Archivio Mensile: Luglio 2016

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Destabilizzare la Turchia?

Kerry: «la Nato valuterà molto attentamente cosa sta succedendo in Turchia» Potrebbe essere la terza fase di un progetto di aggressione che ha per scopo di destabilizzare la  Turchia: il tentativo di golpe sarebbe soltanto una delle fasi esecutive di un progetto più complesso: tentativo di golpe che non poteva riuscire o che poteva non riuscire e che è stato lasciato tentare; attacco mediatico alla prevedibile reazione del Governo turco; in fine, per ora, una...

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Sergey Lavrov: La Russia è stata demonizzata dall'Occidente (2a parte)

Qui la prima parte dell’intervista Domanda: Tutti i paesi del Medio Oriente stanno seguendo dappresso il confronto Russo-Turco. I politologi locali si ricordano bene quando il Presidente Russo Vladimir Putin li ha avvertiti che questa faccenda “non se la sarebbero cavata con qualche pomodoro”. Ora, in ogni caso, le cose sembrano giunte ad una svolta inattesa. Alcuni giorni fa noi per primi abbiamo detto che avremmo voluto ripristinare qualche contatto. Questo magari è molto cristiano, ma che ne...

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Sergey Lavrov: La Russia è stata demonizzata dall'Occidente (1a parte)

Intervista al ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov pubblicata sul Sito ufficiale del Ministero il 31 maggio 2016 (traduzione dalla versione in inglese di Marco Bordoni per Saker Italia). Domanda: Hanno provato a spezzarci con le sanzioni, la NATO si avvicina ai nostri confini, stanno dispiegando un sistema di difesa missilistica. Il nostro paese è sottoposto ad una demonizzazione senza precedenti da parte dei media internazionali. Si rifiutano di ascoltarci. Gli Stati Uniti sono alla...

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Il Gioco Unionista

di Nicola Di Cesare (FSI Cagliari) Secondo quanto definito in seno alla nota Teoria dei Giochi, il contesto attualmente definito dall’Unione  Europea dovrebbe essere ricompreso in uno dei casi classici di gioco non cooperativo. Non solo la sua definizione normativa ne asserisce la sostanza non collaborativa ma essa è testimoniata anche dall’osservazione diretta della genealogia e della cronologia delle decisioni adottate all’interno del gioco dai vari giocatori. In termini puramente classificatori l’Unione Europea dovrebbe rappresentare...

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Il nostro mondo, valle del fare anima

di JOHN KEATS (1795-1821) Supponiamo che una rosa provi sensazioni. Un bel mattino, essa fiorisce e gode di se stessa; poi, però, sopraggiunge un vento freddo e il sole si fa ardente. La rosa non ha scampo, non può eliminare i suoi travagli nati con il mondo: allo stesso modo, l’uomo non può essere felice ignorando che quei travagli esistono, e gli elementi materiali prenderanno il sopravvento sulla sua natura. I corrotti e i superstiziosi...

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"Usate i camion come falciatrici"

“Uccidete i miscredenti in qualunque modo, americani o europei, australiani o canadesi, compresi i cittadini dei paesi che entrano in una coalizione contro lo Stato Islamico e attaccate i civili. Se non siete in grado di trovare un’arma da fuoco, allora prendete una pietra e con quella spaccate le teste degli infedeli, squartateli con un coltello, investiteli con la macchina, usate i camion come falciatrici, buttateli giù da un dirupo, strangolateli o avvelenateli. Se non...

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Per un'etica a venire in economia

di SALVATORE GULLÌ (FSI Calabria) Cos’è l’etica? Potrebbe definirsi un agire che accresce la libertà dell’uomo. Essa non consiste di certo in un mero – pur corretto – convincimento che ogni agire debba porre sempre l’uomo al centro. Ed infatti ogni valido proposito che non sia però idoneo a tradursi in effettivo agire finisce per perdere di significato. Un’etica che non contrasti concretamente gli squilibri e le ingiustizie diffusi nel reale – ed ove fosse...

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Servono partiti populisti "di sinistra"?

“Questo articolo del Manifesto equipara il crollo dell’ideologia eurofederalista a quello delle ideologie del Novecento. L’autore afferma altresì che tutto ciò che vi era di positivo negli ideali europei – solidarietà sociale, autonomia dagli Stati Uniti, un’economia di mercato diversa da quella liberista – è stato tradito dal Trattato di Maastricht in poi, cioè sin dal 1992. Il pezzo si conclude mettendo in dubbio la tesi secondo cui l’apparato eurofederale esistente sia riformabile: dunque, un’altra...

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Contro il Politicamente Corretto

di COSTANZO PREVE Personalmente considero incondizionatamente positivo che i vecchi sgradevoli “pregiudizi” verso gli ebrei, i neri, le donne e gli omosessuali vengano superati. Se il Politicamente Corretto interdice la manifestazione pubblica del disprezzo verso gli ebrei, i neri, le donne e gli omosessuali questo è bene e non è male. Sono disposto a riconoscere questo dato positivo in modo chiaro, limpido e senza tortuosi equivoci. Mi prendo soltanto l’insindacabile diritto ad assumere in proposito...

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Viaggio in Grecia

di ALESSANDRO BADII (FSI Toscana) La prima volta che sono andato all’estero sono andato in Grecia. Lo so che per voi la Grecia non è più estero ma il cortile di casa, ma per noi, nel 1981 era veramente un paese straniero. Nel 1981 non c’erano Erasmus e altre cazzate simili. Se viaggiavi è perché avevi voglia di viaggiare, non per scoparti una straniera. Ho lavorato come muratore due mesi per avere i soldi del...

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Il piano Marshall e l'americanizzazione dell'Europa

di LORENZO VITELLI (giornalista) Era il 5 giugno del 1947 quando all’università di Harvard il segretario di Stato George Marshall lanciò un appello agli europei con il quale si stabilì lo stanziamento da parte degli Stati Uniti di quasi 100 miliardi di dollari (attuali) nelle economie del vecchio continente. Da inserire nelle logiche della guerra fredda il cosiddetto piano Marshall servì a Washington per mantenere il suo raggio di influenza sull’Europa Occidentale. Raramente vengono mosse...

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Breve storia del termine "fronte"

di LUCA MANCINI (FSI Lazio) Come chiaramente esplicitato dall’articolo 9 del nostro statuto, il FSI “non si auto-definisce e i suoi iscritti non lo definiscono, di centro, di centrosinistra, di centrodestra, di destra o di sinistra, né in altro modo.” Sulla fragilità, la mutevolezza e l’eccessiva semplicità delle categorie di destra e sinistra mi sono già soffermato in un altro articolo, sempre qui su “Appello al Popolo” (https://www.appelloalpopolo.it/?p=13917). Tuttavia ciò non impedisce agli osservatori esterni...