Archivio Mensile: Agosto 2015

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Il dolce suono della parola "Patria"

di ANDREA FRANCESCHELLI (ARS Abruzzo) Ci sono parole che, nella penombra dell’epoca in cui viviamo, hanno perso la loro bellezza perché ci siamo dimenticati del loro significato. Siamo distratti dal bombardamento mediatico di stupidaggini e di opinioni conformate ad un isterismo colletivo, che ha come solo ed unico scopo la retrocessione del Popolo a semplice massa di individui inermi, ma ben istruiti ad usare vocaboli solo “politicamente corretti” o, meglio ancora, “politicamente concessi” al tempo...

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Documento di analisi e proposte dell'ARS: La deriva della nazione, il commissariamento politico dell’Italia e la seconda morte della Patria

La deriva della nazione ha trovato compimento, per un verso, nella guerra di aggressione contro la Libia, proprio perché, a tacer d’ogni altro profilo, si è trattato (caso più unico che raro) di una guerra condotta contro gli interessi degli italiani e a favore di interessi stranieri; per altro verso nella crisi del debito pubblico, dovuta – secondo i media ufficiali che da anni stupidiscono gli italiani – alla “sfiducia dei mercati” nei confronti dell’Italia...

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Luttwak e le campagne anti-risorgimentali

Le campagne anti-risorgimentali sono architettate per produrre questi esiti, nella inconsapevolezza dei cretini che le abbracciano, semplici utili idioti al servizio del grande capitale e dell’imperialismo statunitense o germanico per quanto riguarda il Veneto (SD’A). Luttwak: “La Sicilia vada via dall’Italia e punti sul separatismo”. I grillini al timone? di Giulio Ambrosetti La voce di New York In un articolo-intervista a firma di Enrico Deaglio, Edward Luttwak, tra i più noti politologi americani, parla di...

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Il patriottismo di Dante

di GIUSEPPE MAZZINI Hanno tutte le nazioni, e noi più ch’altri abbiamo, immensi scrittori, e troppi forse poeti. Ma quanti furono coloro, i quali non prostituirono l’ingegno, e la penna alla tirannide politica (perché anche la repubblica delle lettere ha i suoi dittatori)? Le corti, le sette, le scuole, le accademie, i sistemi, e i pregiudizi, che ogni secolo trascina, corruppero i più, e pochissimi furono quei grandi, che non seguitarono stendardo, se non quello...

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Documento di analisi e proposte dell'ARS: L’Italia deve tornare ad essere una nazione pacifica

Nell’ultimo quindicennio, l’Italia ha partecipato a innumerevoli guerre di aggressione, sempre come ruota di scorta degli Stati Uniti, ora sotto l’ombrello della NATO ora sotto quello dell’ONU. Quelle guerre di aggressione hanno ribaltato giudizi di campi di battaglia; hanno comportato il bombardamento di popoli ed eserciti senza talvolta concedere agli avversari la possibilità di colpire gli aerei della coalizione degli aggressori e senza far seguire alla guerra aerea una parvenza di guerra terrestre; hanno ricondotto...

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Documento di analisi e proposte dell'ARS: Riformare le controriforme attuate nell’ultimo ventennio

Accanto alle direttive e ai vincoli giuridici provenienti dall’Unione Europea, altre forze, di natura “culturale”, parallele e in parte coincidenti con quelle provenienti dall’Unione Europea, sovente riconducibili alla colonizzazione dell’immaginario degli italiani operata dagli Stati Uniti d’America, hanno spinto, nell’ultimo ventennio, la classe dirigente italiana a modificare molteplici settori vitali dell’ordinamento giuridico italiano. Tutto è stato riformato o abrogato: il sistema di distribuzione dei poteri normativi e amministrativi tra Stato ed enti locali; il sistema...

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Garibaldi, l'eroe amato dagli Italiani seri

Una breve ma eloquente intervista rilasciata nel 2011 dal noto storico Lucio Villari. Professor Villari lei ha scritto un libro dal titolo molto significativo: perché l’Italia pre-risorgimentale era Bella e perduta? “L’Italia era così bella, ricca di storia, umanità e cultura ma così divisa politicamente, così separata in tante parti, così occupata dallo straniero, che praticamente quei versi del Nabucco sono diventati un simbolo della lotta per l’unità e la libertà per le quali in tanti...

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Lo Stato sviluppista: l’innovazione e la crescita tra pubblico e privato.

Il controllo centrale è molto più flessibile. Se mandi una lettera a un ente pubblico, magari impiegano due mesi per darti una risposta: ma ci vogliono vent’anni perché un settore industriale governato dall’impresa privata si adegui a un calo della domanda. Joan Robinson 1978 Spesso sentiamo parlare del ruolo importante dell’innovazione e della ricerca come stimolo alla crescita economica. Spesso ci sentiamo dire che un’adeguata spesa in R&S è fondamentale per resistere e uscire dalle...

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Documento di analisi e proposte dell'ARS: I settori industriali strategici

In un’ottica integralmente liberale, opposta, quindi, all’ottica che qui assumiamo, la nozione di settore strategico è di per sé vuota di contenuti ex-ante, essendo il mercato il solo ed unico giudice ammissibile (ex-post) delle decisioni produttive prese in modo indipendente dagli operatori privati sulla base della semplice convenienza valutata dal singolo. Non vi è alcuno spazio, in questa prospettiva, per giudizi generali e aprioristici circa la preferenza di una scelta produttiva rispetto ad un’altra. Ponendoci...

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L'inestimabile peso delle parole

di LUCA MANCINI (ARS Lazio) Fine specifico della neolingua non era solo quello di fornire, a beneficio degli adepti del Socing, un mezzo espressivo che sostituisse la vecchia visione del mondo e le vecchie abitudini mentali, ma di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero. Si riteneva che, una volta che la neolingua fosse stata adottata in tutto e per tutto e l’archeolingua dimenticata, ogni pensiero eretico (vale a dire ogni pensiero che si discostasse...

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Documento di analisi e proposte dell'ARS: Agricoltura

L’Unione Europea con la Politica Agricola Comune (PAC) degli ultimi decenni ha determinato un netto decremento della produzione agricola italiana, attraverso l’introduzione di aiuti finanziari legati esclusivamente alla proprietà del terreno ed incuranti dell’effettivo contributo produttivo. Inducendo così alcuni agricoltori a lasciare incolti i loro terreni per vivere di rendita o a modificarne la vocazione a fini esclusivamente ambientali, ricreativi o energetici. Ciò si è drammaticamente riflesso in negativo sulla bilancia commerciale italiana. Generando un...

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Le radici protestanti del capitalismo

di MAX WEBER (sociologo tedesco, 1864-1920)   Quei possenti movimenti religiosi [protestanti, ndr] che furono importanti per lo sviluppo economico in primo luogo in virtù dell’educazione ascetica che determinarono, dispiegarono regolarmente tutta la loro azione economica solo quando l’acme dell’entusiasmo puramente religioso era già stata oltrepassata, quando l’anelito convulso al Regno di Dio cominciava a dissolversi nella fredda virtù professionale, quando la radice religiosa lentamente inaridiva lasciando il posto a un utilitarismo terreno. Era sorto...