Categoria: Venti anni di partito unico

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Riconquistare l’Italia: una lunga fase si è conclusa

di STEFANO D’ANDREA Il carnevale elettorale dei partiti liberali, variamente mascherati, sta per finire. Tra breve avremo l’ennesimo governo liberale, in un Parlamento dominato dai liberali. I tifosi taceranno, eccettuati gli ingenuotti (si spera pochi) che trascorreranno tre o quattro anni a prevedere erroneamente e ad invocare elezioni anticipate. E salvo, purtroppo, riaccendere il tifo, ancor più ingenuamente, in occasione delle inutili elezioni europee, la cui unica funzione è di legittimare l’Unione Europea, i Patrioti, i...

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Il “cursus honorum” e la liquefazione della classe dirigente

di EMILIO DI SOMMA (FSI Napoli) Non amo scrivere e parlare “a caldo” di eventi storici e politici. La grancassa mediatica, le tifoserie ed i “sono stato frainteso” che si accumulano uno dietro l’altro non permettono né un analisi politica decente né la possibilità di strutturare un dibattito politico sui veri temi politici che sono in ballo in determinate situazioni. E’ per questo che ho deciso di scrivere solo ora un articolo sullo stato deprimente...

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Bolognina, Lingotto, Leopolda, capolinea

di CARLO CLERICETTI (giornalista) “La grande speranza della sinistra post comunista, dalla Bolognina in poi, era che la morte dell’ideologia avrebbe reso più viva la politica. Più viva e più libera di abbracciare la realtà”, scrive Michele Serra. Alla manifestazione della Bolognina, nel 1989, il segretario del Pci Achille Occhetto dichiarò che erano necessarie “grandi trasformazioni”, non escluso il cambiamento del nome, Partito comunista, che avrebbe simboleggiato una svolta radicale. Lo shock che aveva generato...

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Il Pd liberale e la scissione che seduce gli ingenui

di SIMONE GARILLI (FSI Mantova) Il Partito Democratico nasce nel 2007 dall’unione di due filoni principali: i Democratici di Sinistra (Ds) e la Margherita, quest’ultima federazione dei vari rivoli politici che si erano accumulati in seguito alla disgregazione della Democrazia Cristiana. I Ds, invece, nascono 9 anni prima, nel 1998, abbandonando definitivamente il simbolo del Partito Comunista Italiano  che era già stato ridimensionato nel logo del Partito Democratico di Sinistra (Pds), nato a sua volta...

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Pannella, un anti-rivoluzionario contro lo Stato

di DAVIDE VISIGALLI (FSI Liguria) Molto si è detto in questi giorni di Marco Pannella, dei radicali  e del loro contributo al nostro Paese negli ultimi 40 anni. Ci si è ricordati del divorzio, degli scioperi della fame e tanto altro su cui non mi voglio soffermare. I radicali erano e sono Marco Pannella, leader unico spettacolarizzato di un movimento di opinione che cambia elettori e sostenitori a seconda del diritto civile che vuole difendere....

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L'ascesa della Meritocrazia

di PIERLUIGI BIANCO (ARS Puglia) “Il termine “meritocrazia”, coniato negli Stati Uniti, è stato introdotto in Italia negli anni Settanta con riferimento a sistemi di valutazione scolastica basati sul merito (ma ritenuti tali da discriminare chi non provenga da un ambiente familiare adeguato) e alla tendenza a premiare, nel mondo del lavoro, chi si distingua per impegno e capacità nei confronti di altri, ai quali sarebbe negato in qualche modo il diritto al lavoro e a un reddito dignitoso....

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Jean-Claude Michéa e la “sinistra capitalista”

di MATTEO LUCA ANDRIOLA (politologo; l’interferenza) L’analisi di Michéa si incentra sull’obsolescenza e sull’equivocità del termine “sinistra”, ma anche su come essa sia ormai organica al progetto dominante capitalistico. Quest’ultimo – che Marx definiva nel libro III de Il Capitale non come una «cosa», ma come «un determinato rapporto di produzione sociale, appartenente ad una determinata formazione storica della società» che si costituisce «dai mezzi di produzione monopolizzati da una parte determinata della società, dai...

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Il caso Lockheed e l’evoluzione del quadro politico italiano

di ANDREA RIACA’ (ARS Lazio) I meno giovani ricorderanno lo scandalo che nella seconda metà degli anni settanta investì importanti uomini di Governo della Prima Repubblica: il caso Lockheed. In quegli anni le prime pagine dei giornali e delle televisioni furono monopolizzate dalle notizie relative a questa vicenda ed il dibattito che ne conseguì infiammò la normale dialettica politica portandola su toni e su piani, che oggi appaiono abituali, ma che fino ad allora erano...

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L'inestimabile peso delle parole

di LUCA MANCINI (ARS Lazio) Fine specifico della neolingua non era solo quello di fornire, a beneficio degli adepti del Socing, un mezzo espressivo che sostituisse la vecchia visione del mondo e le vecchie abitudini mentali, ma di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero. Si riteneva che, una volta che la neolingua fosse stata adottata in tutto e per tutto e l’archeolingua dimenticata, ogni pensiero eretico (vale a dire ogni pensiero che si discostasse...

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La fobia della metafisica e lo stato

Di recente i filosofi italiani sono stati scossi dalla pubblicazione di alcuni «Quaderni neri» di Heidegger, dai quali si evince, più che la sua adesione opportunistica al nazismo quale era nota da sempre, l’intima vicinanza alla distruzione degli ebrei e delle civiltà europee che il nazismo stava attuando. In un’intervista[1], Gianni Vattimo, in Italia uno degli studiosi più accreditati di Heidegger, continua a non vedere un legame organico tra Heidegger e il nazismo, nonostante sia...

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Riconquistare l'autonomia del soggetto

Di fronte a un mondo che sembra sempre meno alla nostra portata, al processo sempre più accelerato di globalizzazione, davanti ad un meccanismo di scelta delle politiche sempre meno lineare e sempre più bizantino, sembra quasi un riflesso incondizionato quello di ripiegarsi su di sé. Ci troviamo impotenti davanti ad un universo indecifrabile, spesso gli strumenti che abbiamo per conoscerlo appaiono come ferrivecchi, come l’abaco per il calcolo differenziale. Allo stesso tempo, sappiamo che il...

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Né indolenza né rassegnazione

Né indolenza né rassegnazione di Luciano Del Vecchio John Locke (1632 – 1704), primo teorico del regime liberale, sosteneva che il popolo ha il diritto di ribellarsi contro il potere che viola i diritti naturali e osservava anche che gli oppressi tendono a sopportare a lungo senza rivoltarsi e che solo dopo una lunga serie di abusi si scuotono e si ribellano. Non quando ma perché il popolo non si ribella è la domanda che...