Taggato: Karl Marx

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Sul merito e sul valore, l’origine di un bene collettivo

di DAVIDE IEZZI (FSI-Riconquistare l’Italia Torino) Qualche mese or sono, mi è stato possibile leggere una buona e vasta riflessione circa la natura di un oggetto, forse più di ogni altro, fonte di brame, turpiloqui, tradimenti, ruberie e grande parte dei conflitti armati: il denaro o, come userò riferirmi in questo mio contributo, la moneta. Breve storia simbolica La domanda cui forse è più difficile rispondere circa la moneta è la datazione della sua nascita;...

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Ripensare il socialismo. Riflessioni a partire da un testo di Andrea Zhok (II parte)

di GENNARO SCALA (FSI Bologna) Ci sarebbe un enorme lavoro intellettuale da fare relativo al bilancio storico del precedente movimento socialista, che non è affatto fallimentare, basti pensare alle lotte di liberazione anti-coloniali e allo stato sociale del dopoguerra, tuttavia esso è incorso una serie di errori politici e teorici che hanno causato la chiusura di un ciclo di lotte. Inoltre, il socialismo, nella versione estrema del comunismo ha sfruttato delle motivazioni religiose di derivazione...

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Marx, il conflitto sociale e la sovranità dello Stato (parte II)

di GENNARO SCALA (FSI Bologna) Le radici filosofiche della concezione del conflitto di Marx sono la dialettica hegeliana. In merito, Enrico Berti, illustre studioso del pensiero di Aristotele, ha scritto negli anni ’80 un’opera davvero capitale sulla questione della contraddizione che attraversa il pensiero occidentale dai Greci fino alla “filosofia classica tedesca”. Purtroppo, non possiamo affrontare tale discorso nei dettagli in questa sede, tuttavia non credo di semplificare troppo la complessa ricostruzione di Berti (a...

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Marx, il conflitto sociale e la sovranità dello Stato (parte I)

di GENNARO SCALA (FSI Bologna) Nel mio precedente lavoro Marx, l’Europa e il globalismo intendevo segare il ramo secco del globalismo marxiano proprio perché convinto che l’impianto teorico marxiano avesse dei rami ancora verdi, principalmente frutto del lavoro a cui Marx maggiormente si dedicò, lo studio de Il Capitale, ad es. lo schema di riproduzione DMD’, quale inversione dei mezzi e dei fini, per dirla con Emanuele Severino (o perversione dei fini) nel senso che...

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William Morris, l’arte e il lavoro

di ALBERTO MELOTTO   Signore e signori, ecco a voi William Morris. Artigiano produttore di oggetti di arredamento, poeta, romanziere, affiliato alla confraternita artistica dei preraffaelliti, socialista utopista e profetico. Di rado nell’opera di uno studioso engagé di fine ‘800 si riscontrano, lucidamente evidenziati e confutati, gli snodi e le contraddizioni del movimento operaio novecentesco: il fallimento del modello del socialismo autoritario, l’acquiescenza socialdemocratica verso la rigidità di ruoli voluta dal potere borghese. Inoltre, Morris sviluppò temi che i...

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Sovranismo vs nazionalismo

di ANDREA ZHOK (FSI Trieste) Nel discorso corrente degli euroliberisti e di molti ‘critici di (centro)sinistra’ (?) dell’attuale esecutivo, l’aggettivo ‘sovranista’ e il sostantivo ‘sovranismo’ vengono utilizzati come sinonimi di ‘nazionalista’ e ‘nazionalismo’. Quest’operazione interpretativa e retorica consente a chi ne fa uso di delegittimare ogni istanza eurocritica e antiglobalista evocando implicitamente orbaci, scarponi chiodati e il passo dell’oca. Seguiamo per cominciare la lettera dei dizionari. Per sovranismo in prima istanza si intende “una dottrina...

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Per finirla con il XXI secolo (2a parte)

di JEAN-CLAUDE MICHÉA Quando il consumo è celebrato come una forma vera e propria di cultura – con il suo immaginario e convenzioni specifiche – niente più si oppone, in effetti, a che le due facce metafisicamente complementari del paradigma liberale – facce che per delle ragioni storiche avevano dovuto, fino ad allora, svilupparsi in modo indipendente ed antagonista-  si riconcilino, perfino si fondano, nell’unità di una sensibilità tanto coerente che moderna. Naturalmente si capisce, allora,...

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Per finirla con il XXI secolo (1a parte)

di JEAN-CLAUDE MICHÉA All’inizio del suo meraviglioso libretto su George Orwell,  Simon Leys fa notare, e a ragione, che ci troviamo davanti a un autore che “continua a parlarci con una chiarezza e una forza di gran lunga superiore alla prosa che opinionisti e politici ci fanno leggere sui quotidiani ogni giorno“. Con le giuste proporzioni del caso, un tale giudizio lo si può applicare perfettamente all’opera di Lasch e in particolare a La Cultura del narcisismo,...

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Jean-Claude Michéa: I limiti del capitalismo post-democratico

Intervista a cura di LES INROCKS In Contro il Capitale lei auspica un “pensare con la sinistra contro la sinistra.” Eppure molti intellettuali di sinistra continuano a essere impermeabili, per non dire contrari ai suoi scritti. Si tratta della rottura definitiva di un dialogo possibile? Se fosse davvero il caso, certamente non è colpa mia! Ovviamente non mi rifiuterei mai di discutere con qualcuno con il solo pretesto che sarebbe “in disaccordo con i miei scritti.”...

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Il grande saccheggio: l’età del capitalismo distruttivo

di SAVERIO LUZZI (storico) Il grande saccheggio (ed. Laterza, Roma-Bari 2011, ndr) è l’emblematico titolo dell’ultima fatica storiografica di Piero Bevilacqua. Un volume che viene dopo quasi quaranta anni di studi – il primo libro di Bevilacqua venne pubblicato nel 1972 da Marsilio e si intitolava Critica dell’ideologia meridionalistica. Salvemini, Dorso, Gramsci – in cui numerose sono state le tematiche trattate con magistrale competenza: il meridionalismo, la storia delle campagne del Mezzogiorno, la storia dell’agricoltura...

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Dialettica e positivismo in Marx

Paolo Di Remigio – ARS Teramo In Italia parlare di Marx non ha un interesse solo teorico: se una presa di distanza da Marx è stato il modo in cui la sinistra di governo è passata dalla parte del suo nemico, una rilettura critica è necessaria oggi per intraprendere il percorso contrario; chi riconosce che il capitalismo e il liberismo (inteso come sua ideologia) sono nemici della razionalità e dell’umanità, responsabili di guerre mondiali e...

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Il suicidio inglorioso della Chiesa cattolica

di PIER PAOLO PASOLINI   Forse qualche lettore è stato colpito da una fotografia di Papa Paolo VI con in testa una corona di penne Sioux, circondato da un gruppetto di «Pellerossa» in costumi tradizionali: un quadretto folcloristico estremamente imbarazzante quanto più l’atmosfera appariva familiare e bonaria. Non so cosa abbia ispirato Paolo VI a mettersi in testa quella corona di penne e a posare per il fotografo. Ma non esiste incoerenza. Anzi, nel caso...