Taggato: URSS

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Essere filo-italiani

di MARCO TROMBINO (RI Genova) Il riflesso del conflitto russo-ucraino nell’opinione pubblica italiana difficilmente poteva risultare più deprimente. Una parte della cittadinanza (non è importante in questa sede stabilire in quale percentuale) che tifa per Putin, un’altra parte che tifa Ucraina, NATO e Occidente. Analizziamo lo squallore di entrambi i bacini di opinione, se così si possono chiamare. A parte una minoranza di cittadini dotati di spirito analitico, alle volte chi “tifa Putin” lo fa...

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La Restaurazione

di Luca Mancini (FSI Roma) NdA: L’articolo è uscito per la prima volta l’8 febbraio 2015 ma lo ripropongo, poiché credo sia un’analisi sempre attuale. Con il termine “Restaurazione”, sul piano storico-politico, si indica il processo di ristabilimento dei sovrani assoluti in Europa, in seguito alla prima sconfitta di Napoleone a Lipsia nel 1813. L’imperatore francese con le sue innumerevoli campagne militari non aveva portato soltanto la guerra nei vari Paesi europei, ma soprattutto si...

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Ideologia e funzione del fantasma in “Solaris”

di JACOPO D’ALESSIO (FSI Verbania) Sostiene Slavoj Zizek (1) che in Solaris (1972), di Andrej Tarkovskij, si oggettivi la mitologia più infima del genere maschile, per cui la donna non costituirebbe mai un’entità autonoma e a sé stante quanto piuttosto il frutto di una fantasia degli uomini.   1. La tesi femminista: l’inconscio come causa scatenante dell’intreccio Kris Kelvin (Donatas Banionis) è lo psicologo che si trova a bordo di una stazione spaziale russa dove...

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Vecchie e nuove dicotomie contemporanee

di ALESSANDRO CASTELLI (FSI Trento)   I. In questo articolo cercherò di sviluppare un abbozzo di strategia politica per i prossimi anni partendo da un’ipotesi, ovvero che l’unico modo per superare l’impasse politico e sociale a cui stiamo assistendo in questi anni – leggi svuotamento della democrazia, allargamento della forbice sociale, appiattimento del dibattito a questioni di secondaria importanza – possa costituirsi mediante la costruzione di un polo nuovo, ovvero un polo ultrarazionalista, dialettico e...

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L’integrazione europea e l’opposizione comunista viste dalla CIA

[Rapporto di intelligence della CIA del 18 aprile 1972, n. 0855/72 – traduzione di EMILIO MARTINES (FSI Padova)] Sommario Durante buona parte del dopoguerra, i partiti comunisti dell’Europa occidentale si sono fortemente opposti al movimento di integrazione europea, e in particolare alle Comunità Europee (CE). Solo il Partito Comunista Italiano ha accettato l’integrazione come un fatto a cui adattarsi. Ha cercato e ottenuto una rappresentanza significativa nelle istituzioni comunitarie, con la speranza di aumentare la propria...

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L’intervento della CIA in Afghanistan

In occasione del decesso di Brzezinski Vladimiro Giacché ha segnalato una vecchia intervista in cui il consigliere di Carter parla del ruolo suo e della CIA nel provocare l’intervento sovietico in Afghanistan. Notevole il contrasto tra il pudico moralismo dell’intervistatore, che sembra credere che la CIA sia un centro di preghiera per l’avvento del Regno dei Cieli, e la viva soddisfazione del vecchio stratega che ha inflitto un colpo decisivo al nemico. Dalle parole di...

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Trump e la critica del libero scambio

di JACQUES SAPIR; 16 febbraio 2017 L’articolo originale al seguente indirizzo: http://russeurope.hypotheses.org/5711 Traduzione di PAOLO DI REMIGIO (FSI Teramo) Il presidente Donald Trump non ha aspettato il suo insediamento, il 20 gennaio 2017, per cominciare a mettere in atto parte del suo programma economico, essenzialmente tramite pressioni protezioniste e la rimessa in discussione degli accordi di libero scambio. Che sia il Trattato Trans-Pacifico o il NAFTA (firmato qualche decennio fa con il Messico e il Canada) o...

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L’ideologia è necessaria

di JACOPO D’ALESSIO (FSI Siena) “Diventare genitori di se stessi è una follia pari a quella che sostiene l’Io come padrone in casa propria. La libertà che ne deriva coincide con un fantasma di onnipotenza che scongiura il carattere finito dell’esistenza. Questa libertà non sorge dalla castrazione, dalla finitudine […] ma esprime la follia dell’Io come follia di appropriazione del proprio fondamento” Massimo Recalcati L’antefatto. La scena a Roma In questa scena, tratta da ll ventre dell’architetto (The belly of an architect –...

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L’euro: agonia e negazione

Per Sapir la presente situazione politica non può più essere descritta in termini politici, richiede le risorse concettuali della psicoanalisi: di fronte agli avvertimenti degli economisti sui danni dell’euro, di fronte agli operatori economici che non credono più nella possibilità dell’Italia di restare nell’euro e reagiscono provocando l’inarrestabile fuga dei suoi capitali documentata in Target2, gli operatori politici negano la realtà per tenersi abbracciati al loro sogno. La moneta unica implicava la perdita di sovranità...

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L'europeismo del PCI

di ROBERTO BATTISTELLI (sinistraineuropa.it) Il Partito Comunista Italiano è stato un partito “europeista”, e nonostante il suo approccio sia stato molto più lungo e travagliato rispetto a quello del Psi, a partire dagli anni ’70 l’europeismo ha rappresentato un altro fondamentale aspetto dell’originalità del comunismo italiano. Il Partito Comunista d’Italia (Pcd’I) nato a Livorno nel 1921, era totalmente un partito internazionalista, la cui unica fonte di autorità e allo stesso tempo di legittimità, era rappresentata...

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Tre cruciali decisioni di Clinton

Rodrigue Tremblay è una personalità eclettica del panorama culturale canadese. Economista, umanista, politico, è professore emerito di economia all’Università di Montréal, autore di diversi saggi e articoli e titolare del blog The New American Empire. L’articolo che segue, per la cui traduzione e pubblicazione sono stato cortesemente autorizzato dall’autore, esamina tre cruciali decisioni prese dall’amministrazione Clinton a cui possono essere ricondotte altrettante criticità che caratterizzano il presente. I quindici anni trascorsi sono un lasso di tempo davvero...

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Il Programma anti-crisi del PKRF

“Solo con la nazionalizzazione delle banche siamo in grado di assicurare che lo Stato saprà dove e come, da dove, quando e il tempo in cui vengono trasferiti i milioni e i miliardi. Soltanto con il controllo sulle banche – il centro, il cardine principale e il meccanismo primario della circolazione monetaria capitalista – , si svilupperebbe in pratica, non a parole, il controllo su tutta la vita economica, su produzione e distribuzione dei beni...