Taggato: debito pubblico

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Lo stato di salute dell’Italia

di GILBERTO TROMBETTA (FSI-Riconquistare l’Italia Roma; candidato Sindaco di Roma) È uscito il consueto report annuale dell’ISTAT¹, quasi 300 pagine di dati e di statistiche per raccontare lo stato di salute del Paese. L’attuale crisi, l’ennesima legata a un sistema economico [ordo]liberista tutto puntato sull’export a scapito del mercato interno e dell’interventismo statale in favore di lavoro e salari, va collocata nel quadro di in un Paese che ancora non era tornato ai livelli precedenti...

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Cronache dall’Unione Europea – capitolo 4: Cosa interessa davvero alla Germania?

di SIMONE GARILLI (FSI Mantova) Cerchiamo di capire quali sono i reali interessi in gioco ai tavoli europei, ragionando sui tre strumenti anti-crisi astrattamente possibili: – Il Meccanismo Europeo di Stabilità Il MES con condizionalità, l’unico esistente trattati alla mano, funziona così: i singoli Stati nazionali immettono nel fondo capitale (in parte versandolo e in parte impegnandosi a versarlo se richiesto); facendo leva su questo capitale (per l’Italia 14 miliardi già versati) il fondo emette...

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Con il coronavirus che la spinge verso l’orlo del baratro, l’Italia avrà bisogno di un salvataggio preventivo, un firewall finanziario

di ASHOKA MODY La crisi italiana potrebbe presto diventare impossibile da gestire, causando, potenzialmente, danni irreparabili nei mercati finanziari di tutto il mondo. Venezia era quasi vuota lunedì a causa delle restrizioni di spostamento nella Regione del Veneto. Con la crisi economica e finanziaria del paese in peggioramento, l’Italia ha bisogno di un pacchetto di salvataggio preventivo tra i 500 e i 700 miliardi di euro per assicurare i mercati finanziari che il governo italiano...

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La lettera di Bruxelles al governo italiano

Traduzione a cura di Emilio di Somma (FSI Torino) Caro Ministro, Scriviamo per informarla dei risultati delle procedure di sorveglianza fiscale dell’Italia da parte della commissione europea. Basandoci sui dati notificati per il 2018, è stato confermato che l’Italia non ha raggiunto progressi sufficienti riguardo il rispetto dei criteri di debito del 2018. Pertanto, la commissione considera la preparazione di un rapporto in accordo con l’articolo 126(3) del trattato, sul quale la EFC dovrà dare...

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Famiglia e lavoro

di MARCO TROMBINO (FSI Genova) Da molti anni i demografi trattano del problema delle “culle vuote” in Italia, ossia l’importante calo di natalità che ha interessato il nostro paese negli ultimi decenni, tanto più stupefacente se lo mettiamo a confronto con l’alto tasso di fecondità che ha riguardato la stessa Italia nella prima parte del XX secolo. In poco tempo uno sconvolgimento culturale ed antropologico ha portato la fecondità della Penisola ai tassi più bassi...

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L’Unione disunita

di LUCIANO DEL VECCHIO (FSI Bologna) Attualmente c’è uno scontro in atto tra Roma e Bruxelles, che non sappiamo fino che punto possa spingersi. Quali e quante opzioni ha l’Italia per resistere alle intimidazioni della cupola eurocratica, almeno fino alle elezioni europee? Un eventuale successo dei “populisti” metterebbe a rischio la sopravvivenza dell’Unione? Gli eurocrati lo temono, ma nessuna previsione è oggi affidabile. L’UE, come ammucchiata di Stati nazionali in selvaggia competizione liberista tra di...

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Cosa dicono di noi gli amici tedeschi

di PAOLO DI REMIGIO (FSI Teramo) Il signor Fleischhauer unisce una disarmante ignoranza dei concetti economici elementari a un livore ingenuo per un popolo che egli conosce solo in cartolina. Debito pubblico e debito estero hanno in comune di essere entrambi debito, certo; mentre però il debito pubblico deve essere stabilizzato per mezzo della crescita economica, il debito estero nell’Eurozona deve essere combattuto con l’aumento delle esportazioni e la caduta delle importazioni, dunque con l’impoverimento...

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Apologia del debito pubblico

di STEFANO D’ANDREA DEBITO PUBBLICO: SIETE STUPIDI O SIETE STATI INDOTTRINATI (STUPIDITI)? Voi che da 30 anni credete che il problema sia il debito pubblico e non vi siete mai chiesti: a) perché il debito privato non è un problema? b) perché TV, Corriere della Sera, la Repubblica e il Sole 24 Ore non dedicano al debito privato lo stesso spazio che dedicano al debito pubblico? c) perché i Trattati europei non prevedono vincoli al debito privato e anzi lo promuovono? d) perché il debito...

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Non chiamatelo debito

di IACOPO BIONDI BARTOLINI (FSI Firenze) Quando si racconta una storia, anche ai nostri figli, abbiamo un determinato modo di raccontarla. Ogni storia ha il suo modo. Il motivo sta principalmente nel fatto che vogliamo che la storia faccia riflettere su determinate cose, muova certi angoli dell’anima, lasci una determinata impressione, buona su certi aspetti, fatti o personaggi, meno su altri. Non è diverso per le storie che ci raccontano in televisione e sui giornali:...

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Vivere sopra le proprie possibilità: la verità

di GIANLUCA BALDINI (FSI Pescara) Spesso qualche euroentusiasta si riferisce a un passato non molto remoto nel corso del quale gli italiani avrebbero vissuto sopra le loro possibilità, generando lo sfacelo finanziario che viviamo oggi. Questo passato di vizi e sperperi è identificato nei rampanti anni ’80 e il severo giudizio moralistico si basa sulla lettura distorta dell’aumento del debito pubblico di quegli anni e su un prospettiva di osservazione, quella dell’individualismo metodologico, che è...

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Reprimere la rendita finanziaria e instaurare un sistema finanziario nazionale

Documento programmatico del FSI, approvato nella seconda assemblea nazionale dell’ARS il 13 giugno 2013 e richiamato nell’Atto Costitutivo del FSI. Sommario: 1. REPRESSIONE FINANZIARIA COME SITUAZIONE E COME REGIME GIURIDICO; 2. LA GIUSTIZIA DEL REGIME GIURIDICO DI REPRESSIONE FINANZIARIA; 3. IL REGIME DI REPRESSIONE FINANZIARIA:A) DIVIETI DI ESPORTAZIONE DI MONETA, DI ACQUISTARE QUOTE DI SOCIETA’ AVENTI SEDE FUORI DEL TERRITORIO DELLA REPUBBLICA E DIVIETI DI ACQUISTI E DI ESPORTAZIONE DI TITOLI EMESSI ALL’ESTERO E PAGABILI...

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Finanziamenti comunitari: reale opportunità o ulteriore vincolo di spesa?

di DAVIDE PARASCANDOLO (FSI L’Aquila) Da tempo i media non fanno altro che imputare l’insufficiente utilizzo dei fondi comunitari a nostre reali o presunte mancanze, dovute ai più svariati fattori, dalla farraginosità della burocrazia, all’incapacità di elaborare i progetti, alla solita onnipresente corruzione. Ma le cose stanno realmente in questi termini? Al netto di tali lacune, fisiologicamente presenti in forma più o meno accentuata in tutti i Paesi europei, il discorso è in realtà più...