Categoria: Analisi politica

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Intelligenti rappresentati come stupidi, stupiditi e spacciatori di stupidità

di Stefano D’Andrea I nemici degli Stati Uniti sono rappresentati dai media sempre come stupidi. Anzi di essi  si narra sempre che siano anche pazzi e  cattivi. Ma vorrei limitare le mie riflessioni alla pretesa stupidità. Nel 2001 c’era stato raccontato che, dopo il primo mese di guerra,  i Talebani erano in rotta: erano stati degli stupidi ad asserragliarsi nelle città e a subire i bombardamenti statunitensi che li avevano decimati. E, già prima, erano...

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Fuori dai denti

Di Claudio Martini è mia abitudine, il lunedì sera, auto-punirmi guardando "l'infedele" di Gad Lerner. Non so perché mi ostini a farlo. Di solito la conduzione è disgustosa, turpe, ripugnante (cit), e l'insieme del programma appare come un vero e proprio postribolo televisivo (ari-cit). Credevo che il peggio, da quelle parti, fosse stato raggiunto con l'interminabile serie di puntate scandalistico-giaculatorie su quanto il berlusconismo offenda il genere femminile, in genere rappresentato in studio da facoltose giornaliste,...

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Metternich è vivo e lotta contro di noi

di Claudio Martini        Il cosa   A partire dal secondo dopoguerra fino ad oggi, l'Europa è stata teatro di una grande costruzione politico-istituzionale, un'opera che, per le sue caratteristiche interne, non ha paragoni nella storia: questa costruzione è l'Unione Europea. Questo grandioso organismo sovranazionale è il frutto della sintesi delle precedenti Comunità europee, quella del carbone e dell'acciao, nata dal trattato di Parigi del 1951 rimasto in vigore fino al 2002, e quella economica, prevista...

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Nichi Vendola? Credo non valga assolutamente nulla

di Stefano D’Andrea Sembra che Nichi Vendola abbia dichiarato: l’Italia sta “apparendo complice di un tiranno nel momento in cui si denuncia un genocidio. Di fronte a questo non e’ possibile essere esitanti”; “L’attenzione non va spostata sui profughi. In questo momento il tema e’ il vento di liberta’ che sta soffiando e come contribuiamo a cacciare i dittatori dal Mediterraneo” (1)  Dunque Vendola vorrebbe che l’Italia si impegni “a cacciare i dittatori dal Mediterraneo”....

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Sovranità nazionale ed europea? No: sovranità nazionale o sovranità europea

di Stefano D’Andrea Alcuni invocano la “sovranità nazionale ed europea”, una sovranità che dovrebbe essere conquistata nei confronti degli Stati Uniti. Sovranità è termine impreciso ma la proposta politica è chiara. Si vogliono ricollocare geopoliticamente e militarmente l’Europa e gli Stati nazionali che la costituiscono, con tutte le conseguenze che ne derivano per i vecchi trattati internazionali, in primo luogo quelli relativi alla NATO. Si propone una indipendenza di giudizio che è prima di tutto...

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Il bosco, la ruspa e l'autista

di Marco Cedolin Il corrosivo segue, del medesimo autore e tratto dalla medesima fonte, "La giostra impazzita"                                                         Ho constatato, in tutta onestà senza troppa sorpresa, come il senso del mio ultimo articolo “la giostra impazzita” sia stato da parte di molti lettori travisato, scarsamente compreso, quando non perfino reinterpretato in chiave di enunciazione in favore del premier. Ho scritto senza troppa sopresa, poichè è pratica comune in questo paese quella di scagliarsi contro chiunque osi mettere...

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GEAB n. 52 Cadrà il 'muro dei petro-dollari': trauma monetario-petrolifero per gli USA

Fonte: www.leap2020.eu. Traduzione per Megachip a cura di Fanny Milazzo Con questo numero 52 del GEAB, la nostra équipe celebra due anniversari importanti in termini di previsioni. È infatti nel febbraio 2006, dunque esattamente 5 anni fa, che il GEAB N°2 incontrò all'improvviso un successo mondiale nell’annunciare il prossimo «scoppio di una crisi mondiale massima» caratterizzata in particolare «dalla fine dell'Occidente così come lo conosciamo dal 1945». Ed è esattamente due anni fa, nel febbraio...

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La rivolta tunisina

di Stefano D’Andrea Un fatto, narrato in un articolo letto su Le Monde Diplomatique, mi ha convinto  che la rivolta Tunisina deve essere valutata favorevolmente e con ottimismo, senza alcuna esitazione. Il  fatto. Nejib Chebbi, “oppositore laico alla dittatura”, ha denunciato, davanti all’ambasciatore della Tunisia presso l’Unesco <<un modello di sviluppo che fa leva sui bassi salari come solo vantaggio competitivo nella concorrenza internazionale” e “ha fustigato”  <<la provocatoria esibizione di ricchezza illecita nelle grandi...

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Per un nuovo acromatismo rivoluzionario

di Giancluca Freda fonte blogghete                            Attendiamo, con serena rassegnazione, qualche notizia in più sul sequel della “rivoluzione verde” in Iran. Al momento in cui scrivo, non si è ancora ben capito – tanto per cambiare – quanta parte delle notizie che arrivano sui nostri media “da Teheran” corrisponda al vero, quanta sia frutto di esagerazioni, quanta ancora sia pura invenzione e creazione dei cialtroneschi corrispondenti occidentali. Una categoria, quest'ultima, che le autorità iraniane dovrebbero imparare...

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L'enigmatica vittoria delle masse

di Enzo Bettiza Lastampa.it Sono due, a mio parere, i tratti caratteristici di queste rivolte a catena delle masse arabe lungo le coste africane fino alla punta dello Yemen: il grandioso effetto domino, combinato con una certa indeterminatezza dell'approdo finale del loro travolgente e contagioso movimento da un Paese all'altro. Non si sa quello che potrà accader domani o dopodomani in Tunisia, dove per ora predomina un totale vuoto anarchico, da cui già erompono migliaia...

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Quando la guerra è "giusta"

di Stefano Di Ludovico Centro studi opifice Il recente ritiro dall’Iraq e quello prossimo annunciato dall’Afghanistan da parte delle forze americane e dei loro alleati segnano per molti aspetti la fine di un ciclo ventennale di guerre, quello apertosi nel 1991 con la guerra del Golfo o quanto meno la fine di una sua fase – quella più recente legata al presunto pericolo islamo-terrorista –, in vista di guerre prossime venture che già sembrano profilarsi...

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Chiamata alle armi

Il disonorevole Silvio Berlusconi ha deciso di sviare l'attenzione dai suoi processi e dalle sue orge  giocando a fare il Reagan italiano, e inaugurando una nuova crociata anti-sovietica con la proposta di modifica dall'art 41 Cost. I più non lo prendono sul serio, e i poteri forti e i loro rappresentanti (da Bersani a Fini) tuttalpiù rispondono che tale iniziativa "non serve a nulla". Serve, invece. Serve a consolidare l'egemonia del pensiero liberale nel  nostro disgraziato...