Taggato: Stato nazione

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Il sovranismo filosofico di Costanzo Preve

Pubblico un breve saggio che avevo scritto qualche anno fa in occasione di un progetto editoriale poi abortito di SIMONE GARILLI (FSI-Riconquistare l’Italia Mantova) Questo saggio non ambisce ad una ricostruzione dell’articolata filosofia di Costanzo Preve.  L’opera del professore torinese sarà filtrata in modo da restituire un contributo filosofico di prim’ordine sul tema della sovranità nazionale e della sua legittimità come principio ispiratore dell’azione politica, oggi. Chiariamo prima di tutto i termini della questione, a...

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“Un’Europa in cui possiamo credere”

Nello scorso mese di maggio un gruppo di studiosi e intellettuali di orientamento conservatore provenienti da vari paesi europei si sono incontrati a Parigi redigendo una lunga Dichiarazione in 36 punti. Pur non riconoscendoci nell’ispirazione identitaria e tradizionalista del documento, prendiamo volentieri atto della netta posizione anti-unionista che esso contiene. [La Redazione] 1. L’Europa ci appartiene e noi apparteniamo all’Europa. Queste terre sono la nostra casa; non ne abbiamo altra. Le ragioni per cui l’Europa...

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Delegazione e Rappresentazione: la sovranità come problema della politica contemporanea (1a parte)

di EMILIO DI SOMMA (FSI Napoli) Quando si parla di “sovranità”, specialmente a persone di tendenza “europeista”, la prima critica che viene rivolta ad un sovranista è il voler tornare ai “nazionalismi” moderni che hanno condotto alla Prima e Seconda guerra mondiale. A parte il fatto che una simile lettura della storia e degli stati-nazione è estremamente semplicistica ed esposta a critiche di diverso tipo, che per ragione di spazio non verranno qui presentate, vi...

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Il multiculturalismo forzato e l'immigrazione di massa rallentano l'integrazione: considerazioni sociologiche

di MARTINA CARLETTI (FSI Umbria) Quali sono i parametri etici attraverso i quali si possono valutare i diversi effetti sociali dell’immigrazione di massa? Secondo l’utilitarismo universalista degli economisti, il voler perseguire il massimo della felicità per il massimo numero di persone: quindi, ciò che accade alle popolazioni autoctone dei paesi ospitanti non ha alcuna importanza fintanto che nel complesso le migrazioni producano benefici a livello mondiale. In realtà, alcune ricerche hanno evidenziato che, a livello sociale,...

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Il rimedio peggiore del male

Il rimedio peggiore del male di Luciano Del Vecchio   Nelle moderne società democratiche spesso si è indotti a considerare la democrazia come equivalente alla rappresentanza e viceversa, perché ignorare il principio di rappresentanza creerebbe difficoltà insormontabili per eleggere e formare i governi. Ma nella storia delle idee i grandi teorici della rappresentatività non ritenevano ovvia l’equivalenza, anzi, consideravano democrazia e rappresentanza inconciliabilmente contrapposte. Era questa l’opinione di Rousseau, secondo il quale il popolo non...

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La bussola si è persa

Un Costanzo Preve provocatorio più che mai. Ma le provocazioni costringono a pensare. D'altra parte la maggior parte delle conclusioni le abbiamo scritte e riscritte più volte in questo blog (SD'A) dI Costanzo Preve 1. Non si può decentemente chiedere al marinaio di scendere in mare senza bussola, in particolare quando il cielo è coperto e non ci si può orientare con le stelle. Ma cosa capita quando si pensa che la bussola funzioni, mentre...

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Le strategie dell'integrazione europea e il loro impatto sull'Italia

 di Massimo Pivetti * ** 1. Nel corso dell’ultimo trentennio il capitalismo avanzato nel suo complesso ha sperimentato una poderosa restaurazione liberista, nel cui ambito il progresso è stato identificato con la mondializzazione e la conservazione con la difesa di uno Stato sociale e di una rete di tutele del lavoro dipendente considerati come di fatto pregiudizievoli per quest’ultimo, in quanto fonti di accrescimento del suo costo e di perdita di competitività.                                              ...

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Gli anticapitalisti, le nazioni e l'internazionalismo

di Stefano D’Andrea E’ stimolante rileggere il Manifesto del Partito Comunista a piccole dosi. Brani isolati. Pochi pensieri. Per lo più stringati ragionamenti su innumerevoli concetti importanti della vita, della politica, della società. Alcuni brani appaiono totalmente condivisibili. Il giudizio di valore o il giudizio storico è rimasto identico. Altri brani necessitano di un semplice adeguamento linguistico. In particolare i termini “borghese” e “borghesia” non sono adatti a descrivere alcun fenomeno del mondo moderno, perché,...

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I comunisti e la questione nazionale

di Spartaco Puttini fonte L'Ernesto   Note introduttive ad una idea-forza di fondamentale importanza La questione nazionale, vale a dire la difesa della sovranità nazionale, la lotta per l’indipendenza della propria patria e la mobilitazione di solidarietà con i movimenti di liberazione nazionale degli altri paesi, ha fatto a lungo parte del bagaglio dei comunisti nel corso del Novecento. Eppure oggi tale tematica è assolutamente bandita dall’orizzonte politico della così detta “sinistra”. Se si effettuasse oggi...

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La Grecia è ovunque

di Tomasz Konicz fonte krisis Sopravvivenza drogata o estrema unzione? Gli Stati cercano di salvare il capitalismo attraverso la creazione di credito. Rischi ed effetti collaterali devono essere messi nel conto. Deutsche Version Il fondo non si è ancora toccato: secondo rapporti recenti, il disavanzo del bilancio greco potrebbe essere persino superiore a quello previsto – e quello di Atene non è il solo. Alla fine dello scorso anno, il neo-eletto governo greco ha dovuto...