Archivio Mensile: Ottobre 2016

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L’Unione Europea, una tecnodittatura di cartapesta

di NICOLA DI CESARE (FSI Cagliari) Come è noto, almeno a chi ne studia la genesi, l’Unione Europea nasce da una concezione oligarchica che va dal Manifesto di Ventotene del “progressista” Altiero Spinelli (che definiva la metodologia politica democratica “un peso morto”) all’idea tecno-oligarchica dei vari Kalergi, Schumann, Monnet, e chi per loro, accomunati da una visione liberistica e deregolamentata del mercato, attraverso la quale pervenire alla diluizione della sovranità legislativa degli Stati nazionali sotto...

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Combattere il nichilismo*

di STEFANO D’ANDREA Manca uno scopo, manca un perché. Questo, si suol dire, è il nichilismo. E si domanda: come se ne esce? Si domanda come se ne esce, un po’ perché sembra inconcepibile una vita che non abbia un senso: che senso può avere la vita senza (un) senso? un po’ perché la vita senza senso sembra irrimediabilmente triste e si crede di “vedere” e persino di “tagliare a pezzi” la tristezza, e comunque...

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Christine Lagarde: far funzionare la globalizzazione per tutti

Traduzione di FEDERICO MONEGAGLIA (FSI Trento) È un discorso significativo, su cui riflettere attentamente, quello pronunciato dal direttore del Fondo Monetario Internazionale (https://www.imf.org/en/News/Articles/2016/09/13/sp09132016-Making-Globalization-Work-for-All) e tradotto qui di seguito. Una scelta di parole a effetto (“integrazione”, “apertura”, “accoglienza”) che, in una versione squisitamente ordoliberista della “pappa del cuore romantico” hegeliana, ripropone l’elogio del libero mercato e della competizione nel nome del progresso. I loro limiti sono infatti riconosciuti solo in apparenza, ed espressi sempre e comunque...

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Scuola: il problema è la difficoltà, non il latino

Pubblico un articolo di Luca Ricolfi, apparso oggi sul Sole 24 Ore, che condivido parola per parola. Non avrei potuto scrivere meglio ciò che penso: il primo problema della scuola italiana (e dell’università ma direi anche, fatti i debiti mutamenti, della famiglia) non sono i programmi o i metodi di insegnamento o il livello dei docenti (dei genitori), bensì il livello dell’asticella, che da quaranta anni è sempre più basso. Il continuo abbassamento dell’asticella è parte...

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Il passo falso di François Hollande

di JACQUES SAPIR 12 ottobre 2016 Traduzione di PAOLO DI REMIGIO (FSI Teramo) Il quiproquo provocato dalla dichiarazione intempestiva di François Hollande, che « s’interroga » su una possibile messa in stato di accusa di Vladimir Putin davanti alla Corte Penale Internazionale ha portato a rimandare sine die la visita del presidente russo. Essa mostra, oltre alla goffaggine ormai leggendaria di François Hollande sulle questioni internazionali, che quest’ultimo non fa più politica e tanto meno...

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Il vero quesito: approvate il superamento della democrazia parlamentare?

di RANIERO LA VALLE   Cari Amici, poiché parlo a una grande riunione di persone la cui motivazione più profonda è che “l’uomo non vive di solo pane”, sento prima di tutto il bisogno di dirvi la ragione per la quale a 85 anni corro l’Italia per sostenere il NO al referendum, quando i giovani di oggi sono disperati per tanti altri motivi. La ragione principale è una ragione di verità. Nell’ appello con cui...

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L’incontro pubblico di “Limes” sulla possibile guerra Nato-Russia: un resoconto

di RICCARDO PACCOSI (FSI Bologna) Per informare ma anche per chiarire le idee a me stesso, scrivo un resoconto dell’incontro pubblico, svoltosi ieri a Bologna, di presentazione dell’ultimo numero della rivista di geopolitica “Limes”, dedicato alla possibile guerra Nato-Russia. I relatori erano il direttore di Limes Lucio Caracciolo, il console russo a Bologna Igor Pellicciari e il generale già rappresentante dell’Italia nella Nato Giuseppe Cucchi. Cominciamo col dire che la tesi di fondo di tutto...

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Referendum Costituzionale, dal 4 novembre scatta il bavaglio. La denuncia del Fronte Sovranista Italiano: ripristinare la propaganda elettorale indiretta

In vista del Referendum Costituzionale del 4 dicembre il Fronte Sovranista Italiano, partito politico che dei valori costituzionali ha fatto il proprio manifesto, ha avviato in tutto il Paese la sua campagna referendaria per il NO, in particolare attraverso affissioni e volantinaggi. Dal 4 novembre tuttavia scatterà il bavaglio e la campagna dovrà essere interrotta. Per legge, infatti, nei 30 giorni antecedenti la data del voto le affissioni di propaganda elettorale (manifesti, stampati, giornali murali od...

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La disciplina italiana dei rapporti economici

“NOI CREDIAMO CHE QUESTO TITOLO TERZO SIA IL PIU’ ORIGINALE, QUELLO CHE PIU’ DEGLI ALTRI CARATTERIZZA LA COSTITUZIONE ITALIANA. CON QUESTO TITOLO DEL PROGETTO DI COSTITUZIONE LA NUOVA DEMOCRAZIA ITALIANA ESCE FINALMENTE DALL’AMBITO RISTRETTO, TROPPO RISTRETTO DELLA POLITICA PURA PER PENETRARE NEL CAMPO DEI RAPPORTI SOCIALI, PER APPORTARVI UN MINIMO DI GIUSTIZIA SOCIALE E PER SANCIRE I NUOVI DIRITTI CONQUISTATI DAI LAVORATORI ITALIANI“. (GIUSEPPE DI VITTORIO, intervento nell’ASSEMBLEA COSTITUENTE, seduta del 7 MAGGIO 1947) In...

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Sovranismo, nazionalismo, Patria e Costituzione

di LUCA RUSSI (FSI Arezzo) Dal momento che vedo sovranisti spellarsi le mani per Orban o la Le Pen, e altri sovranisti (molti meno, per la verità) dare ragione a Barnard che dice che per il referendum sarebbe più opportuno fare i seggi negli obitori (anche se in questo caso, la sua è, al solito, una provocazione vòlta più che altro a marcare la distanza con chi invita a votare No senza considerare che la...

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Francesco Lomonaco, Al cittadino Carnot

“Popolo futuro! Se noi travagliamo in seminare nel campo della felicità, tu, profittando de’ nostri sudori, ne riporterai un’ampia messe; se noi ci troviamo in mezzo alle spine della libertà, tu gusterai la soave gioia di coglierne le rose nel giardino della morale, del costume e della virtù. Addio” (Francesco Lomonaco, Al cittadino Carnot, 1800). AL CITTADINO CARNOT MINISTRO DELLA GUERRA FRANCESCO LOMONACO, PATRIOTA NAPOLETANO RIFUGGITO Cittadino Ministro! Voi avete mostrato del dispiacere di non...

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L’invasione culturale americana

di SERGE LATOUCHE Da un aeroporto all’altro, da un hotel Hilton all’altro, potete già percorrere il inondo da Est a Ovest e da Sud a Nord senza sentirvi mai stranieri da nessuna parte, senza fare una sola volta l’esperienza di un vero spaesamento. Vi sono dappertutto le stesse architetture di vetro e di acciaio, le stesse autostrade, gli stessi ingorghi. Le stesse plastiche, gli stessi televisori, gli stessi stadi. E le stesse bottiglie di Coca-Cola....