Taggato: rivoluzione

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La loro restaurazione ci rende rivoluzionari!

di LUCA MANCINI (FSI Roma) Talvolta, intorno al Fronte Sovranista Italiano c’è un gran rumore, un forte vociare dal quale esce il termine “reazionario”. I liberali, ad esempio, non fanno altro che accusarci di voler rimettere in piedi un sistema che è obsoleto, anti-storico e contro un presunto progresso. Vediamo di fare un po’ di chiarezza in questo marasma. In politica con il termine “reazionario” s’intende qualcuno dichiaratamente favorevole al ripristino di un assetto sociale...

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Il tramonto della rivoluzione

di UGO BOGHETTA (Direzione nazionale PRC) Socialismo2017 nasce dall’esigenza impellente di riproporre con forza la questione del socialismo e della rivoluzione. Senza questo obiettivo si brancola nel buio. Non abbiamo criteri per valutare cosa sia giusto e cosa sbagliato. Non c’è egemonia possibile. A rigor di teoria non potremmo nemmeno dirci comunisti. Proprio a causa di questa esigenza ho incontrato il libro Il tramonto della rivoluzione [ed. Il Mulino, 2015, ndr] dello storico cattolico Paolo...

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L'amore ai tempi del Risorgimento

di LUCA MANCINI (FSI Lazio) Una delle principali qualità di un rivoluzionario è quella di saper amare. Egli vive di passioni, ha una sensibilità maggiore degli altri e riesce a percepire meglio le ingiustizie di una società e a indignarsi profondamente per queste. Egli è follemente innamorato del suo popolo. Talvolta questo amore non è corrisposto, anzi il rivoluzionario viene additato come un traditore, un folle visionario e tanti altri bellissimi epiteti; tuttavia egli non se...

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Una ribellione giustificata!

di LUCA MANCINI (ARS Lazio) Thomas Hobbes è stato indubbiamente uno dei più importanti autori di filosofia politica dell’età moderna. Alla base della sua riflessione vi è l’idea che lo Stato sia il risultato di un patto sociale tra individui liberi, che hanno scelto volontariamente di alienare una parte della propria libertà per avere maggior sicurezza. Questo perché l’uomo allo stato di natura era totalmente libero, ma privo della più elementare sicurezza e viveva in...

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Sentimenti e materialismo

di Luca Mancini, ARS Lazio Viviamo in una triste società materialista che ha ridimensionato all’inverosimile il ruolo delle emozioni umane in nome di un presunto benessere. Una società neopositivista che è fermamente convinta che il progresso scientifico e materiale coincida con il progresso umano. Chi è convinto di questo, dovrebbe allora degnarsi di spiegare come sia possibile che nonostante l’enorme sviluppo tecnologico degli ultimi trent’anni, le condizioni di vita degli uomini occidentali siano nettamente peggiorate. Non solo...

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La ragioni che spinsero Mazzini alla pubblicazione della “Giovine Italia”

  Rileggiamo le parole con cui Giuseppe Mazzini introduceva il primo numero del periodico “La Giovine Italia”, uscito nel 1832. Risaltano il richiamo all’educazione, come prima necessità per un popolo che aspira a rigenerarsi, e l’invito a non affidarsi agli elementi apicali della vecchia società, i quali intendevano cavalcare la spinta al rinnovamento e contemporaneamente adottare un paternalismo volto a raffreddare gli aneliti più vitali nel popolo. La “giovine Italia”, animata da una fede ottimistica...

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Euro, Unione Europea o socialismo?

Non c’è neanche un solo diritto fondamentale enunciato dalla Costituzione che non risulti alterato in maniera sostanziale dall’applicazione dei trattati europei: la critica dell’ARS non è solo critica all’euro, ma critica all’Unione Europea. L’Italia ha giocoforza subìto una rivoluzione, che è maggiore rispetto ad altri Stati appartenenti all’unione: dai primi anni ‘90 abbiamo modificato il sistema processuale penale, il sistema di distribuzione dei poteri dal centro alla periferia, il sistema elettorale  (ribaltandone completamente i presupposti),...

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IL GOVERNO LETTA A.K.A. AGENDA MONTI

"Un autore satirico ha un'opinione molto scettica e pessimistica della natura umana, ma ha comunque l'ottimismo per buttarla in ridere per quanto lo faccia a volte in modo brutale" – Stanley Kubrick   Ricordo ancora il giorno dell'insediamento, il giorno dello sparatore con tutte le teorie del complotto annesse ma non sono qua per parlare di ciò che avvenne.  Il Governo Letta o Agenda Monti (lo ricordate Monti Mario da Bruxelles? se non lo ricordate...

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La prima fase della guerra (di liberazione e) di posizione è stata vinta: le parole, un tempo prigioniere, sono evase e tornate in circolazione.

di Stefano D’Andrea  pubblicato anche su forum.riconquistarelasovranita.it Stiamo vivendo una fase storica caratterizzata, in molti popoli o in molte rilevanti minoranze nazionali, dalla rinascita di un "sentimento" di indipendenza, o dall'intuizione che l'indipendenza potrebbe "convenire" e persino essere la "strada obbligata" per uscire da quella che è percepita come una situazione di crisi. E si ragiona solo sul piano economico; perché se si tenesse conto dei profili culturali, sociali e antropologici, l’indipendenza apparirebbe immediatamente come...

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E' nato il grande rivoluzionario

di Stefano D'Andrea Avviso i lettori del blog che in questa occasione farò un uso privato di spazio pubblico. Dopo due anni d'impegno per AppelloAlPopolo penso di aver meritato il diritto a questo uso del blog per esprimere pensieri e sentimenti privati. Tutti coloro che sono disinteressati alla mia vita sono pregati e comunque consigliati d'interrompere la lettura e di non cliccare su "Leggi l'intero post". Oggi, 2 giugno 2011, sono due anni di vita del blog e avrei voluto scrivere...

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L'enigmatica vittoria delle masse

di Enzo Bettiza Lastampa.it Sono due, a mio parere, i tratti caratteristici di queste rivolte a catena delle masse arabe lungo le coste africane fino alla punta dello Yemen: il grandioso effetto domino, combinato con una certa indeterminatezza dell'approdo finale del loro travolgente e contagioso movimento da un Paese all'altro. Non si sa quello che potrà accader domani o dopodomani in Tunisia, dove per ora predomina un totale vuoto anarchico, da cui già erompono migliaia...

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La crisi e il crollo

di Stefano D’Andrea La crisi è incertezza. Il crollo è certezza. Non si deve confondere la crisi con il crollo. Con il crollo la crisi termina. Il crollo è la fine della crisi, l’avvento della certezza in luogo dell’incertezza. La crisi è incertezza, il persistere degli scricchiolii, la diffusione lenta dei suicidi, la tristezza, il ragionare morboso sulla crisi medesima, il timore del crollo o che comunque il futuro non sarà più come il passato....