Taggato: Unione europea

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Ridestare le coscienze per ridestare il Paese

Il vaso è colmo. Non possiamo più permetterci di essere indulgenti con chi non capisce o non vuol capire, con chi chiude gli occhi di fronte alle limpide evidenze della Storia. Ogniqualvolta si tenti di affrontare un discorso, previo apposito e consigliabile corso di autocontrollo, con qualcuno afflitto da completa obnubilazione della mente al fine di aprire, in un ultimo e disperato tentativo di rianimazione, una breccia nel muro della manipolazione che lo ha reso...

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Dall’homo sapiens all’homo reiterans

La post-modernità come epoca della fine delle ideologie. Questo cliché retorico nasconde a nostro avviso una verità differente. L’epoca che si vorrebbe depurata da tutte le vetuste ideologie novecentesche si sta in realtà potentemente delineando come l’epoca forse più ideologica della storia, pervasa da un’ideologia neutra, quasi impalpabile, sotterranea, la quale tuttavia sta penetrando in profondità nel tessuto sociale e culturale dell’umanità, generando un uomo ormai soggiacente al volere e alla meccanica della sua stessa...

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Il PUD€, il PUN€ e il PULGCISAMNA

IL PUD€ (partito unico dell’euro) non è mai esistito. L’acronimo suona bene, “comunica” ma, enunciando una verità parziale e oscurando la verità totale, diffonde una falsità, come tutto ciò che “comunica”: comunicare significa banalizzare, semplificare e quindi falsificare. La verità indìscutibile è che il partito unico non era semplicemente il partito unico dell’euro. Come scrissi già nel 2009, il partito unico era per le privatizzazioni, per la scuola dei progetti e dell’autonomia, per le università...

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Contro l'uscita controllata: desiderare il conflitto politico

Senza accordo degli Stati dell’Unione, si esce – dall’euro o dall’Unione –  comunque con una rottura dell’ordine giuridico europeo. Le tesi che si possa uscire dall’euro senza uscire dai trattati, variamente argomentate, giuridicamente non si reggono nemmeno su uno spillo. Ma il problema giuridico è astratto e anzi inesistente, perché la rottura dell’ordine giuridico europeo, se si esce soltanto dall’euro,  non sarebbe un problema giuridico. Sarebbe  un problema politico. Non diversamente, anche a recedere dai...

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La Costituzione come “giusto mezzo” tra totalitarismo e anarchia

In questo post vorrei analizzare la relazione tra due forze contrastanti che agiscono sulla storia umana: l’autorità di uno stato contro la libertà individuale. Per fare questo mi sono servito della lettura del breve saggio di Bertrand Russell, Autorità ed Individuo.  Russell l’ha scritto nel 1949 e, nonostante sia ovviamente influenzato dalla cultura etico-politica della fine della seconda guerra mondiale, offre spunti ed analisi molto interessanti e attuali.  Inoltre l’autore, proviene da una cultura tecnica...

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Euro, Unione Europea o socialismo?

Non c’è neanche un solo diritto fondamentale enunciato dalla Costituzione che non risulti alterato in maniera sostanziale dall’applicazione dei trattati europei: la critica dell’ARS non è solo critica all’euro, ma critica all’Unione Europea. L’Italia ha giocoforza subìto una rivoluzione, che è maggiore rispetto ad altri Stati appartenenti all’unione: dai primi anni ‘90 abbiamo modificato il sistema processuale penale, il sistema di distribuzione dei poteri dal centro alla periferia, il sistema elettorale  (ribaltandone completamente i presupposti),...

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I sovranisti e la fine dell'euro

La partita dei sovranisti inizierà proprio quando molti credono che dovrebbe finire, ossia con la fine o l’abbandono dell’euro. L’euro cadrà perché genera squilibri, grandi impoverimenti, disoccupazione di massa, depressione sociale, crollo o crisi cronica di sistemi economici nazionali e quindi porta con sé l’impoverimento o la sventura anche dei ceti piccolo borghesi e persino medio-borghesi che operano nei sistemi economici nazionali che crollano o si ammalano cronicamente. L’euro non cadrà per battaglie politiche dei...

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Perle di logica eurista

Il dibattito che ruota attorno all’Unione europea e alla sua irenica creatura chiamata euro ci permette a volte di godere di talune mirabolanti piroette (il)logiche e di alcuni curiosi siparietti i cui protagonisti sono ignari di dare sfoggio di clamorosa quanto inconsapevole idiozia. Le performances più strabilianti costoro le regalano quando discorrono amabilmente degli effetti “catastrofici” che a detta loro costituirebbero il certo epilogo di un eventuale ritorno a “lirette” o simili succedanei. Questi esimi...

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La bubbola dello stato europeo

La bubbola dello stato europeo di Luciano Del Vecchio   Oggi l’Unione europea è un corpo informe e tale rimarrà, perché per sua natura e per principi fondativi non può costituirsi stato. L’eurocrazia finanziaria, infatti, non intende per nulla trasformare l’Unione in uno stato, federale o confederale che sia, perché lo Stato è appunto ciò che i principi della dottrina economica liberista, incarnatisi nell’Unione europea, vogliono distruggere, ma non riprodurre su scala più grande.  Ma,...

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L'importanza della moneta

Il processo di lobotomizzazione mass-mediatica che subiamo incessantemente vuole convincerci, con lo scopo di deresponsabilizzare l’euro e i suoi fautori nei confronti della crisi che stiamo vivendo, che la moneta sia un fattore marginale e che il vero problema sia più che altro una nostra supposta inferiorità antropologica, le cui nefaste conseguenze andrebbero imbrigliate attraverso il famoso vincolo esterno. Siamo incapaci di governarci adeguatamente, dunque che lo si lasci fare agli altri – il ché...

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Intervista a Diego Fusaro (a cura di Luca Cancelliere)

Diego Fusaro è nato a Torino nel 1983 e si è diplomato al Liceo Classico “Vittorio Alfieri” di Torino. Nel 2007 si è laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Torino, dove è stato allievo di Pier Paolo Portinaro, Gianni Vattimo ed Enrico Pasini, con una tesi su Karl Marx. Dopo un periodo di ricerca all’Università di Bielefeld in Germania, ha conseguito il dottorato in Storia della Filosofia presso l’Università San Raffaele di Milano, dove...