Categoria: Primo Piano

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Appello al Popolo, ARS, Antieuropeismo, Unione economica europea e Unione politica europea

di Stefano D’Andrea  a seguire l'articolo di Aldo Giannuli Untà europea: che bella cosa, però… Fin dalla nascita di questo blog ho testimoniato una posizione politica “antieuropeista”. Successivi scritti e interventi video hanno chiarito che la mia posizione politica è di contrarietà al mercato unico creato con Maastricht e già preparato nel quinquennio precedente e alla moneta comune (l’euro). Già nel primo articolo – il  Manifesto del fronte popolare italiano, che era soltanto la sintesi...

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Il paradossale ossimoro

di Luciano Del Vecchio La formula "guerre umanitarie" risponde a un´esigenza antica quanto la guerra stessa: quella di giustificarla. Se i promotori della guerra riescono a convincerci che essa è “giusta”, accettabili diventano la perdita di vite umane, le sofferenze dei sopravvissuti e le devastazioni materiali. A ben vedere, l´interventismo militare umanitario è sempre esistito. Anche le conquiste coloniali furono presentate come guerre umanitarie. Erano l’ipocrito “fardello dell'uomo bianco”, che le scatenava allo scopo di...

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Giuseppe Guarino conferma autorevolmente tutte le analisi di Appello al Popolo

Con orgoglio siamo onorati che Giuseppe Guarino confermi tutte le analisi svolte in questi tre anni da Appello al Popolo: l'errore è stato il passaggio dal mercato comune al mercato unico. L'errore non è consistito nella sola adozione dell'euro; bensì nell'adesione al mercato unico, ossia al Trattato di Maastricht. httpv://youtu.be/qwRAe6kfJo0

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Perché riconquistare la sovranità

di Stefano D'Andrea Riconquistare la Sovranità 1. Oggi, 2 giugno 2012, nasce il sito dell’Associazione Riconquistare la Sovranità (ARS). La data è stata scelta per l’alto valore simbolico: crediamo fermamente nella Costituzione Repubblicana, soprattutto nel titolo che disciplina i “rapporti economici”, disapplicato da oltre venti anni. La disciplina costituzionale dei rapporti economici è un’ancora di salvezza per tentare di uscire dalle tre crisi che attanagliano l’Italia: la crisi della produzione; la crisi della distribuzione; la...

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Grandi italiani: Giordano Cavestro (Mirko)

Cari compagni, ora tocca a noi. Andiamo a raggiungere gli altri tre glorosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia. Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella. Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile. Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia...

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Perché la Grecia uscirà dall’Unione europea e non soltanto dall’euro

di Stefano D'Andrea Gli squilibri generati dall’euro condurranno, in tempi stretti, all’uscita della Grecia dall’Unione europea. Dico dall’Unione europea; non semplicemente dall’euro, come si suol ripetere. Ormai sono tutti quasi certi che la Grecia sia destinata ad uscire ben presto dall’euro. Io invece dico che la Grecia è destinata ad uscire tra breve dall’Unione europea. E non perché sia certo che il potere sarà conquistato dal KKE, che si propone deliberatamente di uscire dall’Unione europea....

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Sovradiagnosi II. Il business medico mira alla pancia

“Voglio vendere farmaci a tutti. Voglio vendere farmaci ai sani. Voglio che i farmaci si vendano come caramelle” H. Gadsen, uno degli amministratori delegati della Merck, Sharp & Dome, la casa farmaceutica che nel 1958 lanciò il primo antipertensivo di massa con una campagna di marketing “Il paziente perde i diritti costituzionali scritti da Thomas Jefferson: alla vita, alla libertà e al perseguimento della felicità”. Sir G. Pickering, regius professor di medicina a Oxford, sugli...

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Ci libereremo

di Stefano D’Andrea Ci libereremo dai vincoli dell'unione europea, propagandati come libertà: di circolazione delle persone, dei capitali, dei servizi e delle merci. Ci libereremo dall’imposizione della diabolica concorrenza, che non è sana competizione, la quale, tra l'altro, deve talvolta lasciare il campo ora alla cooperazione ora al monopolio. Ci libereremo dalla fiducia nichilistica nel mercato e dalla diffidenza verso l'umanistica programmazione. Ci libereremo dal credito al consumo. Ci libereremo dalla televisione commerciale nazionale, dalla...

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L’incubo rossobruno dei dementi: il caso di Daniele Maffione

  di Stefano D'Andrea Un tale, che chiamerò il Demente, ha scritto un articolo pubblicato sul blog Giovani Comunisti, nel quale rinvengo questa frase: “Non si può, infine, non citare il caso del “Campo antimperialista”, de “La Rinascita – Quotidiano della Sinistra Nazionale”, “Sumud – Associazione antimperialista”, “Appello a popolo”, “Rivista indipendenza”, il blog “La patria del ribelle”, che  rivendicano tutti il proprio appoggio alla causa palestinese ed araba, sfociando in interpretazioni antisemite, date dall’identificazione di...

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Il capitalismo non se la passa tanto male: la crisi economica non è globale

di Stefano D’Andrea Sono anni che giornalisti economici ed economisti discorrono di “crisi globale” o di “crisi mondiale”, indagandone le cause e proponendo soluzioni. Anche gli economisti critici  si interrogano sulla “crisi globale”. La “Lettera degli economisti”, pubblicata ormai quasi due anni fa, muoveva dal presupposto che fosse in corso dal 2007, e non fosse mai terminata, una “crisi economica globale” o “crisi mondiale”; discorreva di un “un sistema economico mondiale senza una fonte primaria...

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La UE come mostro adescatore: la proibizione agli Stati nazionali di presentare argomenti scientifici

di Menici60d15 Due mesi fa, su una rivista della Società europea di biologia molecolare due ricercatori, la norvegese Wickson e l’inglese Wynne, hanno paragonato la natura di una proposta legislativa della Commissione europea (CE) alla rana pescatrice abissale [1]; è quel pesciaccio, che vive negli strati marini profondi, dove la luce solare non arriva, che pare disegnato da un caricaturista per quanto è brutto e per come rappresenta il predatore astuto (e anche la dabbenaggine...

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L’Università che vogliamo

L'Università italiana sopravvive, difficoltosamente, in una condizione di disagio e di crescente emarginazione che ha pochi termini di confronto nella storia recente. Essa ha visto fortemente ridotte le risorse economiche per il suo funzionamento, molto prima che si manifestasse la crisi mondiale e malgrado le modeste dotazioni di partenza rispetto agli altri Paesi industrializzati. Tutti i saperi umanistici e buona parte delle scienze sociali sono da tempo sfavoriti, a beneficio di discipline che si immaginano...