Categoria: L’Italia e il popolo italiano

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Torniamo ad abitare il nostro presente e la nostra storia

di GIAMPIERO MARANO (ARS Varese) Emuli del barone rampante di Calvino, gli intellettuali italiani si aggirano intorno a noi sospesi a tre metri dal suolo e senza alcuna intenzione di scendere giù. Temono di insudiciarsi il completino bianco da scolaretti e di cadere appestati al contatto con il nemico di sempre, buono per tutte le stagioni: l’Ur-clericofascismo del popolo, eterno bambino “tenuto a balia per millecinquecento anni da una religione”, come nell’ultimo scorcio dell’era berlusconiana...

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La patria degli Italiani

di GIAN RINALDO CARLI (economista, storico e scrittore; 1720-1795) Sono nelle città le botteghe del caffè ciò che sono nella umana macchina gl’intestini: cioè canali destinati alle ultime e più grosse separazioni della natura, ne’ quali ordinariamente per qualche poco tempo quelle materie racchiudonsi, che se in porzione qualunque obbligate fossero alla circolazione, tutto il sistema fisico si altererebbe. In queste botteghe adunque si digeriscono i giuocatori, gli oziosi, i mormoratori, i discoli, i novellisti,...

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La tradizione

di PIERLUIGI BIANCO (ARS Puglia) Passata l’euforia del modernismo iconoclasta del passato, gli animi più sensibili torneranno alla tradizione affinché da essa si possa trarre spunti e recuperi fecondi capaci di scongiurare la piatta omologazione, la moda anonima e, sopratutto, la rinuncia alla propria identità, pratica sempre più incentivata che, al contrario di quanto oggi si è obbligati a pensare, non può che portare a disastri. Il fenomeno interesserà tutti i campi della tradizione che...

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Un’alluvione di tagli

di DAVIDE VISIGALLI (ARS Liguria). 9-11 Ottobre 2014. Genova e altri comuni liguri nuovamente inondati dai propri fiumi. In questi giorni il triste anniversario con l’angoscia che potrebbe accadere ancora. Dal 1970 ad oggi 13 alluvioni si sono abbattute sul territorio ligure con un bilancio che ben supera le 50 vittime. La dinamica è sempre la stessa: piogge torrenziali (400 mm in poche ore solo l’anno scorso) che non danno tregua al terreno, i principali...

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Dialettica del meticciato

di GIAMPIERO MARANO (ARS Varese)   Il VI capitolo della celebre monografia che Sallustio dedica a Catilina si apre con una breve rievocazione delle origini (archaeologia) dell’urbs romana. Secondo la tradizione accolta dall’autore, Roma nasce dalla fusione di due comunità molto diverse per stirpe, lingua e costumi: da una parte i Troiani guidati dall’eroe Enea, dall’altra gli Indigeni (“Aborigenes”), che Catone il Vecchio, probabile fonte dello storico, considera Greci emigrati nel Lazio molte generazioni prima...

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Contro la sottrazione della dignità ai lavoratori: tornare uomini e riprenderci i diritti

di MARTINA CARLETTI (ARS Umbria) Più volte, in questi giorni di rumore massmediatico provocati dalla demonizzazione dell‘assemblea sindacale dei lavoratori del Colosseo, mi sono soffermata a leggere di alcuni che, insinuando di avere meno diritti di altri (partite IVA contro dipendenti pubblici, dipendenti pubblici contro dipendenti privati, imprenditori contro il resto del mondo), invocavano a gran voce più occupazione per tutti ma, contemporaneamente, meno diritti. Lo stesso, presunto, “leader dell’opposizione” Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, intervistato...

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Quando c'era il Lombardo-Veneto

di LUCIO VILLARI (storico; Università Roma Tre) Gennaio 1848: lo sciopero del fumo dei cittadini milanesi finisce tragicamente dopo la spietata repressione degli Austriaci. Eppure oggi al nord qualcuno rimpiange gli Asburgo! Il primo gennaio 1848 i cittadini milanesi proclamarono lo sciopero del fumo. Chi lo aveva promosso sapeva che lo sciopero avrebbe danneggiato, pacificamente ma sensibilmente, le entrate fiscali austriache. Era giorno di festa; al passeggio, eleganti borghesi, noti aristocratici con signore, in carrozza...

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Il dolce suono della parola "Patria"

di ANDREA FRANCESCHELLI (ARS Abruzzo) Ci sono parole che, nella penombra dell’epoca in cui viviamo, hanno perso la loro bellezza perché ci siamo dimenticati del loro significato. Siamo distratti dal bombardamento mediatico di stupidaggini e di opinioni conformate ad un isterismo colletivo, che ha come solo ed unico scopo la retrocessione del Popolo a semplice massa di individui inermi, ma ben istruiti ad usare vocaboli solo “politicamente corretti” o, meglio ancora, “politicamente concessi” al tempo...

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Garibaldi, l'eroe amato dagli Italiani seri

Una breve ma eloquente intervista rilasciata nel 2011 dal noto storico Lucio Villari. Professor Villari lei ha scritto un libro dal titolo molto significativo: perché l’Italia pre-risorgimentale era Bella e perduta? “L’Italia era così bella, ricca di storia, umanità e cultura ma così divisa politicamente, così separata in tante parti, così occupata dallo straniero, che praticamente quei versi del Nabucco sono diventati un simbolo della lotta per l’unità e la libertà per le quali in tanti...

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Franco Fortini: Filoamericani di sinistra, colonizzati e contenti!

Da un lungo articolo apparso sul “manifesto” il 3 maggio 1991 [gm]   Ormai su quasi tutte le pagine d’Italia i subalterni della cultura ridicolizzano chi è contrario alla politica mondiale e militare degli Usa, presentandolo come povero piccolo-borghese arretrato e provinciale. Hanno scoperto, con il Golfo, di essere definitivamente colonizzati. Cercano sopravvivenza. Hanno molti anni ancora da vivere. Portano seco vigorosi pregiudizi: che il dominio capitalistico contenga ‘progresso’, che il progresso consista nella ‘modernità’...

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Il dovere di critica

ll diritto di critica è disciplinato dall’art 21 della Costituzione Italiana il quale, nel primo comma, recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Ma questo articolo è disapplicato nel nostro modello sociale, e non perché sia formalmente vietata la libertà di espressione, ma perché noi stessi, in maniera passiva, semplicemente non la esercitiamo. Quindi non esercitiamo volontariamente un nostro diritto. La mia opinione è che...

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Ridestare le coscienze per ridestare il Paese

Il vaso è colmo. Non possiamo più permetterci di essere indulgenti con chi non capisce o non vuol capire, con chi chiude gli occhi di fronte alle limpide evidenze della Storia. Ogniqualvolta si tenti di affrontare un discorso, previo apposito e consigliabile corso di autocontrollo, con qualcuno afflitto da completa obnubilazione della mente al fine di aprire, in un ultimo e disperato tentativo di rianimazione, una breccia nel muro della manipolazione che lo ha reso...