Categoria: economia

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Pazienza, pazienza e ancora pazienza

di ROBERTO NARDELLA (ARS Puglia) Purtroppo c’è gente ostinata, che non capisce o, più semplicemente, NON vuol capire. L’inflazione calò “magicamente” a partire dal 1984. Ci dissero che fu GRAZIE al divorzio (e all’abolizione della Scala Mobile). Chi si è preso la briga di capire comprese che il calo dell’inflazione derivò dal calo del prezzo del petrolio (che nel 1986 scese quasi agli stessi prezzi del pre-crisi 1973). Il prezzo crollò grazie all’immissione di sempre...

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Caro Saviano, ti sbagli: la responsabilità della crisi è degli euro-estremisti

di RICCARDO PACCOSI (ARS Bologna) C’è un giovane e noto scrittore che un gruppo editoriale – portavoce delle èlite economiche – ha deciso qualche anno fa di far assurgere al ruolo di “intellettuale”, malgrado il fatto che il giovanotto non possieda alcuna competenza di politica, filosofia, economia e sociologia. Oggi, il giovane scrittore ci viene a dire che la colpa della precarietà lavorativa ed economica, sarebbe dei nostri genitori che hanno sperperato il denaro pubblico....

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Lo Stato sviluppista: l’innovazione e la crescita tra pubblico e privato.

Il controllo centrale è molto più flessibile. Se mandi una lettera a un ente pubblico, magari impiegano due mesi per darti una risposta: ma ci vogliono vent’anni perché un settore industriale governato dall’impresa privata si adegui a un calo della domanda. Joan Robinson 1978 Spesso sentiamo parlare del ruolo importante dell’innovazione e della ricerca come stimolo alla crescita economica. Spesso ci sentiamo dire che un’adeguata spesa in R&S è fondamentale per resistere e uscire dalle...

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Le radici protestanti del capitalismo

di MAX WEBER (sociologo tedesco, 1864-1920)   Quei possenti movimenti religiosi [protestanti, ndr] che furono importanti per lo sviluppo economico in primo luogo in virtù dell’educazione ascetica che determinarono, dispiegarono regolarmente tutta la loro azione economica solo quando l’acme dell’entusiasmo puramente religioso era già stata oltrepassata, quando l’anelito convulso al Regno di Dio cominciava a dissolversi nella fredda virtù professionale, quando la radice religiosa lentamente inaridiva lasciando il posto a un utilitarismo terreno. Era sorto...

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Le vittime della vacuità del PIL e del debito pubblico

di GIAN FEDERICO ARKEL (ARS Varese)   Oggi, nei paesi “occidentali”, o meglio “americanizzati”, tutto dipende dal PIL. Se il PIL è elevato, il paese è considerato ricco; se basso, povero. Quando il PIL aumenta dello 0,5%, il governo esulta come se avesse compiuto il miracolo e ad alcuni di noi scappa un sorriso. Quando cala della stessa cifra, stiamo tutti ad accusare la palese insufficienza delle riforme, chinando la schiena, avviliti ed appesantiti di...

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L'inflazione, questa amica misconosciuta

Si parla da tempo della sodomizzazione da parte dell’economia finanziaria ai danni dell’economia reale. In questo grande calderone di mancanza di sovranità ed impotenza assoluta nella ricerca della giustizia sociale, è presente anche un termine, “inflazione”, un sostantivo che sta a significare aumento dei prezzi, menzionatissimo, importantissimo ma il più delle volte usato in modo improprio. E’ talmente importante nella percezione delle persone che è stato uno, o meglio “lo specchietto per le allodole” usato...

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Una malattia del passato

La parola “crisi” non evoca solamente il risultato di anni di speranze tradite e naufragate nel nulla, ma anche il momento culminante di una grave malattia da cui si può guarire solo adottando una cura radicale: un cambiamento sostanziale nello stile di vita e nell’atteggiamento verso una visione poco lungimirante percepita come unica realtà. Per gli Stati Uniti la crisi del 1929 rappresentò una grande occasione di ricostruzione e di guarigione da una grave malattia...

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La propaganda per il TTIP e il vuoto sottomesso

Se è vero che un’operazione di propaganda dev’essere tanto più sofisticata quanto più il soggetto che deve sedurre è culturalmente agguerrito, dobbiamo concludere che nella percezione dei nostri decisori il livello culturale posseduto dalla vasta maggioranza di noi, comuni cittadini, è più o meno quello di un adolescente immaturo. Non si spiega altrimenti la grossolana manipolazione dei fatti che ci vengono propalati ogni giorno con ampio ricorso a omissioni, esagerazioni o minimizzazioni, ridondanze, semplificazioni e...

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Fumosità e astrattezza degli economisti eterodossi; chiarezza e concretezza degli ortodossi

“IMPOSTA DA INFLAZIONE (in percentuale del Pil, medie annue) Voci                                                                   1970-1972      1973-1975 Perdita del potere d’acquisto su titoli               2,8             8,3 pubblici in essere (1) meno: interessi percepiti                                      2,1              3,1 uguale: imposta da inflazione                             0,7              5,2 (1) Tasso d’inflazione medio annuo (deflattore del Pil) moltiplicato per la consistenza media annua del debito pubblico. FONTE: elaborazioni presenti in R.S. Masera, Sostenibilità del debito pubblico: l’esperienza italiana, in ID, Saggi di finanza: l’integrazione monetaria e finanziaria dell’Italia in...

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La teoria dei giochi non ha più un arbitro

La teoria dei giochi studia l’interazione strategica tra giocatori. Essa non è pubblicizzata e a voler pensare male non lo è perché se solo uno dei due giocatori sa di stare giocando ad un gioco, bhé, è ovvio che vinca lui. Diciamo che non la pubblicizzazione crea delle asimmetrie informative che portano l’equilibrio del gioco in un luogo che non dovrebbe frequentare, se solo la società badasse al benessere collettivo. Per dare qualche cenno storico,...

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Jacques Sapir: Il rivelatore greco

L’Unione europea vanta per sé i valori più alti. Con la voce dei dirigenti suoi e di quelli dei suoi paesi membri afferma di rappresentare la democrazia, la libertà e la pace. Tuttavia ne dà concretamente un’immagine molto differente. Non soltanto viola i propri valori a più riprese, ma sviluppa un’ideologia che è in realtà opposta ai valori che pretende incarnare. L’Unione europea pretende di instaurare regole comuni e di solidarietà tra i paesi membri...

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Cretinismo economico

CRETINISMO ECONOMICO Chiedeva un amico su facebook: che cosa è il cretinismo economico? Ho risposto così: “Cretinismo economico è tante cose. In primo luogo, l’idea che esista l’economia e non l’economia politica. Poi l’idea che gli economisti vadano al governo in qualità di economisti e non come sostenitori di una politica economica o che i giornalisti economici siano espressione di una pluralità di punti di vista e politiche economiche differenti, soltanto perché scrivono sul Corriere...