Taggato: eurozona

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Un confronto fra Italia e Olanda

di ALEXANDRE AFONSO (Università di Leida) Dal 1995 l’Italia non ha mai avuto un bilancio in pareggio. Anche i Paesi Bassi hanno registrato deficit per la maggior parte degli anni, ma in generale un po’ più bassi e con sporadici surplus (grafico 1, dati Eurostat). Una grande differenza tra Italia e Paesi Bassi è che la situazione italiana è stata aggravata da un debito costruito principalmente negli anni ’80 (dopo cioè il divorzio Banca d’Italia/Tesoro,...

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Franco CFA: tutto quello che avreste sempre voluto sapere e non avete mai osato chiedere

di THOMAS FAZI   Franco CFA. Fino a poco tempo fa queste due parole non avrebbero significato un granché per la maggior parte degli italiani. Oggi, invece, il termine è entrato nel dibattito pubblico anche da noi, grazie alle dichiarazioni di alcuni noti politici italiani, che hanno scatenato un’aspra crisi diplomatica tra Roma e Parigi. Dunque, chi segue la cronaca politica sa probabilmente che il franco CFA è una valuta utilizzata da una serie di...

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La proposte ‘supply-side’ eurorientate del neo governo gialloverde

di NICOLA DI CESARE (FSI Cagliari) In varie occasioni il nuovo governo giallo-verde ha dichiarato che in prima battuta vuole perseguire delle politiche economiche supply-side (rivolte al lato dell’offerta), peraltro finanziate “dal basso” con il temporalmente inevitabile aumento dell’IVA. A mio avviso ciò costituisce un errore che manifesta una incapacità di leggere la realtà economica del paese abbastanza preoccupante. La priorità per le imprese italiane non è tanto la sostenibilità dei costi fiscali in senso...

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Morire per Maastricht? No, grazie! Considerazioni populiste sull’euro “irreversibile” (2a parte)

di LUCA RUSSI (FSI Arezzo) Passiamo allora a cercare di capire quali sarebbero i vantaggi della permanenza del nostro paese nell’Eurozona per le classi dirigenti attualmente al potere, ovvero perché queste ultime dovrebbero ritenere di poter ancora ricevere dei benefici nel mantenere il paese in una situazione che per loro sembrerebbe incominciare ad essere perfino rischiosa, in un quadro che va deteriorandosi sempre di più. Perché, vista l’eventualità che tensioni sociali sempre più forti possano...

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Morire per Maastricht? No, grazie! Considerazioni populiste sull’euro “irreversibile” (1a parte)

di LUCA RUSSI (FSI Arezzo)   Premessa Il titolo m’ è venuto così, solo dopo mi sono reso conto che fa il verso ad un famigerato libello di cui è autore l’ex-Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana Enrico Letta, che si intitolava per l’appunto Euro sì: morire per Maastricht, opera data alle stampe nel 1997 in piena bagarre per l’entrata-a-tutti-i-costi del nostro sventurato Paese nell’area della moneta unica, e che oggi, in piena...

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La replica di Roberto Buffagni al FSI

Pubblichiamo la replica di Roberto Buffagni all’articolo scritto da Stefano D’Andrea e Paolo Di Remigio, riservandoci di proseguire il dialogo *** Grazie della replica articolata e cortese. Dal vostro scritto scelgo per ora tre punti chiave. Pur prefiggendomi la massima semplificazione, come si conviene a un’analisi che è anzitutto formale e strategica, non è possibile rispondervi, come sarebbe desiderabile, con maggior brevità. Sul resto, se lo vorrete, si potrà continuare a dibattere in seguito. I...

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Finanziamenti comunitari: reale opportunità o ulteriore vincolo di spesa?

di DAVIDE PARASCANDOLO (FSI L’Aquila) Da tempo i media non fanno altro che imputare l’insufficiente utilizzo dei fondi comunitari a nostre reali o presunte mancanze, dovute ai più svariati fattori, dalla farraginosità della burocrazia, all’incapacità di elaborare i progetti, alla solita onnipresente corruzione. Ma le cose stanno realmente in questi termini? Al netto di tali lacune, fisiologicamente presenti in forma più o meno accentuata in tutti i Paesi europei, il discorso è in realtà più...

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Hans-Werner Sinn prevede l’uscita dell’Italia dall’Euro

Su ‘Die Welt’ è apparsa questa intervista a Sinn, in cui prevede che l’Italia uscirà dall’Euro perché la sua situazione economica è catastrofica. A Sinn questa previsione provoca qualche dispiacere: non perché pensi al futuro fastidio delle svalutazioni competitive che la moneta sovrana consente e l’Euro impedisce – per carità; sembra invece che gli dispiaccia che l’Italia abbandoni di nuovo il ‘fedele alleato’, che si mostri meno ariana di quanto desideri. Questi Italiani! Parlano tanto,...

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L'incubo del capitale: la libertà dei popoli

di Stefano D’Andrea Articolo pubblicato su Appello al popolo il 19 settembre 2011 e nel quale era già  tutto previsto.   Dice Angela Merkel e con essa tutta la elite politico-finanziaria: se crolla l’euro crolla l’intero ordine giuridico europeo. Rispondiamo: lo sappiamo. E infatti non ci sono altre ragioni per uscire dall’euro se non quella di perseguire la disintegrazione dell’ordine giuridico europeo.   La verità è che faranno di tutto per salvare l’ordine giuridico europeo....

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L'uscita dall'UE e la prospettiva del FSI

di LORENZO D’ONOFRIO (ARS Abruzzo) I tecnicismi sull’uscita (dall’euro o dalla UE) mi hanno sempre fatto sorridere! Come se si trattasse di un problema tecnico e non di consenso popolare diffuso per una scelta di rottura dell’ordine giuridico europeo. Scelta che, è bene non prenderci in giro, sia che riguardi la UE, sia che riguardi la sola eurozona, non potrà mai essere indolore e andrà affrontata preparandosi alla Resistenza. Allora l’unica questione veramente rilevante, per...

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Lo Stato sociale ai tempi del finanz-capitalismo

di LUCIANO GALLINO (1927-2015; sociologo) Gli Stati europei hanno speso trilioni per salvare gli enti finanziari. In Germania ci sono degli istituti bancari che hanno fatto veramente delle cose inimmaginabili, ad esempio nel campo dei derivati. Non parliamo poi delle banche olandesi o di quelle spagnole, che hanno seguito esattamente le orme di quelle americane, non solo nell’offrire crediti, ma anche nell’imporre crediti: hanno imposto mutui a famiglie che non erano assolutamente in grado pagarli....

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La lettera di Paolo Savona al Presidente (che non c'è)

di MAURO POGGI (ARS Liguria) Paolo Savona scrive una lettera aperta al Presidente Mattarella sull’incombente accordo europeo di “Gestione in comune“, un progetto che prevede la creazione di un Fondo Comune Europeo per affrontare le crisi degli Stati membri, da finanziare tramite la cessione di una quota delle entrate fiscale di ogni stato (o in alternativa con tasse addizionali). La gestione del Fondo verrebbe delegata a una nuova figura di alto dirigente comunitario, una specie di superministro...