Taggato: classe dirigente

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Avvelenata italiana: la soluzione è copiare dal nostro passato

di STEFANO D’ANDREA In Italia è accaduta una cosa assurda, qualcosa che richiama il concetto di simulacro di Baudrillard: la finta politica, la politica delle declamazioni ideologiche – quella che faceva credere ai militonti, ai simpatitonti e ai votonti che il PCI dovesse fare una rivoluzione, che in realtà il PCI non voleva fare e che l’URSS non avrebbe consentito di fare (attentato a Berlinguer in Bulgaria; consenso, documentato, del kgb al rapimento di Moro),...

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Si è chiusa la campagna per le elezioni regionali del Lazio: un resoconto

di STEFANO D’ANDREA Chiusa la campagna elettorale per le elezioni regionali del Lazio, è utile una riflessione su obiettivi e risultati. Intanto abbiamo scelto un nome, per questa elezione regionale e per le svariate altre alle quali parteciperemo negli anni 2018-2020, “Riconquistare l’Italia”, in luogo di altri per i quali avremmo potuto optare e in luogo del nome del nostro partito. Ebbene, per quanto mi risulti e sebbene abbia cercato di assumere informazioni, nessuno dei...

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Riconquistare l’Italia: una lunga fase si è conclusa

di STEFANO D’ANDREA Il carnevale elettorale dei partiti liberali, variamente mascherati, sta per finire. Tra breve avremo l’ennesimo governo liberale, in un Parlamento dominato dai liberali. I tifosi taceranno, eccettuati gli ingenuotti (si spera pochi) che trascorreranno tre o quattro anni a prevedere erroneamente e ad invocare elezioni anticipate. E salvo, purtroppo, riaccendere il tifo, ancor più ingenuamente, in occasione delle inutili elezioni europee, la cui unica funzione è di legittimare l’Unione Europea, i Patrioti, i...

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Questi sono i politici dei quali l’Italia ha bisogno: Stefano Rosati in conferenza stampa al TGR

Oggi è un giorno importante, perché abbiamo parlato per la prima volta per oltre 40 minuti agli Italiani, attraverso la TV di Stato. Siamo convinti che nessuno degli ascoltatori sia rimasto indifferente e che non pochi avranno pensato, ascoltando le parole del nostro Stefano Rosati: “Questi sono i politici dei quali l’Italia ha bisogno”.

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Libertà, giustizia, sovranità e classe dirigente

di STEFANO D’ANDREA I moti del 20-21 e del 30-31 mostrarono che non era possibile ottenere le libertà individuali senza indipendenze statali. Il 1849 mostrò che non era possibile ottenere le indipendenze statali senza l’Unità nazionale. Oggi la situazione è diversa. L’Unità nazionale è un bene ancora non in pericolo: il rischio della disgregazione farà capolino soltanto nel caso in cui la crisi si prolunghi per altri 15 anni. Invece la libertà di impresa e...

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Il “cursus honorum” e la liquefazione della classe dirigente

di EMILIO DI SOMMA (FSI Napoli) Non amo scrivere e parlare “a caldo” di eventi storici e politici. La grancassa mediatica, le tifoserie ed i “sono stato frainteso” che si accumulano uno dietro l’altro non permettono né un analisi politica decente né la possibilità di strutturare un dibattito politico sui veri temi politici che sono in ballo in determinate situazioni. E’ per questo che ho deciso di scrivere solo ora un articolo sullo stato deprimente...

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Morire per Maastricht? No, grazie! Considerazioni populiste sull’euro “irreversibile” (2a parte)

di LUCA RUSSI (FSI Arezzo) Passiamo allora a cercare di capire quali sarebbero i vantaggi della permanenza del nostro paese nell’Eurozona per le classi dirigenti attualmente al potere, ovvero perché queste ultime dovrebbero ritenere di poter ancora ricevere dei benefici nel mantenere il paese in una situazione che per loro sembrerebbe incominciare ad essere perfino rischiosa, in un quadro che va deteriorandosi sempre di più. Perché, vista l’eventualità che tensioni sociali sempre più forti possano...

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Professionismo politico, classe dirigente, militanza: facciamo un po’ di chiarezza.

di ALDO GIANNULI (docente di storia contemporanea) Uno dei miei articoli più recenti ha un po’ disorientato i lettori al punto che uno mi scrive: Sono confuso..
prima malediciamo i professionisti della politica…causa principe dell’allontanamento dalla politica dai cittadini … gente che è stata in politica per decenni, produttrice di disastri, servi dei poteri forti e allergici alla democrazia….ora me ne si esce con la necessità di avere dei professionisti della politica, gente che conosce i...

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La retorica della piazza nell'era della dittatura dell'UE

di MASSIMILIANO VENEZIANI (FSI Liguria) La famosa riforma del lavoro è stata approvata in Francia, confermando l’inefficacia della piazza già vista nelle fasi drammatiche in Grecia, figlia di una retorica del movimentismo di sinistra che non riesce, anzi non vuole vedere la realtà dei fatti: siamo sotto una dittatura. La tecnocrazia europea ascolta solo i mercati e le aristocrazie industriali e finanziarie; la piazza non le fa paura perchè vuota, senza un programma che punti...

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La Sovranità ai tempi della NATO

di DAVIDE VISIGALLI (Ars Liguria)   Qui vi propongo un testo dell’onorevole Lelio Basso a proposito dell’adesione nella NATO da parte dell’Italia. Questo stralcio fa parte del dibattito avvenuto alla Camera dei deputati nel marzo del 1949. Fu un dibattito molto acceso tra il governo democristiano, guidato da De Gasperi, e le opposizioni parlamentari che mettevano in guardia circa la sostanziale limitazione della sovranità nazionale. Mi sembra importante per capire diversi concetti che poi si...

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Ceto dirigente o dominante?

Il concetto di classe, storicamente molto antico, emerge per la prima volta nell’opera di Tito Livio. Lo storico testimonia che nella società romana, in età monarchica, i cittadini erano divisi in cinque classi, al di fuori delle quali v’erano i proletari. La classe, dunque, era un gruppo sociale definito quanto al censo degli individui, che con il tempo comportava rango e status nella catena delle gerarchie. Perciò il termine, usato senza aggettivi, indica solitamente una...

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Salvezza immeritata

In democrazia, non diversamente che negli stati autoritari o totalitari, i partiti occupano lo Stato. In democrazia lo Stato è occupato da più partiti (eventualmente in forma alternata). Negli stati autoritari o totalitari spesso da un solo partito e talvolta da più partiti. Questo va considerato un dato di fatto, che soltanto menti ingenue possono contestare. Non esiste nessuna esperienza storica nella quale l'occupazione dello Stato da parte dei partiti non si sia verificata. Si...