Categoria: Analisi politica

0

Dagli anarco-logici agli idolo-cratici

di Tino Di Cicco   Si passava da uno schieramento ad un altro della politica non solo perché il Potere dava sempre più senso all’esistenza ( in mancanza di un altro sentire ), ma anche perché i due blocchi contrapposti sulla scena politica erano come “laicizzati”. Non erano più “compromessi” con  i vecchi ideali di un tempo, quando qualcuno pensava ancora che gli uomini fossero tutti uguali, e le differenze economiche o di potere troppo...

0

Secondo Obama l'economia migliora, ma in realtà le feste sono finite

 di Piero Pagliani   Megachip Nel gennaio dello scorso anno Giulietto Chiesa, fedele alla nostra tradizione, con un articolo sulla reale situazione economica statunitense ha portato via tutte le feste della sinistra obamiana italiana, schieramento che copre un ampio ventaglio che va dal mai dimenticato direttore di Liberazione, Piero Sansonetti, per il quale la vittoria di Obama alla Casa Bianca era addirittura paragonabile a quella di Vladimir Luxuria all’Isola dei Famosi (forse era il contrario, ma...

0

Lettere dal fronte

di Massimo Fini ilfattoquotidiano Alle penose diatribe fra il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il generale Vincenzo Camporini, così tristemente tipiche dell’Italia di oggi, preferisco l’umanità, la sensibilità e la profondità della lettera che Matteo Miotto, l’alpino ucciso in combattimento in Afghanistan, scrisse un paio di mesi fa dopo la morte di quattro suoi commilitoni. Una lettera che sembra venire da un mondo lontano, antico, da una “razza Piave” che pur è esistita...

0

Il punto di vista di Mazzini sull'accordo di Mirafiori

  Oggi il “capitale” – e questa è la piaga della Società economica attuale – è despota del lavoro. Delle tre classi che oggi formano, economicamente, la Società – “capitalisti”, cioè detentori dei mezzi o strumenti del lavoro, terre fattorie, numerario, materie prime – imprenditori, capi-lavoro, commercianti, che rappresentano o dovrebbero rappresentare l'intelletto – e operai che rappresentano il lavoro manuale – la prima, sola, è padrona del campo, padrona di promuovere, indugiare, accelerare, dirigere...

0

Talete

di Tonguessy Nell'articolo precedente su Atene sono saltate fuori delle interessanti notizie: i tiranni non avevano quell'accezione sanguinaria che oggi tributiamo loro, e la differenza tra democrazia e oligarchia non era matematica, dato che il numero dei partecipanti attivi alla vita politica della polis era grosso modo uguale.[1] Un aspetto che da sempre lega la classe borghese a scienza e tecnologia ce lo offre Talete di Mileto, considerato il primo filosofo della storia e contemporaneo...

16

La vita come missione: contro il diritto alla felicità e contro ogni indice di misurazione della medesima

di Stefano D’Andrea Si va diffondendo la consapevolezza che non è possibile curare la psiche di uno o altro soggetto se il malato muove da idee errate, insensate e, diciamolo pure chiaramente, immorali. Accolte determinate idee, magari inconsapevolmente, per abitudine, adattamento, adesione ai costumi e alle prassi dominanti, non si potrà mai avere un equilibrio psichico. Una di queste idee errate, insensate e immorali è che lo scopo della vita sia di agire per raggiungere...

0

Il corpo e la testa dei soggetti collettivi

di Paolo Bartolini fonte Megachip Siamo tutti nella Rete, ma come ci siamo finiti? Partiamo dall’inizio. Non è possibile comprendere il valore e l’innovatività del concetto di “rete” senza collegarlo, sul versante sociale e politico, a due fenomeni interconnessi: 1) l’affermarsi di una nuova fase del sistema capitalistico (quella post-fordista e neoliberista, per intenderci); 2) il lento declino della forma partito. Oltretutto va ricordato come, negli anni in cui prendeva avvio questa deriva (’70 e...

0

Democrazia

di Tonguessy Troppo spesso si parla di democrazia come valore assoluto, come bene inalienabile dell’uomo moderno, ma quasi sempre ci si dimentica cosa la democrazia abbia significato e significhi tuttora. Nella realtà la Democrazia (Demos=Popolo e Kratos=Governo) è stato (e rimane) il modo migliore per mettere gli imprenditori al potere. Nell’antica Grecia (culla della nostra “Civiltà”) chi lavorava erano gli schiavi ed il loro lavoro permetteva ai padroni di godersi le giornate, magari con qualche fanciullo (oggi si chiamerebbe pedofilia omosessuale)....

0

Più Stato meno mercato

di John Kleeves letto su comedonchisciotte tratto dal numero 11-12 novembre-dicembre 2000 di Italicum La leggenda del capitalismo e del libero mercato Dimenticate Marx e pensate ex novo al Capitalismo. Cosa si intende per Capitalismo? Un’economia di libero mercato, il quale lasciato a sé stesso e senza interventi statali permette la creazione di grandi ricchezze concentrate. Si intende questo, eppure se ci pensiamo vediamo che con un mercato veramente libero non potrebbero affatto crearsi grandi ricchezze...

0

Fondare la decrescita: l'argomento del carattere finito delle risorse

di Stefano D’Andrea Sono ormai in molti a credere che dovremmo smetterla di porci l’obiettivo della crescita. Ossia di aumentare, di anno in anno, quanto più possibile e per sempre, per ogni anno che verrà, per tutta l’eternità, la produzione e lo scambio di merci. Perché dovremmo smettere di perseguire l’obiettivo della crescita economica? Gli argomenti addotti sono tanti. E questa è una circostanza indicativa. Da un lato, lascia ipotizzare che manchi, fino ad ora,...

0

Nobiltà o Democrazia? Matematica!

Avete presente la nobiltà d'antan? Quella che millantava discendenza divina, e che grazie proprio a tale lignaggio si assicurava il sacrosanto diritto di sfruttare i poveracci (servi glebae) per ammassare ingenti ricchezze ancora testimoniate da tesori architettonici come i castelli della Loira? Grazie alla Revolta de' Ciompi (1378) si ruppe quel suggello divino che aveva garantito per parecchi secoli il dominio del trascendente sull'immamente, che aveva dato cioè più importanza alle retoriche parafilosofiche sulla vita...

0

Intervista a Giuseppe Mazzini

di Giancarlo De Cataldo L’autore di “Romanzo Criminale” ha incontrato a Londra uno dei Padri dell’Unità O meglio, ha immaginato di incontrarlo. Per farsi raccontare un po’ di storia del Paese. Con una domanda finale: ma lei era un terrorista?    Una stanza a Londra, un pomeriggio d’inverno. Mazzini veste di nero e ha un sigaro fra le mani, o fra i denti. E, di tanto in tanto tossisce. Le cronache tramandano che Mazzini aveva...