La Rivista di Riconquistare l'Italia

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Cosa è stato, dunque, il fascismo: “parentesi”, rivoluzione o reazione?

di Simone Garilli   Nell’impresa di delineare, in Italia, una coerente teoria politica alternativa al sistema di pensiero e di potere dominante, vi è un nodo da sciogliere di particolare importanza. Non è un mistero, infatti, che nella variopinta galassia anti-sistema e persino anti-europeista che si è mossa in questi anni ai margini della politica parlamentare, hanno trovato un certo spazio suggestioni parafasciste o perlomeno parautoritarie. Non si tratta solo dei tentativi direttamente partitici, come...

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Egemonia dell’orecchio

di Saverio Squillaci   Che sensazione meravigliosa di gioia mista a malinconia ci pervade quando riascoltiamo le sigle dei cartoni animati che hanno costellato la nostra infanzia. E che dire di quei brani che, andando dietro a chi sapeva suonare la chitarra, cantavamo a squarciagola nei falò in spiaggia, che ci facevano sentire in comunione tra noi, tra ragazzi. Le canzoni in radio erano la colonna sonora della nostra vita ed in particolare siamo rimasti...

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Eravamo già green, prima che diventasse una scusa per depauperare

di Gerarda Monaco   La nostra Costituzione, conformemente al sentimento del periodo storico in cui fu redatta, non includeva un esplicito riferimento all’ambiente. Non era la sola Carta a rimanere tacita su tale materia, dal momento che nemmeno nelle Costituzioni antecedenti o ad essa contemporanee si rinveniva un richiamo espresso all’ambiente. In Italia, questo apparve in occasione della riforma del Titolo V, parte II, con la legge Cost. n. 3/2001. Si trattava, nondimeno, della previsione...

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Non mi riconosco

di Gabriele Toma   In questa umanità fatta da figli al guinzaglio che portano a passeggio i genitori, da nonne che trascinano bambini con l’iPhone, da padri che minacciano insegnanti di alunni come utenti reclamanti il disservizio indotto da politiche omicide, recepite in nome di una nuova umanità. Mi spiace, ma non mi riconosco nell’ostentatio fluida, talvolta di un esplicito volgare, senza sacro né pudore, senza ossequio silenzioso per gli archetipi ancestrali di cui i...

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Critica al sistema di valutazione della performance nella pubblica amministrazione

di Michele Durante   Il sistema di valutazione delle strutture e dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche (c.d. performance) introdotto dal d.lgs. n. 150/2009, secondo la normativa, perseguirebbe il fine di “assicurare elevati standard qualitativi ed economici del servizio tramite la valorizzazione dei risultati e della performance organizzativa e individuale” (art. 2). Ciò appare, in prima battuta, un fine condivisibile. Chi non vorrebbe elevare e valorizzare i risultati di una qualsivoglia organizzazione, ancor più quando persegue...

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La seconda liberazione

di Marco Trombino   Troppo inchiostro è stato speso per commentare le polemiche che, invariabilmente, seguono la festività del 25 Aprile; un’occasione che, a detta di alcuni, anziché unire gli Italiani come dovrebbe tende a dividerli ogni volta su faglie ideologiche, e in effetti ad alcune commemorazioni dobbiamo assistere a deprimenti scene di gruppetti di manifestanti che si prendono a insulti tra loro: sinistra contro destra, filopalestinesi contro filoisraeliani, autorità sul palco che vengono fischiate,...

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Che significa pieno impiego*

Di Stefano D’Andrea “… gli istituti giuridici e l’impianto di politica economica orientati alla piena occupazione, non servono soltanto a tutelare i disoccupati. Noi oggi sappiamo, grazie a trenta-quaranta anni di esperienza storica, ciò che i costituenti potevano soltanto intuire o vagheggiare, ossia che gli istituti giuridici e l’impianto di politica economica volti alla piena occupazione corrispondono a un’altra idea di “giustizia”, rispetto a quella oggi dominante: generano più alti salari per gli occupati, dipendenti...

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Il Regno degli equivoci

di Alessandro Ape   Questa è la storia di un giovane Regno, un Regno in cui gli uomini vivevano liberi, dopo un lungo percorso di emancipazione, liberi da ogni condizionamento, liberi dallo Stato, dalla famiglia, dal genere, dalle ideologie, dalla Storia: il Regno degli equivoci. Se dovessimo ricostruire genealogicamente la nascita di questo Regno arriveremmo sicuramente all’equivoco primario, nato col crollo dell’URSS e l’inaugurazione di un mondo incantato che ha nella globalizzazione il suo corollario....

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Derive dialettiche postmoderne

di Davide Parascandolo   La filosofia, lungi dall’essere una disciplina di sterili elucubrazioni, può fornire spesso chiavi di lettura alternative della realtà presente. Un paio di secoli fa, un tale non proprio sprovveduto, di nome Georg Wilhelm Friedrich Hegel, pubblicava un’opera, La Fenomenologia dello Spirito, nella quale comparve un topos poi divenuto celebre, quello della cosiddetta dialettica servo-signore. L’opera in sé si interroga sulle modalità tramite cui lo spirito si manifesta nella realtà attraverso la...

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Riformare (di nuovo) la pubblica amministrazione? La nostra intervista a Giancarlo Barra

La Pubblica amministrazione è sotto attacco? Da alcuni decenni è in atto un processo di riforma che tenta di aprire il settore pubblico al mercato, in un vortice di contraddizioni che si ripercuotono direttamente sui servizi e sui cittadini. Occorre (ri)costruire un’amministrazione rispettosa dei valori. A cura del Centro Studi Prima Repubblica.

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Lenzuolate

di Gianfranco Costantini   Esistono molti fattori che hanno influenzato il nostro declino economico/culturale ma a ben vedere, uno dei principali (o forse uno di quelli che mi ha più colpito), è stato il Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 114, passato alla storia della Repubblica come: “Riforma del Commercio” o “la Lenzuolata” di Pierluigi Bersani, imbarazzante ex Segretario del principale partito della sinistra neoliberale italiana. Le liberalizzazioni degli anni novanta, a partire dall’ Atto...

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L’Italia sarebbe in grado di difendersi da un attacco nucleare?

di Roberto Poerio La risposta è semplicemente NO, ma questo non ve lo diranno mai apertamente per motivi facilmente comprensibili. E’ ben noto infatti che la classe politica italiana (di qualsiasi schieramento), su alcuni temi non ha alcuna idea di progettualità di lungo periodo, e si limita a vivere il presente con un atteggiamento di scaramantico lassismo. Senza una cultura della prevenzione contro i possibili pericoli per la collettività, con un’opportuna adozione di un adeguato...