Taggato: usa

1

Agenzie di “rating”: il monopolio delle “tre sorelle” USA

La notizia è di poche ore fa. L’Italia potrebbe tornare nella categoria A dei “rating” di Standard & Poor’s. Quest’agenzia di “rating” (“valutazione”) statunitense precisa che dipenderà dal buon esito (o meno) delle riforme attualmente in atto del governo euroatlantico guidato da Monti. Quello delle agenzie di “rating” è uno dei canali in cui fattivamente si esplicano l’ingerenza sfacciata, il fattivo direzionamento, la complessiva dipendenza politica, quindi economica e finanziaria, che subisce e soffre (anche)...

0

Agenzie di "rating": il monopolio delle “tre sorelle” USA

La notizia è di poche ore fa. L’Italia potrebbe tornare nella categoria A dei “rating” di Standard & Poor’s. Quest’agenzia di “rating” (“valutazione”) statunitense precisa che dipenderà dal buon esito (o meno) delle riforme attualmente in atto del governo euroatlantico guidato da Monti. Quello delle agenzie di “rating” è uno dei canali in cui fattivamente si esplicano l’ingerenza sfacciata, il fattivo direzionamento, la complessiva dipendenza politica, quindi economica e finanziaria, che subisce e soffre (anche)...

0

Dipendenza dell'Italia e 'nodo' sull'evasione/elusione fiscale

Italia, paese servo di primaria importanza nelle strategie geopolitiche USA. Lo aveva fatto trasparire l'ambasciatore USA in Italia, David Thorne, sostenendo che l'intervista rilasciata da Obama a "La Stampa" «mostra l'importanza della visita di Monti negli USA». Monti e Obama si sono incontrati ieri per discutere dei «passi complessivi che il governo italiano sta compiendo per riconquistare a fiducia dei mercati e per rafforzare la crescita attraverso le riforme strutturali». La Casa Bianca «apprezza l'importante...

0

Europa, falsa amica

di Claudio Martini   Sono ormai diversi mesi che un nutrito gruppo di intellettuali, tra cui l'economista Alberto Bagnai, il filosofo Costanzo Preve, il giornalista Paolo Barnard, il gruppo di Rivoluzione Democratica e quello di Rivista Indipendenza, nonché ovviamente i compagni di Alternativa Marino Badiale, Fabrizio Tringali e Stefano D'Andrea, insistono con forza sulla necessità vitale che l'Italia rompa i rapporti con L'Unione Europea. Lo fanno per sciovinismo, per nostalgia del passato, o magari per...

0

Dietro le quinte

di Buzz Buzz&m L'articolo che pubblichiamo è il seguito dei post: Arlecchino e Pulcinella (tattiche del Partito di Repubblica); i Repubblichini (strategie e obiettivi dietro il Partito di Repubblica); Tav,Storia dimenticata, Privatizzazioni… (dove nasce e perché l’opposizione “di sinistra” italiana è eterodiretta). *** Cosa sta accadendo oggi? Quello che muove la politica estera americana è principalmente la necessità di controllare le fonti energetiche del pianeta. Quando dico politica estera intendo operazioni diplomatiche, operazioni di guerra, operazioni di...

0

L'uccisione di Osama Bin Laden: riflessioni su un simulacro

di Stefano D’Andrea L’evento che si è verificato pochi giorni or sono e relativo alla pretesa uccisione di Osama Bin Laden è un evento mediatico. Un simulacro. E come tale un evento reale. L’evento mediatico è che gli Stati Uniti sostengono di aver ucciso Osama Bin Laden. Non che  abbiano ucciso Osama Bin Laden. Bensì che gli Stati Uniti sostengano di aver ucciso Bin Laden. Questo è l’evento intorno al quale e per mezzo del quale,...

0

L’Euro e l’area di libero scambio

Parte prima.     Situazione al tempo della introduzione della moneta unica di Andrea Mensa  Sicuramente l’introduzione della moneta unica ha risposto ad un’esigenza di mercato, ma forse ha anche rappresentato la necessità di creare un nuovo e più saldo legame tra paesi diversi. Come nel diciannovesimo secolo l’Italia dovette unirsi per competere con le altre potenze nazionali d’Europa, così la dissoluzione del sistema bipolare impose alle nazioni europee la necessità di creare una realtà che potesse...

0

La cina è vicina

di Fabrizio Fiorini fonte Mirorenzaglia Non appena si comincia a parlare di Cina, molti sono quelli che metterebbero subito la mano alla pistola. Più che molti si dovrebbe dire “tutti”, esclusione fatta ovviamente per i cinesi stessi, o almeno per la gran parte di loro. Lo farebbero senz’altro gli Stati Uniti, che con la Cina giocano una colossale battaglia finanziaria che potrebbe minare alle fondamenta l’equilibrio e il residuale benessere interno della potenza nordamericana, essendo...