Taggato: euro

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No euro: ecco anche Berlusconi

Ho sempre sostenuto che limitarsi a dire “no euro” fosse un errore, perché l’euro sarebbe finito prima che si fosse formato un gruppo politico sovranista, senza che i sovranisti avessero contribuito minimamente a far venir meno l’euro, che va scricchiolando sempre piu’ nell’opinione pubblica (e delle elite) di moltissimi stati europei. Ancora di recente ho sorriso di coloro che stimano piu’ Grillo, Alemanno, Salvini e ora anche Fassina e magari il modestissimo Cuperlo, perché, sebbene...

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Fassina, Cuperlo e i cittadini di sinistra favorevoli all'abbandono dell'euro

Vedere tanti amici di sinistra gioire o essere felici perché Fassina e Cuperlo, per un opportunismo non diverso da quello di Salvini e Grillo, cominciano a ipotizzare una posizione politica di uscita dall’euro, mi dà una grande tristezza. L’Italia ha bisogno di cambiare classe dirigente. Cosa valga Cuperlo abbiamo avuto modo di vederlo durante le primarie: è il nulla allo stato puro. Oscillazioni, codardia e ipocrisie di Fassina sono note a tutti gli antieuro. La...

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Euro, Unione Europea o socialismo?

Non c’è neanche un solo diritto fondamentale enunciato dalla Costituzione che non risulti alterato in maniera sostanziale dall’applicazione dei trattati europei: la critica dell’ARS non è solo critica all’euro, ma critica all’Unione Europea. L’Italia ha giocoforza subìto una rivoluzione, che è maggiore rispetto ad altri Stati appartenenti all’unione: dai primi anni ‘90 abbiamo modificato il sistema processuale penale, il sistema di distribuzione dei poteri dal centro alla periferia, il sistema elettorale  (ribaltandone completamente i presupposti),...

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I sovranisti e la fine dell'euro

La partita dei sovranisti inizierà proprio quando molti credono che dovrebbe finire, ossia con la fine o l’abbandono dell’euro. L’euro cadrà perché genera squilibri, grandi impoverimenti, disoccupazione di massa, depressione sociale, crollo o crisi cronica di sistemi economici nazionali e quindi porta con sé l’impoverimento o la sventura anche dei ceti piccolo borghesi e persino medio-borghesi che operano nei sistemi economici nazionali che crollano o si ammalano cronicamente. L’euro non cadrà per battaglie politiche dei...

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Perle di logica eurista

Il dibattito che ruota attorno all’Unione europea e alla sua irenica creatura chiamata euro ci permette a volte di godere di talune mirabolanti piroette (il)logiche e di alcuni curiosi siparietti i cui protagonisti sono ignari di dare sfoggio di clamorosa quanto inconsapevole idiozia. Le performances più strabilianti costoro le regalano quando discorrono amabilmente degli effetti “catastrofici” che a detta loro costituirebbero il certo epilogo di un eventuale ritorno a “lirette” o simili succedanei. Questi esimi...

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L'importanza della moneta

Il processo di lobotomizzazione mass-mediatica che subiamo incessantemente vuole convincerci, con lo scopo di deresponsabilizzare l’euro e i suoi fautori nei confronti della crisi che stiamo vivendo, che la moneta sia un fattore marginale e che il vero problema sia più che altro una nostra supposta inferiorità antropologica, le cui nefaste conseguenze andrebbero imbrigliate attraverso il famoso vincolo esterno. Siamo incapaci di governarci adeguatamente, dunque che lo si lasci fare agli altri – il ché...

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Intervista a Diego Fusaro (a cura di Luca Cancelliere)

Diego Fusaro è nato a Torino nel 1983 e si è diplomato al Liceo Classico “Vittorio Alfieri” di Torino. Nel 2007 si è laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Torino, dove è stato allievo di Pier Paolo Portinaro, Gianni Vattimo ed Enrico Pasini, con una tesi su Karl Marx. Dopo un periodo di ricerca all’Università di Bielefeld in Germania, ha conseguito il dottorato in Storia della Filosofia presso l’Università San Raffaele di Milano, dove...

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Europa: i piani B

Lo scorso 22 marzo il governatore della Banca centrale belga, Klaas Knot, ha reso noto che nel 2012 il suo Istituto aveva preparato un piano di emergenza per l’uscita dall’euro. L’ammissione ufficiale di ciò che si sa ufficiosamente, e cioè che Banche centrali e Ministri delle finanze lavorano su scenari di implosione dell’eurozona almeno dalla primavera 2011, ha dato lo spunto a Jacques Sapir per alcune considerazioni, tanto più interessanti in quanto l’economista francese ha partecipato...

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Svalutazioni nominali e rivalutazioni reali

In questo articolo si metteranno a confronto gli andamenti dei tassi di cambio nominali e reali di Stati Uniti, Italia e Germania, tra il 1960 ed il 2013, mettendo alla luce alcuni effetti verificatisi con l’adesione allo SME e alla moneta unica europea. A nessuno, credo, sarà mai sfuggita la ricorrente analogia tra la “liretta” e le famigerate svalutazioni, sempre e comunque definite “competitive”. Pochi, però, sono al corrente che la competitività di prezzo dei beni di...

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Svalutazione, inflazione e prezzo del petrolio.

  In questo articolo si analizzerà l'evoluzione del tasso di inflazione in relazione alla variazione del prezzo del petrolio e del tasso di cambio tra euro e dollaro.   Nel corrente dibattito, ogniqualvolta si paventa l'ipotesi di una rottura dell'unione monetaria, con contestuale svalutazione, si riporta in vita il fantasma dell'inflazione e dei prezzi delle materie prime che salirebbero alle stelle. Questo terrore, molto probabilmente, è radicato nel ricordo delle crisi petrolifere degli anni 70...

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Narciso e il ritorno alla Lira

Qualche giorno fa, qui su AAP, Marino Badiale ipotizzava come possibile spiegazione della mancanza di ribellione dei popoli europei all’austerity, una causa psicologica e/o antropologica. La sua analisi partiva da due saggi che dimostravano come la società capitalistica stia mirando a inoculare sempre più l’ideologia consumistica già nei bambini, che ne sono inevitabilmente corrotti. In questo post vorrei brevemente affrontare un’altra caratteristica della società dei consumi che potrebbe in parte rispondere alla domanda iniziale: la...

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L’origine ambigua del termine “sinistra”

L’origine ambigua del termine “sinistra” di Luciano Del Vecchio La dicotomia destra-sinistra viene di solito fatta risalire agli anni della Rivoluzione francese, quando a una nobiltà terriera che esercitava il potere politico si contrappose una borghesia mercantile convertita alle idee liberali. Sono appunto i liberali a rappresentare, per quasi tutto quel secolo, la «sinistra», cioè il gruppo politico che nei parlamenti siede alla sinistra del presidente. Questa borghesia, al potere con la III Repubblica, espresse...