. Certo loro non avevano bisogno di dare dimostrazione, se del caso ci avrebbe pensato una azione di intelligence appoggiata su quisling locali o una convincente azione di cannoneggiamento. Ma voi (LDV e SDA), con premesse del genere (Locke), quali argomenti pensate di usare per smascherare le fondamenta dell’austerrita espansiva? Sono sinceramente curioso.
    E veniamo a Totem e tabù.
    Il testo non concerne esclusivamente un ipotetico esame di Storia della nevrosi. Fornisce ipotesi sulla invenzione del diritto e della religione togliendo così la terra da sotto ai piedi di Locke e di tutti quelli che (senza doverlo dimostrare perché tanto, se del caso ci penserà qualcun altro) invocano la natura per giustificare le proprie nevrosi (o, meglio, le proprie patologie). Non per nulla vonHayeck vedeva Freud come il fumo negli occhi.
    Sul M. Friedman sorvolo, mi sono stancato di digitare.

  7. stefano.dandrea ha detto:

    Anche l’austerità espansiva non c’entra nulla o quasi. A me è sembrato un buon articolo nel quale sono approfonditi molti argomenti normalmente addotti per giustificare l’inerzia moderna non solo dei ceti subalterni ma anche dei ceti medi in crisi. Se l’elenco dei motivi e l’analisi dei medesimi sono esaustivi o soddisfacenti o con spunti interessanti, allora è un buon articolo, altrimenti non lo è. Per me lo è.

  8. A P ha detto:

    Ma benedetto SDA se l’austerità espansiva non c’entra nulla o quasi a che pro l’articolessa di LDV?

    De hoc satis.

  9. Luciano Del Vecchio ha detto:

    La citazione a quanto affermava Locke va riportata per intero “…gli oppressi tendono a sopportare a lungo senza rivoltarsi e che solo dopo una lunga serie di abusi si scuotono e si ribellano”. È questa seconda parte che introduce il tema dell’ “articolessa” (articolo noioso e prolisso [Treccani]).
    La confutazione dell’armamentario mercantilista vittoriano è un tema interessantissimo, che non merita di essere infilato arbitrariamente e forzatamente in post che trattano di tutt’altro, ma richiede di essere ben illustrato in un saggio, o almeno presentato in un’ “articolessa”, interamente dedicata al tema, da chi ritiene di poterlo sviluppare in modo esaustivo e completo. Gli apprezzamenti non mancheranno.
    Smascherare le fondamenta dell’austerità espansiva è compito da affidare agli economisti; così come nevrosi e patologie che riguardino popoli e culture sono da lasciar analizzare a psicosociologi o ad antropologi. Né l’uno né l’altro sono stati argomenti dell’ “articolessa”.

  10. Durga ha detto:

    C’e’ del vero nell’articolo, soprattutto quando parla del potere di manipolazione delle menti da parte dei media. Pero’ io aggiungerei un paragone. Con gli Ucraini: perché loro si sono ribellati (parlo di quelli del Maidan)? Erano stufi della corruzione (e qui non c’e’?)I loro salari erano bassi (ma credo anche il costo della vita)? La verita’ e’ che gli organizzatori democratici di rivoluzioni, nonché fornitori di armi eccetera, volevano provocare tutto cio’ per trascinare l’Ucraina nella UE e nella NATO in funzione antirussa. Invece l’Italia, la Grecia eccetera sono gia’ nella NATO, quindi i suddetti organizzatori democratici (che conosciamo) non auspicano nessuna rivoluzione in questi Paesi, anzi probabilmente vigilano molto bene affinche’ non accada.

  11. Sir Thomas Gresham ha detto:

    manca “perché il cervello é scemo”
    (beppe grillo)

    sulla stessa lunghezza d’onda, pur non avendone la fulminante sintesi,
    la TEORIA GENETICA DEL SERVO:

    nei secoli, forse involontariamente (specie quando non si conosceva ancora Darwin)
    le classi dominanti hanno selezionato una stirpe di servi
    continuativamente reprimendo e assassinando gli spiriti liberi e ribelli
    (gli unici oggettivamente in grado di impensierire il potere e/o di “innescare” una qualche sorta di bip su un encefalogramma collettivo sconsolatamente piatto)

    solo i servi hanno avuto il privilegio di riprodursi

    in Italia, in particolare, siamo particolarmente servi
    (servi dei servi, giustamente dicono gli anarchici rimasti)

    almeno dalla fine dell’impero romano, in Italia è sempre stato: “Franza o Spagna, basta che se magna!”

    guardate i vostri amici, familiari, colleghi un attimo, con questa chiave di lettura;
    sarà – purtroppo – una illuminazione fulminante,
    se sarete dolorosamente aperti e onesti

    no,

    non sarà il popolo, né tantomeno le “elites rivoluzionarie” (i “quadri” del partito di lottacomunista) a fare il botto.

    saranno,
    banalmente,
    l’aritmetica (specificamente la curva esponenziale dell’interesse composto)
    la biofisica, (la finitezza del pianeta Terra)

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