Categoria: Che fare?

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La crisi libica e i suoi sciacalli

L'articolo che presentiamo è lungo ma è eccellente. Lascia intendere ciò che è importante, per il popolo libico e per i popolo itaiano. Invitiamo perciò i lettori a dedicare ad esso attenzione; e a leggere con la lentezza, la calma e la pazienza necessarie per penetrare lo spirito dell'autore di uno scritto che vale (SDA) di Spartaco Alfredo Puttini Eurasia “From the Halls of Montezuma, To the shores of Tripoli; We fight our country’s battles...

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Intelligenti rappresentati come stupidi, stupiditi e spacciatori di stupidità

di Stefano D’Andrea I nemici degli Stati Uniti sono rappresentati dai media sempre come stupidi. Anzi di essi  si narra sempre che siano anche pazzi e  cattivi. Ma vorrei limitare le mie riflessioni alla pretesa stupidità. Nel 2001 c’era stato raccontato che, dopo il primo mese di guerra,  i Talebani erano in rotta: erano stati degli stupidi ad asserragliarsi nelle città e a subire i bombardamenti statunitensi che li avevano decimati. E, già prima, erano...

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Sovranità nazionale ed europea? No: sovranità nazionale o sovranità europea

di Stefano D’Andrea Alcuni invocano la “sovranità nazionale ed europea”, una sovranità che dovrebbe essere conquistata nei confronti degli Stati Uniti. Sovranità è termine impreciso ma la proposta politica è chiara. Si vogliono ricollocare geopoliticamente e militarmente l’Europa e gli Stati nazionali che la costituiscono, con tutte le conseguenze che ne derivano per i vecchi trattati internazionali, in primo luogo quelli relativi alla NATO. Si propone una indipendenza di giudizio che è prima di tutto...

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Chiamata alle armi

Il disonorevole Silvio Berlusconi ha deciso di sviare l'attenzione dai suoi processi e dalle sue orge  giocando a fare il Reagan italiano, e inaugurando una nuova crociata anti-sovietica con la proposta di modifica dall'art 41 Cost. I più non lo prendono sul serio, e i poteri forti e i loro rappresentanti (da Bersani a Fini) tuttalpiù rispondono che tale iniziativa "non serve a nulla". Serve, invece. Serve a consolidare l'egemonia del pensiero liberale nel  nostro disgraziato...

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Una proposta sempre valida

 di Claudio Martini  Neutralità attiva ed operante  Era questo il titolo di un articolo, a firma di Antonio Gramsci, uno dei più grandi, apparso nel 1914 sull'Avanti di Benito Mussolini, uno dei più piccoli. L'autore proponeva un compromesso, un “ponte” tra le posizioni interventiste e quelle pacifiste, mediando tra il rifiuto di prendere parte a il grande delitto e la necessità che il proletariato, in quanto classe, si assumesse la responsabilità di guidare della nazione. Spero...

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Perché dico "No al federalismo"

di Stefano D'Andrea      Il federalismo rischia di essere come il bipolarismo, come il maggioritario; come l’indicazione del nome del candidato presidente del consiglio sulla scheda elettorale; come la “libera concorrenza” e la svendita delle aziende pubbliche; come i contratti atipici, sorti in ambiente angloamericano, entrati nel nostro ordinamento per agevolare il commercio internazionale e infine  approdati stabilmente nel commercio nazionale; come le “autorità indipendenti”( da chi?); come l’abolizione delle licenze commerciali; come l’abolizione dei minimi...

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L'impatto sociale delle politiche europee

di Bruno Amoroso* insightweb letto su sinistrainrete   L’occasione di questa riflessione è stata una delle tante iniziative per la celebrazione del primo anno di entrata in vigore del Trattato di Lisbona e l’urgenza di fare un bilancio sull’impatto sociale delle politiche europee. Sul Trattato mi limito ad osservare che per nostra fortuna non è diventato una Costituzione come i più si aspettavano. Altrimenti, con la sacralità che avvolge le costituzioni nella tradizione giuridica latina, sarebbe...

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Il corpo e la testa dei soggetti collettivi

di Paolo Bartolini fonte Megachip Siamo tutti nella Rete, ma come ci siamo finiti? Partiamo dall’inizio. Non è possibile comprendere il valore e l’innovatività del concetto di “rete” senza collegarlo, sul versante sociale e politico, a due fenomeni interconnessi: 1) l’affermarsi di una nuova fase del sistema capitalistico (quella post-fordista e neoliberista, per intenderci); 2) il lento declino della forma partito. Oltretutto va ricordato come, negli anni in cui prendeva avvio questa deriva (’70 e...

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Rapporto su Bologna: Uniti e Diversi

  apparso anche su www.nomoskaidike.blogspot.com   Sabato 18 dicembre, a Bologna, si è svolta la prima assemblea nazionale di “Uniti e Diversi: per un nuovo soggetto politico che governi la transizione”. I soggetti promotori erano Per il Bene Comune (PBC), Movimento Decrescita Felice (MDF), Rete Provinciale torinese dei Movimenti e Liste di Cittadinanza (RPMLC), Movimento Zero di Massimo Fini e naturalmente Alternativa. Erano presenti molti “osservatori”, rappresentanti di movimenti e associazioni che si pongono quali...

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Distruggere il mostro europeo e salvare gli Stati nazionali

di Ida Magli fonte Italianiliberi La crisi europea: informazioni e proposte (titolo originale) La gravissima situazione della crisi attuale non è soltanto monetaria. Dobbiamo convincerci, per quanto possa apparire incredibile, che la crisi monetaria è uno strumento, il più forte e il più appariscente, fra i molti che sono stati messi in atto, per raggiungere un solo scopo: eliminare dalla scena politica, economica, culturale del mondo, le Nazioni d’Europa, riducendole ad un angolo asfittico di...

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UNITI E DIVERSI: documento politico

Il processo iniziato a Torino per la costituzione del partito alternativo al partito unico delle due coalizioni fa grandi passi avanti. Offro in lettura un documento politico, importante non soltanto per il contenuto, bensì anche perché sottoscritto da Massimo Fini per conto di Movimento Zero. E' una novità di grande rilevanza, che mi riempie di gioia. Se il mio socialismo mi impedisce di essere antimoderno nel senso estremo e un po' irrealistico .- ma culturalmente importante – di...

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O il partito alternativo al partito unico delle due coalizioni o un colpo di stato o la dissoluzione della Repubblica Italiana

di Stefano D’Andrea La follia dell'antiberlusconismo E’ ancora frequente ascoltare persone, anche intelligenti, che attribuiscono le colpe del decadimento civile e sociale della nazione “in primo luogo” o “principalmente” o “soprattutto” a Berlusconi. Nelle persone intelligenti, soltanto l’odio per il presidente del consiglio può giustificare asserzioni che sono palesemente prive di fondamento. Le persone non intelligenti, invece, per principio non ragionano; o meglio non ragionano bene; i loro discorsi sono lo specchio fedele  dei “ragionamenti”...