Taggato: Stato

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Il territorio e la frontiera

Il territorio e la frontiera di Luciano Del Vecchio Oggi il capitalismo è essenzialmente speculativo e finanziario, de-territorializzato; vive e prospera al di fuori e al di sopra dei territori, su cui nei secoli precedenti produceva merci e profitti, sfruttandone le risorse. Il capitalismo otto-novecentesco aveva fame di “terre” da sfruttare e si sviluppava in colonialismo e in imperialismo. Oggi ha fame di stati sovrani da svuotare e diluire nei mercati finanziari globali. Il territorio...

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Il manifesto, il sogno e il grande incubo.

(cit. 883) Nel dicembre scorso Eugenio Scalfari, nel commentare duramente una critica fatta a Napolitano da Barbara Spinelli, sua collega di Repubblica, la ammoniva di studiare la storia del nostro paese e di ricordarsi di suo padre che “è il suo bene maggiore”. Altiero Spinelli, padre di Barbara, è l’autore del manifesto di Ventotene e uno dei padri fondatori dell’Unione Europea (in suo onore è stato chiamato un palazzo della commissione a Bruxelles). Napolitano, nostro...

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Stato o Volontariato? 3

Come spiegavo negli articoli precedenti [1, 2] esistono situazioni in cui il volontariato (nella migliore delle ipotesi) colma un vuoto che lo Stato ha prodotto. Molto spesso invece i due enti in questione si sovrappongono, duplicando malfunzionamenti ed intrallazzi tipici delle società baronali, penalizzando nel contempo i più bisognosi. Se opere meritorie come adozioni a distanza e sostegni contro la fame nel mondo diventano esecrabili quando vengono manipolate per profitto personale, non sono meno odiose le malversazioni...

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Dal pubblico alla bontà: come la sinistra è divenuta la peggior destra liberista

La critica dello stalinismo, della quale gli ultimi epigoni del comunismo avvertono ancora il bisogno, evidentemente dando a tale critica un senso, è per molti diventata critica dello statalismo. La critica dello statalismo non è critica della mistica dello stato o, al contrario,  della inefficienza; è da tempo critica del concetto di stato e di quello di popolo, reputato inconsistente. Paradosso e schizofrenia sono perciò divenuti condizioni naturali, sistemiche e fisiologiche degli uomini della sinistra...

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Specialisti

Viviamo in una società che si è sviluppata in modo centrifugo, spalmando con la sua forza gli individui da un centro morale ad una periferia specialistica. A seguito del moltiplicarsi per via logaritmica delle competenze, le regolamentazioni sono tanti e tali per cui occorre uno specialista per sistemare una qualsiasi cosa. Se non interviene l'elettricista, giusto per fare un esempio a caso, non viene rilasciata quella certificazione che permette di rivendere l'appartamento cui sono state...

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Strutture di Potere- Scienza e Stato

Abbiamo visto come la chiesa si sia strutturata attorno a dei valori prima interpretativi e poi organizzativi.[1] Le due cose vanno sempre di pari passo. Il modello organizzativo preso a prestito dai cristiani di quei tempi era quello regale, dove il Re (o l'imperatore nella forma “laica”) era l'impersonificazione divina in terra. Circa come il papa. Al Re seguivano poi i nobili a vario titolo e grado, similmente strutturati all'interno della gerarchia ecclesiastica. Il potere...

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Il "servilismo" italiano e il '68

di Luigi Cavallaro il manifesto I post-sessantottini non si chiedono in che modo ciò in cui hanno creduto e credono (e soprattutto ciò che hanno fatto dal 1989 a oggi) possa essere considerato la causa del declino economico e sociale di oggi. E Viale non fa eccezione   Non credo che il problema di questo Paese sia un generico «servilismo», come recentemente sostenuto su queste colonne da Guido Viale. (il manifesto 29/4) Tanto meno credo...

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Privatizzazioni: lo scambio tra rendite politiche e rendite finanziarie

di Massimo Florio Sinistra in rete Ho iniziato a occuparmi di privatizzazioni venti anni fa, nel paese dove sono state inventate, la Gran Bretagna di Margaret Thatcher e John Mayor. Stavo trascorrendo un triennio di studio alla London School of Economics, per una ricerca sull’analisi costi-benefici degli investimenti pubblici, proprio mentre l’intervento pubblico veniva visibilmente smantellato dai governi conservatori. Nel giro di pochi anni passavano ai privati, generalmente attraverso collocamento in borsa, elettricità, acqua, gas,...

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Più Stato meno mercato

di John Kleeves letto su comedonchisciotte tratto dal numero 11-12 novembre-dicembre 2000 di Italicum La leggenda del capitalismo e del libero mercato Dimenticate Marx e pensate ex novo al Capitalismo. Cosa si intende per Capitalismo? Un’economia di libero mercato, il quale lasciato a sé stesso e senza interventi statali permette la creazione di grandi ricchezze concentrate. Si intende questo, eppure se ci pensiamo vediamo che con un mercato veramente libero non potrebbero affatto crearsi grandi ricchezze...

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I "beni comuni" tra realtà e utopia

di Luigi Cavallaro fonte economiaepolitica* Bisogna essere grati a Toni Negri e Michael Hardt per aver dedicato quest’ultima corposa loro fatica al tema del «comune»[1]. Negli ultimi tempi, infatti, abbiamo assistito al costituirsi di un cospicuo fronte di resistenza intellettuale e popolare intorno alla difesa di taluni «beni comuni», come l’acqua o l’ambiente, che ha tentato di opporre un argine alla furia privatizzatrice che imperversa nelle società industrializzate da oltre tre decenni. È un fronte...

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Manifesto del Fronte Popolare Italiano

 Quello che segue non è il Manifesto di un partito che esiste e nemmeno di un partito che intendiamo fondare. Non siamo ingenui. E' il manifesto del partito che vorremmo, del quale gli italiani e l'Italia avrebbero bisogno. Ma gli italiani sono stati "bipolarizzati", credono che la libertà consista nel votare lo schieramento di qua o quello di là e non si accorgono che i due schieramenti sono al più due correnti del medesimo partito....