La Rivista di Riconquistare l'Italia
di STEFANO D’ANDREA Studiare il capitalismo contemporaneo significa considerare il capitalismo attuale e sottrargli il capitalismo fino a una certa data (per me 1977-79). Il risultato della sottrazione è il capitalismo contemporaneo. Poi si può omettere il trentennio glorioso, ossia il trentennio socialdemocratico. In questo caso si tratta di sottrarre al capitalismo contemporaneo il capitalismo fino al 1929 (ma vi furono norme a favore del capitale anche durante il trentennio glorioso, che quindi fu caratterizzato...
di ANDREA ALQUATI Nel 2022 l’inflazione è schizzata sopra il 10%: non succedeva da trentacinque anni, ci hanno detto. Non ci hanno detto, però, che a quell’epoca non era un grosso problema, visto che c’era uno strumento chiamato ‘scala mobile’ per il quale gli stipendi si adeguavano automaticamente all’inflazione, restituendo a lavoratrici e lavoratori il potere d’acquisto perduto. Quello strumento non lo abbiamo più da trent’anni e anche per questo, unico Paese occidentale, abbiamo i...
di GILBERTO TROMBETTA La retribuzione media annuale di un lavoratore di McDonald’s è di 8.897 dollari. Quella dell’Amministratore Delegato, Christopher Kempczinski, di 20.028.132 dollari. Più di 2.200 volte il salario medio. Vuole dire che l’AD guadagna in poco più di un’ora quello che il dipendente medio guadagna in un anno. Non credo servano molti commenti a questo dato. È una fotografia lampante di tutto quello che non funziona nel mondo degli ultimi trenta-quarant’anni anni. Un...
di MAURO ESPOSITO Ho appena finito una riunione con il Comitato aziendale europeo via web. Gli appartenenti al sindacato tedesco mi hanno riportato questa notizia (aumento salariale dell’8,5% per i metalmeccanici) con grande loro soddisfazione… Ed ovviamente anche con la mia. Anche perché i lavoratori di qualsiasi paese sono sempre lavoratori e, quando ottengono qualcosa, non posso che esserne felice… Però mi chiedo, non senza bestemmie, perché dopo il superamento della scala mobile per problemi...
di ANDREA D’AGOSTO La politica fatta attraverso la rincorsa alla visibilità ad ogni costo e all’acquisizione dei personaggi, come se fosse il calcio mercato, distrugge inevitabilmente la partecipazione e la militanza. È praticamente l’azione politica di un’area liberale. Coltivare, preservare e far crescere, invece, la partecipazione e la militanza è l’unica possibilità per un’area che voglia riaffermare i principi della democrazia popolare, iscritti nella Costituzione del 1948. Si può iniziare a credere che coloro che...
di GILBERTO TROMBETTA No, il bilancio di uno Stato non va gestito né come quello di un’azienda né come quello di una famiglia. «Va ricordato che, a differenza di aziende e famiglie, la spesa statale non è vincolata alle entrate, poiché è la sola istituzione che “possiede la propria banca” – la Banca Centrale. Può spendere quindi più di quanto incassa in tasse, dato che può essere finanziata dalla Banca Centrale che, con la propria...
di LORENZO D’ONOFRIO Paragone ha già sfasciato il partito (chi l’avrebbe mai detto…). I nostri non se la passano meglio. Il personalismo in politica è la piaga dei nostri tempi: fastidioso e deleterio nel Partito Unico, ridicolo e distruttivo nell’area del dissenso. Dei personaggi non so che farmene francamente, non li abbiamo mai voluti e ci siamo sempre rifiutati di diventarlo. Tutti dovremmo volare basso e ritrovare un po’ di umiltà, perché non siamo nessuno....
di GERARDA MONACO “Un’economia di mercato è uno strumento – efficace e prezioso – per organizzare l’attività produttiva. Una società di mercato è un modo di vivere in cui i valori di mercato penetrano in ogni aspetto dell’attività umana” (Michael Sandel). Comprimere l’azione statale lasciando che il mercato avanzi fa sì che tutto si mercifichi, perché ogni diritto naturale che lo Stato riconosceva all’essere umano per il solo fatto di essere tale diventa ora una...
di ETTORE SEBASTIAN RIPPA In radio, giorni fa, parlavano di Ischia paragonandola al disastro del Vajont… Il paragone veniva fatto perché “ogni volta che si specula poi avvengono i disastri”. Pensate che la speculazione di cui parlavano fosse quella che stiamo vivendo da quando abbiamo sottoscritto i trattati di Maastricht con cui abbiamo deciso di svendere il patrimonio pubblico ai grandi fondi di investimento che nn investono nulla? Pensate che la speculazione di cui parlavano...
di STEFANO D’ANDREA Si discute da tempo di “crisi della democrazia liberale” e anzi ormai la si dà per certa. Eppure il problema è mal formulato. Abbiamo da tempo una “crisi liberale della democrazia”. La democrazia o è democrazia popolare (o socialdemocrazia) o non è. La democrazia liberale è una contraddizione in termini.
di MICHELE DURANTE Dopo le elezioni politiche del 25 settembre, nell’area del sovranismo costituzionale (e non solo) è nata una nuova categoria di persona: il disfattista. Una ulteriore (come se non ce ne fossero già abbastanza) forma di nevrosi e depressione che limita l’intelligenza e l’azione politica. Una ulteriore scusa per non fare nulla e dire agli altri cosa va fatto. I maggiori problemi del popolo italiano, oggi, sono principalmente di carattere psicologico. La militanza...
di GILBERTO TROMBETTA Meglio tardi che mai. Con le politiche discriminatorie imposte negli ultimi 3 anni prima e con il pronunciamento di ieri della Corte Costituzionale (sarebbe meglio dire Incostituzionale) poi, molti cittadini si sono resi conto che in Italia i diritti sanciti dalla Costituzione vengono violati. Il punto è che non sono stati violati solo negli ultimi tre anni. I diritti, compresi quelli fondamentali, sanciti nella nostra Costituzione vengono violati da più di trent’anni....
Commenti recenti