La Rivista di Riconquistare l'Italia
di LORENZO D’ONOFRIO (RI Pescara) Per il LAVORO è il punto più basso della storia repubblicana. MAI come oggi si sente l’assenza in Parlamento di forze politiche che abbiano il lavoro come priorità. Bisogna spazzare via una intera classe politica che in 40 anni ha distrutto il lavoro in ogni sua forma. Bisogna riportare in Parlamento i precetti dei Costituenti e gli insegnamenti di Federico Caffè! LEGGETE E SBALORDITEVI PER L’ENORME ATTUALITÀ DI FEDERICO CAFFÈ!...
di ALBERTO SAGGIO Sugli sforzi diplomatici europei e americani con la Russia negli ultimi 30 anni Qui sarò estremamente conciso, perché lo concepisco come addendum al punto precedente ma con una grande differenza: è opportuno che ognuno si faccia una sua opinione in merito. Nessuno può, infatti, a mio parere, essere giudice oggettivo di cosa sia giusto o sbagliato quando si parla di interessi dei singoli stati; quelle che seguono sono proprio le lamentele (odio...
di GIANLUCA BALDINI (RI Pescara) LA FIABA DI UCRONIA C’era una volta un signore cattivo cattivo, pelato e senza baffi, che voleva conquistare il mondo. Si chiamava Voldemorto ed era il re di Orientalia, un paese tetro e oscuro in cui vigeva un regime autoritario che reprimeva nel sangue ogni forma di dissenso. Un bel giorno Voldemorto, che aveva problemi molto seri alla prostata, si alzò dal letto per correre a fare la pipì, sbattendo...
di STEFANO D’ANDREA Cinquanta aziende italiane hanno sei milioni di scarpe immagazzinate, che erano destinate ad essere vendute sul mercato russo. Le sanzioni hanno vietato le esportazioni. Ora, a prescindere dalla questione di merito fondamentale se sia opportuno che l’Italia ponga sanzioni alla Russia, resta la questione di merito secondaria, se sia sensato vietare l’esportazione di scarpe alle nostre imprese. In cosa consisterebbe il danno che si vuole arrecare ai Russi? Si crede davvero che...
di GILBERTO TROMBETTA (RI Roma) La Russia ha chiuso i rubinetti del gas a Polonia e Bulgaria che non hanno pagato le forniture di gas in rubli come richiesto¹. Di conseguenza, stamattina le quotazioni del gas naturale sono salite a 119,75 €/MWh, un aumento del 16% rispetto a ieri (con punte in apertura del 24%)¹. Intanto quattro fornitori di gas europei hanno già pagato in rubli e dieci fornitori hanno aperto un conto presso Gazprombank...
di STEFANO D’ANDREA Più mi imbatto negli innumerevoli video che ritraggono soldati ucraini morti e feriti – video che la Russia diffonde quotidianamente – più provo un sentimento di pena, di dolore e di commozione per questi soldati mandati a morire da un regime capeggiato da un pagliaccio di nessun valore, che, con un reddito di meno di duecentomila euro, ha un patrimonio di centinaia (o di decine) di milioni di euro. La cosa triste...
di MARCO DI CROCE (RI Roma) Sostenere una parte, per esempio quella ucraina, significa certamente desiderare la fine della guerra. Ma la fine della guerra consiste nel pieno sviluppo della guerra, nel suo compimento e nella restituzione di un esito. La guerra è un metodo, che l’Italia ripudia, per la risoluzione delle controversie internazionali. In quanto metodo, restituisce sempre un esito, se portata a compimento. Dicono di essere contro la guerra, ma sono per la...
di STEFANO ROSATI (RI Rieti) Qualche anno fa a Trieste passai per caso davanti al Conservatorio. C’era una targa che ricordava l’eccidio di via Ghega del 23 aprile 1943. Fu una rappresaglia dei nazisti per vendicarsi di un attentato dei partigiani alla “Casa del soldato” in cui erano morti quattro militari tedeschi. Per rappresaglia i nazisti prelevarono dalle carceri della città 51 prigionieri (tra cui sei donne e diversi ragazzi di 16-17 anni) e, dopo...
di SIMONE GARILLI (RI Mantova) Gli europeisti ingenui, coloro cioè che pensano che l’Unione Europea sia stata concepita al fine degli Stati Uniti d’Europa, o che comunque sia quello il fine da raggiungere, non si rendono conto di essere catturati dalla più grande delle contraddizioni. Tecnicamente, qualsiasi unione politica è possibile solo attraverso un certo grado di statalismo, un grado tanto più elevato quanto meno esista come sottostante una nazione capace di riconoscere se stessa...
di GIANLUCA BALDINI (RI Pescara) C’era una volta un signore cattivo cattivo di nome Adolfo. Era minuto, coi capelli corvini e portava dei buffissimi baffetti tagliati dritti dritti sotto il naso. Sin da bambino aveva sofferto per il suo aspetto, perché sognava da sempre di essere alto, biondo e con gli occhi azzurri, come gli eroi delle fiabe. Col passare del tempo divenne sempre più cattivo e riversò la sua frustrazione sugli ebrei. Un bel...
di GILBERTO TROMBETTA (RI Roma) Col ritorno in pompa magna dell’inflazione, torna in voga più o meno apertamente (e a sproposito) il monetarismo (Reserve Position Doctrine, Quantity Theory of Money, ecc.). È difficile contare ormai quanti chiedano a gran voce interventi restrittivi da parte delle varie Banche Centrali per combattere l’aumento dei prezzi. Una richiesta priva di senso e fondata su numerosi equivoci (o, in qualche caso, sulla malafede). Iniziamo dall’inflazione, cioè dell’aumento dei prezzi....
di ANDREA D’AGOSTO (RI Bari) Ci sono ancora molte persone nella massa subalterna di un’ingenuità sconcertante, le quali credono che le forze di destra europee abbiano a cuore gli interessi popolari e non, invece, gli interessi nazionali e sovranazionali, ovvero di coloro che in ogni paese europeo sono i padroni del vapore. Questa destra europea (Le Pen, Salvini, Meloni) non lavora per i Popoli, ma per ben altri interessi: prima di tutto quelli del padrone...
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